77/ MCCCCCIII. MARZO. 778 lanio, di credenza, nome Felix, el il capetanio, nome Alberto de Lolya. Dimandò fosse concesso a Segna trar legnami e navigarli, per colio, a Ragusi. Li fo risposto bone parole et si vederia di compiacerlo. Qual presentò do letere di Xagabria, dii nostro nontio al duca Corvino. È da saper, come tuta la terra fo piena, et in colegio 0 era, tamcn vidi uno capitolo di letere di Trani, di 13 fevrer, di questo tenor; scrive el can-zelier dii governailor, e ilice cussi; tenuta questa fin a dì 13. A hore 3 di nocte è venuto qui persona, è stà a veder combater franzosi 13 e taliani 13, che sono a soldo dii gran capetanio, i qualli in questi zorni se disfono a combater, su questo, che francesi havea ditto, che taliani erano traditori come spagnoli. Elozi sono stati a combater in campagna, a cavalo, adeo che per Ire hore combateteno, et rimaseno a a piedi luti, con i pugnali soli in man, et tandem italiani romaseno vincitori, et ha menato tuli 13 francesi presoni a Barleta. Di quali parechij sono feriti, ma tre sono a morte. Chi à referito ilice, che taliani liaveano fato virilmente, de li qualli do romani, con el signor Fabricio Colorai, i altri sono di la compagnia dii duca di Termeni. El governador non so si ’1 scriverà di questo a la Signoria, perchè l’à ligato tutte le sue letere, e adesso parte il cavalaro. A dì 3 marzo. In colegio. Vene 1’ orator di Franza con quel Michalelo, fo sasinà da li Manara, e à ’uto il suo pagamento, resta zercha ducati 100 da Cremona; voria di più dii dover. Fo dito non dovea aver, e lui usò parole si pageria ben etc. Vene il legato dii papa, in materia di Irate di tormenti, dii ferarese. Li fo dinegato, dicendo bisognava per nui etc. Vene 1’ orator di Ferara, zerclia la diferentia di Pandino, intervenendo madona Fina, conte Hugo, conte Almerigo etc., per la piezaria fece il ducha di Ferara per la dote etc. Veneno Lucha Arian, con molli charatadori dii dazio di l’intrada etc., volendo ristoro per l’interzar di dacij fo fato. Et consultato, li fo risposto parer a tutto il colegio dovesse pagar. Da Sibinico, di sier Antonio Corner, conte e capetanio, di 9 et X. Come li fanti mor di fame, voi biscoto ; e fo balotato. Vene il prior di SanZuane Polo, nomine stuclii Paduce, che vacha una lectura in theologia ; prega sia tolto a lezer maistro Gasparo di Perosa, homo valentissimo dii suo bordine. Fo scrito a Padoa ha-vesse informatone. Di Spugna, di sier Piero Pasqualigo, do- ctor, orator nostro, do letere, date in Madri!, a dì 3 zener la prima. Come per letere di Valenza, 347 * à inleso, le galie di Barbaria a dì 13 di decembrio partì de lì. Da novo 0 ; si sta in expectation, che Tarmata di Carthagenia per Calabria e Puia sia partita. Li reali à mandato per capetanio uno Luis Portoca-riero, cugnato dii gran capetanio Consalvo Hernan-des; e questo, perchè el duca d’Alva, che era disi-gnato capetanio e governador generai, sì di queste gente come di Puglia e Calabria, è restato a la corte, per dimandar troppo cose. Item, le nave de Portogai, per el viazo de India, tuta via se vano metendo in punto; et le XXI, che parlino 1’ anno passato di febraro, dieno esser de ritorno. Item, suplicha sia mandà il successor suo etc. Dii ditto, date ivi, a dì 13. Come li reali hanno terrninà partir de lì fra 3 zorni, per Alchalà de Genares, mia 24 de lì, dove la raina se firmerà per il parto di la princessa, qual è intrata in mexi 8; e il re seguirà il camino verso Saragosa de Aragon, per dar line a le lor corte, et expedir quel ajuto, che li promisse per questa guerra li aragonesi. Et è necessario tal andata, perchè la raina di Napoli, fo deputà loco tenente, non tiessendo andata nel tempo, par quelli di Aragon non habino voluto prorogarli dicto tempo, nè etiam habilitarla di novo; e hanno promesso al re, andando in persona, fariano quanto sapesse dimandar e non aliter. Eri a visitation dii re li comunicò tal partita; e che liavia auto letere, da P orator suo è a Yenecia, di primo decembrio, mera-vegliandossi, lui orator non havesse letere di la Signoria già mesi 6. Li rispose seguiria soa majestà e sperava di breve aver letere, e scusò per li camini etc. Da Mola, di sier Hironimo Navaier, governador, eli XI fevrer. Zercha l’information di la doana de lì etc., e manda deposition. Item, di novo, Castellaneta, per li malli portamenti de’ francesi erano dentro, se à ribellata e datosi a Spagna; e cussi à fato uno altro loco a Capo di Otranto, nominato Coregliano; e sono stà impresonali tutti li francesi che era lì. Item, il gran capetanio yspano à mandato in quesio dì 4 galie, et 4 barze, ben in hor-dine di artilarie, a la volta de Cavo de Otranto, per investir lo capetanio francese, è con 4 galie, 5 l'uste e una barza di boltc 400 e uno schierazo, che pigliò cargo di tormenti et è dentro lo porlo di Otranto. Item, essi di Molla continue hanno molestie e de-predation de animali da’ francesi, e non li lassa trazer tormento, vino, orzi, carne, ni altro; e saria lion proveder a quella doana etc. Item, a Bran-dizo è zonle do nostre galie, videlicet sier Zacaria