MCCCCCH, .NOVEMBRE. •Ì5G si dico li ¡1 costato a la caxa ducati 30 milia. Item, francesi hanno di Nardo, che conquisto?, levato lo episcopo, e di Leze, missier Alvise Paladini, Nuzo Andrano, Agustin Mancarella, per esser aragonesi, e li hanno confinati a Laura, loco vicino a Nolla.' Item, la fabricha dii castello lì in Napoli si va continuando a furia etc. Da Ravena, di 14, hore 2 di vote. Avisano cercha quel Biasio Albanese, stipendiato nostro, squarta a Rimano senza colpa alcuna, qual andava a parlar a quel Alvixe Saraton. Or questo, con letere dii dito Alvise ritornava, et è fuori, fo mandato a prender per il Cardinal Borges e retenuto in rocha, e de lì 3 zorni inipicato, poi squartalo. Et il Cardinal le questo, come ctiarn fece il ducha, quando intrò in Faenza, che l’insegna ili San Marco, era dorata ne la faza dii palazo, el predito Cardinal la fece subito despegazar con la calzina. Or a dito Biasio, qual à lassa la moglie graveda, 1’ hano lassa in la paga liavia in citadella senza ubligaliondi far guardie. Fo confìrmato. De li dilti rectori, di 14, hore 5 di note. Come hanno, che la note passata, a hore 11, le genie di Vitelozo e dii ducha di Urbino erano venule a la volta di Coriano, castel arimanese, mia (! de lì, e pre-seno le scolte, che haveva un Zuan Baptista Manciù, ramai), contestabile ili 300 fanti, a la custodia di quel castello; e, procedendo, trovoronoquelli fanti dispro-visti, e ne hanno morii molti de epsi e preso ditto Zuan Baptista, con la magior parte di (lieti fanti; e con questa vitoria hanno auto quel castello ili Coriano. E in Rimano si sta con gran suspeto; et 4 (•¡ladini de li rebelli dii signor Pandollb, zoè Nicolò di Arimino, Nicolò de Unitario, .Ittlio Belmonte et Piero Bel monte, sono andati alla, volta de Ymola. Et par, che Dionisio di N'alilo è andato a trovar il ducha per danari; e la sua compagnia hanno l'alo tanta extorsione lì a Rimano, in alozar a discritione, far violenlie e rapine assai, e suno mal visti et odiali. Item, quelli 800 fanti di Monteleltro, corsetto su quel di Cesena, da poi liebeno dilli casleluzi se volitino, per andar verso Meldola; e per esser mossi senza fondamento fono disolti. Item, per spie, venuti da Forlì, eri è sta comandato molti para de bovi per levar le artilarie ; si judicha per Cesena. Da Yino-la par, noviter sia passa al Fossa’ Zittio], Ira eri et ozi, lanze 100 francese, computi li arzieri a cavallo, che sono do per lanza; e si diceva ¡ter Ymola, el ducha era per levarsi con le gente e aviarsi a la volta di Cesena, tame.n mai si lassa intender. E li soldati, sono in Cesena, bona parte sono feraresi, farti per missier Remolino, e mal contenti, per non haver auto danari, usano qualche violcntie conira quelli citadini per viver, et ne hanno morti qualcheuno ; starano atenti advisar. A dì 18 novembrio. In colegio. Vene el conte Xarco, vayvoda, ductor noslro di 100 cavali in Dalmata, slava a Sibinico; venne per justifìcharssi dii mal è sta ditto per lui. Item, voi donar uno suo castello su Celina a la Signoria^e voria lui slar a Spalato, el reposarsi e aver qualche provisione ; fo commesso a li savij di coleio ad udirlo. Vene etiam con lui quel Piero Ludochovich, si à porti ben a Sibinico; fo commesso a nui savij ai ordeni la sua expe-ditione. Di Franca, di l’orator nostro, di 4 et 5, date a Lion. Dii partir dii re e la raina per Lochies e il ducha di Barbon; e il marchese di Manto», qual mandò inilrio parte di la fanteia, si dice, il re il manda a li confini di Perpignan con zelile. Item, ricevuto nostre letere di 25 in la materia di Orssini, el peritò monti) a cavallo per andar a trovar la majjestà regia. Da Milan, dii secretano, di 15. Come diman si parie il gran canzelier per Parma, et missier Claudio de Ais per (ratar acordo di Bologna ; tamen si doleno non saper 0 di ditto acordo, e ntancho lo sa monsignor di Citiamoli, eli’ è a Parma. Et ozi il fini dii generai di Savoia e missier Alexandro Triulzi è partiti, con 50 lanze, per andar dal ducha Valentino, el qual ducha solicita pur li 2000 sguizari. Item, il 209 Cardinal Roati à scrito a missier Francesco Bernardin Visconte, che saria bene mandasse i so fioli in Franza; et cussi li voi mandar. Di Ferara, dii vicedomino, di 15. Come fo dal ducha per la cossa seguita in Volane; unde il ducha ordinò, fusse fata riconzar la caxa meglio cita prima, ili beni di chi la brusò ; et di Vangane insolite, commesse a missier Zuan Lucha scrivesse letere per tutto, non l'usse tolto più di Ioidi 4 per bolleta. Item, de’ francesi passa de lì, eh’c la compagnia di monsignor di Lignì et di monsignor di Zumel, et è Ira-dello dii Cardinal di Savoia, episcopo di Bologna; qual zente hanno pur danizà a San Zilio, per non aver boni alozamenti; unde el signor à falò un edito: tulli li contadini torni con le robe a le sue caxe, licet questi liabino brusi una caxa, di valuta di lire 2000 de lì, adeo lutti si duol. Item, si dice, pur il ducha Valentino pertende a P impresa di Bologna. Altre lettere di rectori di mar e di terra, non da conto. Da poi disnnr fo pregadi per sier Bernardin Lo-redan, synicho di Cypro, per sier Troylo Malipiero,