43 MCCCCCI, MAGGIO. fortifichar el bastion, dove è il Cardinal di Salerno, governador per il ducba. A dì 24 mago. Se intese, conte il roy avia tolto ini protezione Fiorenza ; non voi Piero di Medici, ni il duca Valentino li fazi danni. La massa di le zente si fa a Parma; et il roy voi da’milanesi 50 milia ducati per resto di ducati 125 milia. Item, di Roma, il papa aver dato l’abazia di Ravena, fo dii Cardinal Zen, al Cardinal Michiel. In questi zorni a Venecia, fo retenuto sier Marco Zustignan, quondam sier Jacomo, per debito, et poi lassato; che si acordò a pagar. Di Otranto, a dì 29, fo Mere di 13 di sier Lorenzo Loredan, sopracomito. Come in quella bora era zonto uno bregantin da Rodi, qual era sta spazato per il gran maistro con teiere per Roma. Parti di Rodi a dì 25 aprii. Dice che alcuni dì avanti era passato da Rodi 5 galie sotil, qual andava per trovar le galie di Barato e quelle acompagnarle. Poi a dì 28 trovò el zeneral con 8 galie sopra Lungo ; e che Camalli eraussito con velie 40; stato a Tenedo, dove havea messo alcune maistranze e piere per for-tifichar la forteza, poi tornato dentro. Item, dice esser fuste 14 di turchi che levano danno in F Arzilli pielago, e che fuste 13 di Napoli di Romania danni-zava turchi. El dito bregantin è passato per canal di Modon et 0 à visto; e, zonto a Casapo, trovò molte barche di femene e puti passati sopra l’isola, e aspe-. tavano li lhor mariti con li bestiami, perchè era zonto a presso Santi 40 e Butintrò cinque sanzachi con assiti cavalli, che levano danno. Item, questo anno si dice non ussirà arrnada ; poria esser qualche pocho, per portar le artilarie di lo esercito el turco manda contra el caraman. A dì 26,' gonse letere di Mesina, di X, di sier Cabrici Moro, orator nostro al gran cape-tanio yspano. Dice el se ritrova lì coti l’armata ben in hordine, non si sa dove el voglij andar ; ma ben si judicha in regno neapolitano. A Venecia zonse, a dì 27, 4 oratori di Alexio, venuti per con lìrmar li capitoli; e quelle parte è sublevate per la conclusion di la liga fata con il re di Hongaria. Copia dì letere abute da sier Piero Marcelo, conte di Sibinico. Potente e sublime signor conte. Sapia la vostra gratia, come havemo recevuto la vostra letera, e havemo inteso quello ne scriveti ; in peritò sapia la vostra magnifìcentia, che se savesse- mo qualche nove che le importasse, e fosseno vere o de’ turchi, inimixi de la fede christiana, o ver di le nove di sopra, a nissun altro non daressemo primi» notitia, che a la vostra signoria; ma lina adesso non havemo inteso altro, se non che dixeno, che la hoste dii turco lì in Verbosania è assonata, ma non sa-vemo di certo da che banda die andar; o ver sta cussi per sua difesa, e vardia de li sei logi, perchè forst hanno perscntido, che el nostro campo è in hordine e adunato. Del nostro campo ancora non havemo nissuna nova, e se haveremo qualcossa da nuovo, o ver del nostro campo, o ver de la hoste de li turchi, senza dimora daremo notitia a la vostra signoria, come al nostro signor et amigo. A Tenina, lutti, dì de San Marco. Soto scrita: Conte Paulo Starbaz, vicèbanovaz de’ charvati e conte de Ostroviza. Potente e sublime signor conte, amigo nostro honorevele. Sapia la vostra signoria che adesso, de marli, semo venuti desuso a Tenina ; e turchi hanno preso zerclià vinti castelli deshabitadi, et altri aver basi ; e quel campo nostro non se puoi trovar con essi. Et de le altre nove sapiati, che era venuto servidor di • la illustrissima signoria del re nostro dal signor duca; e lui ha rasonà a noi, che ’1 re illustrissimo vien con grandissimo aparato, et con el campo de l’im-perator et con altri campi contra de li perfidi turchi. Uno servidor de Cesaro l’è venuto a Bichat adesso, 19' per spiar le vie, per donde i die’ andar contra de li perfidi turchi ; e cussi zudegemo che vegnirà ancora a Tenina ; e tutti li signori se metèno in bordine, e sono uniti per andar contra li turchi. Soto scrita : Vavvoda Coxule, banovaz. Di Hongaria, di 19 mazo. Come era nova dal ban di Jayza, Scander bassa- in Bossina havia turchi 9000. 11 re havia posto una dicha nel regno.' Item, li oratori di Maximiano è stato lì tre dì, e poi parliti. Item, il re fa le spexe a 1’ orator dii turco; e fin quel dì havia speso ducati 4000. Item, la spesa di cavali 5000, a ducati 3 al mexe per uno, monta ducati 144 milia; e si paga de lì arme, cavali, vitua-rie e provision a li capi. In questo mexe di mazo, a Guastalla, il conte Guido Torello, nominato già di sopra, fo amazà dal nepote. A dì 30 mazo. Partì di Venecia sier Piero Pa-