849 Bergamo scrive Domino Francesco Bernardin Visconte li asoldano ; e li fora ussiti di Milan è invidati da’ sguizari a meterli in caxa. Da Verona, di sier Zuan Mocenigo, capetanio, di 22. In materia di capetanij dii devedo, et come ha inquirito, et niun à dito mal di lhoro, licei la terra iterum mandino oratori di qui ; et sopra questa materia scrive longamente. 381 A dì 27 marzo. In colegio. Non vene alcun ora-tor, fo leto letere : Di Pranza, dì l’orator nostro, 8 letere, la prima data a dì 8 a Bles. Come fo dal Cardinal avanti el si partisse per Lion ; et scrive coloquij abuti insieme, zercha il Cardinal Orsino, che era sta foto morir a Roma per il papa ; et sopra questo fenno varij discorssi. Dii dito, di 9, a Bles. Come fo dal re, et soa majestà li disse aver di Roma di la morte dii Cardinal Ursino, dicendo: Non ve lo dissi?; et disse mal dii papa, et volse esso orator si apuzasse a la taola. Poi parlono di Zuan Zordan, che par si lidi più in Fabricio Colona eh a in soa majestà, et che havia scrito intrasse XX di soi homeni d'arme in Brazano; et mandò Zaneto, verlelo, al papa in suo favor. Item, disse di F archiducha, che sarà con lui a Lion etc. Dii dito, di 9, ivi. Come vene da lui domino Visconte, et li disse aver parlato col Cardinal Roan avanti el si partisse di lì, et li narò molte cosse ; e che ’1 re voi mantenir l’alianza ha con la Signoria, e disse mal dii papa; et che crede F acordo con Spagna seguirà. Dii dito, date a Donloroy, a dì 16. Come, partito da Bles per seguir il re, hessendo a messa con soa majestà, quella disse aver letere, dolendossi molto dii nostro governador di Otranto, eh’ è stà causa che Prejam, suo capetanio, habi perso le 4 ga-lie etc. Et sopra di questo disse assai, con gran pas-sion, dicendo era disposto a mantenir l’alianza, pur che da la Signoria non mancha, adeo tante fonno le parole, che niun di lhoro uditeno parolla di la messa. Et il re disse, missier Acursio avia aviso di questo; et volendo esso orator justificar la cossa, non lo lassò e rimesse a la sera. Dii dito, di 16. Come la sera parlò a soa majestà, justifìcando la Signoria. Il re disse: Credo la Signoria non sij stà di sto voler, pur non voria fusse sequito il caso per assa’; el disse li mostreria le letere dii successo di la cossa, ma 1’ avia mandate al Cardinal Roan. Dii dito, di 17, date a Ina. Come era ritornato il verleto stato a Roma per Zuan Zordan. Bem, 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. IV. 850 di lì sì ha inteso la motion di sguizari al sta lo di Milan ; non ne lamio stima. Item, hanno ordinato “200 lai l/e di la guarda di Borgogna, el fato altre 200 nuove, soto 4 capi, et le manda. Dii dito, di 19. Come era zonto a Molines; et ricevete 5 lelcre di la Signoria nostra, una di le qual è zercha la materia di Otranto, una altra per li danari dii sai dia aver la Signoria dal signor, olim ducha, Lodovico; et fo dal re e scrive coloquij abuti. Et li disse aver aviso, il signor Bortolo d’Alviano esser stato a Bologna, laudandolo da bon soldato non za da capetanio. Item, soa majestà starà 3 dì lì, et poi partirà per Lion ; el interloquendum, si ’I sarà a parlamento col re di romani, disse di no. Item, li dimandò dii successo di Sofì, che più non se ne parlava. Item, l’avia ordinato a monsignor di Vanes, cugnato dii ducha Valentino, non sij contra Zuan Zordan. Ba Lion, di V amico fidel, di 22. Come a dì 23 F archiducha dovea ivi intrar con grande liouor, di comandamento dii re si li farà. Item, si fa assa’ fanti, per mandarli, chi dice a Perpignan e chi a Napoli; e che ’1 re ha voluto far sguizari, ma non li à potuto aver ; et sopra questi avisi va scrivendo. E da saper, in le letere di Pranza par il orator nostro andasse da la raina ; quella le disse, si avia nova di la raina di Hongaria, pregando, quando la Signoria scriveva a li soi oratori in Hongaria, sempre li avisasse come la sla, perchè li piaceria assai. Bi Roma, di V orator, di 19. Come, hessendo 381 * in capella dii papa, se inlese esser letere di Siena, che dicono, licet Francesco da Narni, venuto di Pranza, fazi il tuto che Pandolfo ritorni, tamen senesi è constanti a non voler che l’in tri ; e che Pandolfo è a Fiorenza; e il papa à scrilo a’senesi non lo fazino ritornar, pregandolo assai. Di F armata yspa-na, che scrisse era zonta, 0 fu, ma fo zanza levata per il Cardinal Santa f, yspano. Dii dito, di 20. Come, per la posta vene di Pranza, il Cardinal San Severin e oratori fonno dal papa, per le cosse di Zuan Zordan. 11 sumario di quanto è le letere di Pranza, dii re, che ’1 non voi il ducha habi Brazano, e comanda a le zente francese, è in campo di esso ducha, entri in Brazano a del’en-sione. Item, F orator bolognese va pregando li cardinali non consentono,. che il Cardinal San Severin vengi legato a Bologna ; e par il papa li piace tal pratiche; sì che la cossa va in longo, e venere non sarà concistorio per esser di marzo. Dii dito, di 21. Come à meglio inteso, che lo letere, vene di Franza per le poste, fo in materia di 54 MCCCCCIll, MARZO.