431 MCCCCCir, NOVEMBRE. 432 el duglia di Urbino era giolito in campo con Vile-lozo. Item, per uno balestrier di un Paulo Romano, capitò lì a Ravena, inteseno, mercore si partì di I’e-xaro, e scontrò el signor Paulo, andava in campo di la liga, e parlato insieme. Ditto Paulo cavalchò per stafeta a Ymola, e li disse, l’acordo era sollo fra Orssini e il duella. Àspetèno la spia è in campo di la liga. Tutti li passi di Romagna è preoccupati, nè più poi venir messi di Soiano, ni da Caste! Novo, e se stringe le guardie. In Rimano si sta con gran suspeto et guardie; a Ymola giongeno contìnue gente; et da Cesena hanno, è sta comandato spazar le strade, perché le gente d’arme et (antarie Ira tre dì dieno drezarsi a la volta di Cesena ; e tiiti li propinqui a la strada maestra si leva con tutti li animali e l'ameglie, e se reduceno in securtà; e le insolentie, usano francesi e guasconi, ineteno gran teror a li contadini. A dì 8 novembrio. In coleio. El principe fo in quarantia per il caso di sier Hironimo Contarmi, lo podestà e capetanio a Trevixo, retenuto in Toresele ; et questo, perchè sier Ilironimo Capello, avogador, havia intromesso el spazo di coleio, fato per sier Cosma Pasqualigo, sier Piero Balbi, consieri, sier Antonio Querini, cao di 40, sier Jacomo Zustignan, signor di note ; et sier Alvise Barbaro, signor di note, non era di (al opinion. Or parlò la matina l’avogador; da poi disnar iterum 1’avogador. Li rispose sier Piero Balbi. Andò la parte: 2 non sinceri, 1) di no, 27 che ’1 l'usse ben spazà ; e fo preso. Di Bergamo, di rectori. Come la cossa dii porto di Rivalla Secha era acordata con quelli, per nome di Milano. Da Boverè, dii signor Bortolo cV Alviano, di 4. Come fanti passava de li andava a Mantoa, prima in ajuto di Valentino, poi vien in ajuto di missier Zuan Bentivoy, e, a -uno à parlato, li ha dito, ne verà 500, et 46 boche de artilarie su zatre ; et 6000 fanti va a la volta di Trieste, per andar in Reame; et il Cardinal legalo è stà retenuto dal re et toltoli li danari di la cruciata. Et li fanti, vano a Mantoa, è sotto il conte di Felz, qual si ritrova esser a Mantoa. Item, scrive di le fabriche non è più tempo; e, passato li XV dii mexe, si partirà. Et è letera scrita di sua mano. Di Pera, di sier L. B. data a dì 9 scptem-brio. Come, per Agustin Ogniben, vien qui, scrive; et è zorni 65 scrisse per Nicolò da Rezo. Poi vene nontio dii re di Hongaria al bassà per tratar pace con venitiani. Li rispose volerla far, et aspelava l’o-rator di venitiani. Poi vene nova di Santa Maura; dubita non disconza la praticha, perchè subito li bas- sà andono in persona a veder le galie. Item, mandò Pantaleo Coresi dal zeneral ; et il capetanio si scusava t nulla sapeva di pace; et diio Panthaleo, è ito in Can-dia, venendo avanti la conclusione porterà pericolo. Item, conira di Sophì el signor manda el bilarlteì di la Turchia, con do (ioli eli Uson Cassaio ; e ha con lui li signori di la Zimia, che lo potrano meter di mezo; et fo dito, uno signor di Azimia ne rupe et amazò X mifia di Sophì. E diio Sophì mandò a la Porta uno ambasador, el qual'è.lì, voi audienlia dal signor, e il signor voi li bassà l’aldi, e lui non voi ; è ventilo a dir la causa (rati mal li Sophì, che sono boni sulmani. Item, si dice aspetarsi uno orator di Poiana; e il signor manda orator al soldan, per le noze di una fìa di Gem sultan, et per aver intelligen-tia insieme conira Sophì. Item, si dice, il (io di Sehander à ’uto rota con ungari. Item, il turco à 40 galie nove e fin 100 vechie, fuste, brigantini e altri navilij, numero 100, e ne potrà far 1Ò0 galie nove; le nave sono vendute p:r esser marze; la nave di Carnali è marza, resta solum le galeaze. Item, si ricomanda; resta de lì, per veder aver il suo; crede la pace sequirà. Poi infine dice, l’orator di Sophì à ’uto audientia dal signor, sarà spazà quest’ altra Porta, ma mal si pò intender, perchè non va ni turchi ni zudei a la Porta. Da poi disnar, reduto li savij, vene le infrascripte letere : Da Barena, di 0, Itore 12. Come la note rice-veno letere dii conte di Soiano, di 4, hore 24, in zi-fra, e le manda qui. Poco da poi gionse una spia, spazono zuoba matina a Pexaro, con certa ficlione, gli è reusita ; partì de Pexaro venere da sera, e vene per mar. Dice, poi la fu gionta di là di Rimano, con 8 o ver 10 mantoani, camino tuta la nocte; a hore 4 scontrò il signor Paulo di qua di la Catholicha, con cercha cavali 12, ritornava a Rimano e il vene. Poi, intrato in Pexaro, intese, il campo di la liga era alo-giato a Nuvolara et Montifortino, (ra Fano e Pexaro, sul passo va a Urbin; che ’1 giorno avanti uno capo di balestrieri di Zuan Paulo Baion havia corso verso a Rimano, fin a la torre di San Zuane, sopra il fiume di la Concila, a presso a Rimano mia X, e fato bulino di animali e presoni. E dice, non si ragionava fusse seguita la pace, salvo Ursini erano per acordarsi con Valentino; e ve(e tre apichati a le finestre dii palazo di Pexaro. Item, per la via di Bertonoro, fonno avisati, erri di nocte passò de lì, a la volta di Cesena, bori numero di fanti, a X, 25, 50 el 100 al trato. Da Ymola, il ducha fa descriptione di gente, maxime schiopelieri, e altri fanti, e lui lì vede; et