MCCCCCJ11, GF.NNU0. G2G Cardinal di Lisbona, à Ih cura di Hostia, per nome dii Cardinal San Piero in vincula, che custodisse che non passasseno tal zenle. Poi le lezer la lelera di le nove di Calabria. Dii dito, di 12. Como il signor Julio Orsini è a’ Zeri, poco lontan di Roma, con 300 cavali, 400 fanti, e daniza, e ogni dì se ingrossa. E1 papa sta con suspeto, per non aver zente in Roma; tien le porte dii palazo, da driedo, serate; non lassa intrar in pa-lazo alcun con arme. À fato fornir Monte Zordano, e à inteso, per bona via, à mandato a dir al signor Iu-lio, sarà causa di la morte di suo fradelo Cardinal. E il principe di Squilazi, con le zente, va aquistando le terre di Orsini; et Jacomo Savello consignò Palombaro, poi andò a trovar il ducila, qual è verso Siena e Pitiano. Item, scrive di la riserva dii Pizon per i| canoniCha’ di Lunardo Anseimi eie. 280 ' Da Messina, di Hironimo Donado, secretano, di X novembrio. Come la nave Soranza era stà venduta a uno Zuan Simon di San Sepulcro, ci-tadin de lì, per onze 102; et poco li valse le opposi-tion li fece davanti il vice re ; e Chiarano vene de lì, e volea il trato di ditta nave per le soe ripresale. Li fo in opposito, dicendo, stante la suspension dii re, non doveva aver 0 ; e che a so modo el dia aver ducati 3300, e ne à auto 6500, e li mostrò el conto; e il vice re volse, che per li zudexi di la gran corte summarie si conossi e justifichi quel à auto, e su-spese il trato. El qual Chierano voi andar, con la sua barza eh’ è a Lipari armata, a’ danni de’ nostri ; e cussi el Cardona mete in bordine una caravela, dice voler andar in Barbaria ; e lui à ditto al vice re fazi dar lìdejussion non ofender nostri. Li rispose Io po-tea far in terra, ma dii mar non havia potestà. È stato etiam con lo magnifico Ascano, vice capetanio di l’armata, qual si dimostra afitionato, promete far etc. Lui secretano atende a sustenir le raxon nostre, e, non havendo altro ordine, ritornerà de qui. Zer-cha le frate à 1’ usato, e il vice re à derogato a li privilegij di comunità, che za assa- anni non è stà fato, e più per Majoricha, che è in extrema necessità de formenti, e il re li à comandà e lui non voi ubedir. Item, domino Consalvo Hernandes, è in bisogno di danari, à scrito al vice re li mandi formenti, a tari 18 la salma, spazati in terra al cargador, termine a pagarli ad uììo anno, e perhò nolizano navilij a furia per mandar tal formenti in Puja ; et Villa Mariti, capetanio zeneral di l’armata, è zonto a Melazo. Dii dito, a dì 19, novembrio, ivi. Come, ozi terzo dì, intró in la terra ViHa Marin, per la via di Melazo, et fo honorato assai. Mia do fuor di la porta 1 Piarti di M. Sanuto. — Tom. IV. li andò contra el vice re, con cavali 300 e homeni 400 di l’armata e di la zurma e provisionati. Lui capeta-nio vene con assa’ poche persone; à voluto desmon-lar a Melaz, per non haver menato con si alcun fusto armato, ina monterà sopra la barza grossa, solea tenir domino Consalvo, qual è lì in porto, a Messina, con altre 8 barze et le 4 galee, che questo regno è solito tenir armate per custodia de l’isola. Or esso segretario visitò Villa Marin, e scrive coloquij abuti insieme e ditto di Chinino, li li rispose, era in corte quando il re suspese le marchio, e volea le va-lise; e aria a caro aver la inarcha, perchè si vedaria li danni di ditto Chierano. Or .poi zonse lo suspension di le ripresale etc. Item, di le tra te 0 si poi aver, e si traze per la corte salme 12 milia; e la comunità di Catania à obtenuto far eri qui soi oratori, perob-tenir di dar el cargo a la nave di Alvise Sarasin, nostra, che è al cargador de la Pruclia, e hanno auto repulsa, nè li valseno privilegij di poter trazer ogni anno salme 1(J milia ; sì che ditta nave è per ritornar vuoda; et Maioricha, Valenza e tutta la Catelogna sono in gran neccessità di formenti e il vice re non 281 li voi conceder trata ; e si dice la corte farà compreda a termine per servirsi de li danari. Noto, queste letere non 1’ è ultime, ina ne son di ultimo novembrio notate, é venute per avanti. Et per colegio li fo scrito, dovesse dimorar lì e alender a ditte ripresale, ultimar e far quel Chierano e l’altro corsaro non ne offenda. Da Tremi, di èier Zidian Gradenigo, gover-dor, di 27 decembrio. Come ile lì è gran penuria di grano, la comunità ne manda uno mes o a posta; non è grani per tutto zener. Lui à falò ogni provi-sion, videlicet: chi condurà per tutto zener liabi di don ducati 1 i/2 per caro, e di Cicilia ducati do, e per luto fevrer ducati uno, et di ogni altro loco, a mezo fevrer, ducati 3 i/s, e marzo ducati 2 '/s, aprii ducati 1 ; orzi a tutto marzo ducati 1 i/s, vai carlini 6 el tumano de lì, che sono ducati 25 d’oro el caro, e ehi conduse fava ducati 1, e possi vender a sua voja. E monsignor di la Peliza, sta a Rugo, è governador zeneral di 1’ Abruzo e terra di Barri, or, per dubito, ha duplicà le guarde di le mure. Et a dì 22 el gran eapetanio yspano mandò el dispensier mazor, con altri capi, con cavali 500, a far una coraria.su quel di la Zirignola, per levar le pecore, e mandò 100 cavali a far tal preda, el resto se imboscò menando via la preda. E ussite di la Zirignola 100 homeni d’arme francesi e investi spagnoli, i qualli si messe in fuga, e se ’1 non li fusse venuto in favor tre bandiere, con G00 fanti, di spagnoli, sariano stà mal menati. Item, 40