MCCCCCUI, GENN.UO. fanti galegi e slmmi, die sono valentimi liomeni; è à manda letere al gran capetanio. Da poi disnar tó gran conseio, l'alo avogador di roimin sier Lorenzo Zustignan, cao dii conseio di X, quondam sior Bernardo, cavalier, procurator, e do dii conseio di X, sier Marco Barbo e sier Alvise di Prioli. Item, lo publiehà, per Zuan Jacomo, una parie, presa a dì 4 nel conseio di X, 'videlicet di le procure si fa al far di procurator, sotto gran pene, ut in oa; e si dagi sagranientu a tutti dar la balota contra a chi, o per dii li sarà stà pregati. Item, si fazi, el zorno poi morto, gran conseio e procurator, nè si fazi altra vose. Item, li balotini zuri, e non digi per conseio el tal va meio. ite»*,.li consieri e cai di 40 habi sacramento non dir di le balole ,de chi sarano stà nominati etc. A dì !) zener. In colegio. Vene l’orator yspano jier visitar la Signoria, era assa’ zorni non è stalo. Dise lui non liavia alcuna nova; et si la Signoria havia 0. Li lo dito di no. Dimandò dii re di romani ; li fo ditto era nova è letere di nostri oratori, ma nulla da conto. Poi disse dii ducha Valentino, die prospera assai, e nullum violentimi est- perpetuimi. Da Roma, di V orator, di hore 24. Come l’orator francese, poi la relention di quelli e di l’abate d’ Alviano, subito spazò in Pranza. Si dice, il liol di Paulo Orsini etimi è stà retenuto e preso dal ducha, e la rocha di Sinigaia resa; et in Roma è quieto. Item, per un’altra letera, pur di 24, par uno, sla in caxa di domino Jacomo di Santa f, li babbi ditto aver nova, Vitelozo esser fuzito dal ducha. Di Eiemagna, di sier Zacaria Contarmi, el cavalier, e sier Alvixe Mocenigo, oratori, date a Vormes, a dì 24 dezembrio. Come il re a li confini di Borgogna andoe, per esser insieme col fiol ardiiducha ; ma in campagna, mia XX de Opi-nan, ave sue letere, clic l’liavia diferito a venir per il mal di la mina ; e li regni di Aragona e Catelo-gna restava a far certe solennità al jtiramento ; etiam quelli reali lo à persuaso a restar fino l’archiduches-sa parturisse. Or esso re vene a Opinan, zornate X da Augusta, a dì 21 ; et in quel’ bora essi oratori lo trovono a la riva del Re (sic); e, salutalo soa tna-jestà con le debite reverentie, li fé bona riera, dicendo al Mocenjgo, era cavalchato sto inverno, e li daria el dì sequente audientia. E cussi, a hore ‘21, essi oratori, acompagnati da certi pritnarij in ve-scoado, dove era il re in habito solenne, che di raro suol slar. Et esso orator novo fé la sua oratimi la- tina, ju.rta conmissionem, e nnssier Malbeo Laudi, suo primario secretario, li rispose bona verba; e ivi era presente l’orator yspano. Item, il re si aeo-sla a Arbipoli, per do giornate, per interomper cl convento di principi electori, ivi adunati per meterli sospeto. 11 re era in arme, e li venia driedo il duca de Metemburg e il ducha di Vertemburg, con 200 cavali per uno armati ; dubita non Iralasse asetar dil'erentie Ira il conte palatino e lo agravo de Axia el Ira li episcopi d’Arpiboli e Astat. Con questa andata é leva el Conte palatino di la dieta, e dovea venir da soa majestà; ma ozi è venuto uno suo nonlio a scusarlo, che in camino li è sophizonto dolori artefici, che non poi venir ; etiam vien el fiol dii rnar-cliexe di Brandiburg in questo convento. Item, l’o-rator yspano, venuto drio el re, li disse aver letere di Spagna, di gran preparamenti si fa per mar e per terra contra Pranza; e su l’arma’ di Carlhagenia vi monta, con gran numero di zente, ol duca di Al-va. El contestabile di Casliglia, el ducha di Nazara vanno a li confini di Pcrpignano e Ponte Rabia ; e a tempo novo il re vera in Sicilia. Et hanno inteso, esso orator aver, da domino Lorenzo Suares è qui, inviti il re a mandar orator a la Signoria nostra ; et che soa majestà vengi in Italia a luor la corona. Item, li fanti si dovea far per domino Octaviarlo Colona ; et, come il Contarmi scrisse, il re volea li danari e pagarli lui. A hora il re à fato venir esso Octaviarlo e li spagnoli a Augusta, c sono in diferen-tia; il re li oferisse fanti 1000 de prcesenti e li dagi li danari, poi li darà fin numero 4000, e lhoro non voleno si non averli tulli. Item, incontrò in itinere Agustin Semenza, regio secretario, va a Trento, per dar instrution a una nova amba sala manda il re a Roma, videlicet domino Constanti!) Amiti e il proposito di Brixina ; e già domino Lucha de Renaldis prima partite di Augusta per venir in Italia ; e par il re voy esser judice di le diferenlie di Orsini col ducha. Item, la raina e il conseio dii re è rimasto in Augusta; et esso sier Zacharia Contarmi in quel dì si parte, tolto grata licenlia dal re, vien a ripatriar con gran laude de tutti. Da Zara, di rettori, di 18 decembrio. Come ivi sta ben di morbo, ma il borgo di Lavrana infe-tato ; fanno provision, voriano danari. Item, Coxule e il conte Zuane di Corbavia sono contenti pagar il bulin fato su quel di Traù e renderli, pur sapino qual li sia etc. Anno scrilo a Traù. Fo balotà ducali 12 milia, si manda, per le galie di Alexandria, in Candia, per lo armar, justa l’hor-dine; li manderemo,