161 MCCCCCI, OTTOtSíiE. T)a Syo, per lettre di 30 zitgno, si ave di Zuan di Tabia, consolo. Come de lì vien dito, gran cosse se fanno in Italia, che prega Dio siano vere. Teme questo anno venturo, se Dio non provede, il tureho farà gran cosse etc. Poi, per letere di X se-ptembrio, el dito scrive, el signor turco, era a dì 28. avosto in Constantinopoli, è sta divulga, che per novità fata per hongari, li à mandato a l’incontro el 74* capetanio di la Grecia con suo exercito; e lui signor dovea cavalchar a dì X avosto in Andernopoli ; e passava etiam el bilarbeì e timarati di la Natalia in Grecia ; e fin qui tamen el signor non era movesto ; el è meraveia, hessendo la peste in Constantinopoli et Pera, e fa gran processo; e hanno sapudo la morte dii re di Poiana. Item, el zeneral, con galie 26, a dì primo avoslo, di note, sacomano questo pa-sazo di Syo, dii qual loco manchano anime 2UU et 150 morti, lo resto presi. Hanno trovato di la roba, di la qual niente è stato di christiani. A quel tempo non haveno nostri boni peoti, a meter i stradioti in terra, di note, avanti zorno, con i cavali a la banda di bagni, ma sono andati dentro dii porto, dove è pocho fondi, et diferiteno lino zorno chiaro a meter li cavalli in terra; et il forzo di turchi, con moier e lioli, sopra gambelli, cavalli e somieri, sono fuziti al casal, 12 mia lontan dal passazo in cercha, et hanno sachizato in altri luogi et fato gran preda. Nui mai sentissemo di l’andar de ditte galie al pasazo, infina che non se sono levate di là, che fo el dì sequente ; c sono passati al capo di questa isola, dove solo à dimorato tre hore, poi andate versso Nixia. Da poi, per letere di Candía, dì 23 septem-brio\ Si ave, che per nave et griparia venuta da Syo, partita da Constantinopoli, dice esser gran peste a Constantinopoli; et per questo fono bandizati star a Scandia 40 zorni. Dice, il signor turco era in Andernopoli per ungari, che li dava molestia, perchè à fato ponti per passar el Danubio. El signor tureho à mandato a chiamar el bassà de la Natòlia, perchè vadi in Andernopoli a trovarlo. Per le novità di hongari à desmesso il lavorar galie et atende ad altro. In Soria dice, sono garbui assai per le turbation dii soldán ; la qual nova si ha per via di Rodi. Di Cypro, di sier Troylo Malipiero, capetanio, di 18 avosto, receputa in Candía, a dì 11 septembrìo. Si bave, come per altre, aviso di le * 7 fuste turche che tonno al Carpassi) ; e tra morti e vivi tolseno anime 130. Da poi ditte fuste, andate in Satalia a vender ditte anime, feceno conserva con altre 5 fuste, et tute 12 iter uni tornorono a depredar questa isola ad Lapido, dove niente feceno. El I Diarii di M. Sanuto. — Tom. IV. terzo dì iterum tornono ad Lapido, dove se trovava, capetanio di quelle parte, domino Zuan de lìa-gona et domino Filippo Zordachi, con molti cavalieri, borgesi et altri. Et, hessendo a le man con turchi, fo morti di nostri da conto ditto domino Zuan de llagona con el fìol de Zuan Cerchasso et altri ; de’ turchi morti assai. Le nostre do galie se trovavano in portò de Cerines, di’ è X mia lontano dal fato, le qual non arditeno de ussir, per timor che ditte fuste non si voltasene a lhoro, le qual fuste scorsizano questa isola come li piace, per non haver contrasto. 75 Item, de lì si atrova do barzete rodiate et 3 fuste soe, le qual havea fato conserva con le nostre galie; venuto el comandamento di Rodi, se ne vadi presto de lì, hanno revochato la union; sì che quella isola di Cypri è restata con queste J2 fuste turche a le spalle. La provision che si fa è ridur le anime a le montagne el i stratioti, cimi turcopoli, a le marine, temendo non fazino danno turchi a le biave, perchè a Lapido brusorono le case de’ Spotichi et messene focho in le biave ; e fo stridalo et nostri feno redur tutte biave a le fosse. Item, dii oaraman si ha, quello fu cazato da’ turchi, i qual andono con el zelabì, primogenito, verso Constantinopoli per le nove di hongari. hi Soria se atrova le nave Bernarda e Marco Antonio Novello, cargano a Tripoli poche cenere, e gotoni a Barulo ; per tutto il mese sarano a Fama-gosta. Da Syo, di V antedito consolo, si ave, di X septembrìo. Come il lurcho fa preparar l’armata sine intermissione e lavorar galie grosse e sot.il, e prepara tutte cosse opportune per l’armada ; et dubita, che quando vederà le armade christiane star a frustarsi tutto lo inverno in mar con tanta spexa, e poi lui a primavera prepararà gran armata e ussirà fuori, perchè ha provato qual preparation bisogna a guerra da mar ; el farà danno in l’Arzipielago e torsi a Syo, licet non si crede. Et si vete questo mazo 8 in X fuste quanta preda fenno in Cypro. Di Damasco, per letere. Si ave, come a dì 22 aprii, per nontij venuti dal Chajero, Tomambeli, sol-danera scampado per paura dii suo diodar, Campson Gavri, che se à fato soldati. E dice uno schiavo, vene dal Cajero, come Tonambeli, soldan, manzando con el suo diodar, disse : Hora che me ho cavato tutte le spine davanti, credo che adesso non habia più inimici, e per mia consolatimi voria cavalchar de fuora a solazo. El diodar respose, liberamente el podeva far e andar e star senza paura de alcun. Et li armi-raij, a lui contrarij, intendando del suo cavalchar ordinorono tratato de amazarlo, come 1’ ussiva di 11