831 MCCCCCIII, MARZO. 832 ter per Antona con mancho don, tamen era bon indusiar. Et volendo Jo, Marin Sanudo, andar a re-sponderli, sier Lunardo Grimani mi pregò lo lassasse parlar, per esser praticho dii viazo, tamen è merchadante, e parlò più presto a suo beneficio. Or il Tran messe d’indusiar fino venisse letere da Constantinopoli. Ave una non sincera, 70 la nostra, 1151’ indusia ; e fo presa. Da Roma, di V orator, di 12. Come fo dal Cardinal di Siena, qual li disse aver, che Pandolfo era a Pogibonzi, loco di fiorentini, con 4 cavali, eh’è mia 12 di Siena; et che avia, il re mandava Francesco Narni da lui, e à scrito a’ fiorentini li dagi ajuto a jntrar, et etiam a Siena lo recevi, tamen par senesi non lo voglino ; e questo perchè il governo presente li piace ; e hanno scrito al papa e al ducha, per via di lo episcopo di Massa, eh’ è palatino, et è senese, che li consegliano quello habino a fare. E par il ducha li mostrasse una letera, parte scrita per il re, che li piace il discaznr di Pandolfo di Siena ; et spera il re si moverà di quanto bora consente. Et esso Cardinal par non voia Pandolfo entri, perchè à uno fratello, poi partito Pandolfo, eh’ è intrato al governo, tamen senesi non voi ajuto dii ducha, et esso Cardinal è ambiguo, spera etc. Dii dito, di 13. Come l’impresa di Ceri à pur dificultà, et perhò il papa à mandà questa matina il duca in campo, con il Cardinal San Severin, Fra-chasso e Antonio Maria, e li primi inzegneri di Roma, e lì super loco far consulto quanto habbino a far, o lassar l’impresa o far uno forzo e darli bataglia; e, non potendo far altro, voi far uno bastion e veder * di asediarlo. Et fa far una machina in Roma, dove starà homeni 300 eombatenti, e lo voi presentar a le mure, tamen è sì gran cossa, che si dice non reussirà ; et si fa drio el palazo a presso Belveder ; et il papa va a vederlo spesso ; et hanno fato in campo busi in la montagna, per poterli dar la bataglia, e siano come scale, ma quelli di la terra si difendeno virilmente, e non puta via polvere se non a qualche bona operation ; e in Roma è gran carestia. Dii dito, di 14. Come fo dal papa, dove era l’orator yspano, qual za 40 zorni non è stato a palazo, et bora fo chiamato dal papa. Et il papa li dimandò, a esso nostro orator, si havia 0 di novo di la pace dii turco ; rispose di no. E li disse di l’andar dii ducha in campo e stava su gran spesa ; voi ultimar l’impresa in 8 o ver X zorni, si ben dovesse far un gran forzo, aliter farà far il bastion. Poi li dimandò, si 0 havia di sguizari contra Milan. Rispose di no; et si erano mossi a requisition dii re di romani e di reali di Spagna ; e disse : 11 re di Franza averà da far da più bande etg. Poi disse, il ducha li volia parlar, ma domati ritorneria e li parleria ; e poi tolto licentia disse, a essi do oratori : Àndè insieme a caxa per esser vicini ; et tamen il nostro non volse andar per non dar suspeto etc. Dii dito, di 15. Come il ducha è ritornà di campo, e dito quella impresa esser dificilissima, e a volerlo aver bisogna far uno extremo forzo, tamen essso ducha sbravisa. Item, farà far el bastion, e leverà il campo ; e atende a la praticha di dar la fìa dii ducila nel fiol dii marchexe di Mantoa, la qual si trata per mezo dii marchexe di Ferara. Item, si strenze con 1’ orator yspano. Et ozi il Cardinal San Severin fo a palazo ; il papa era con l’orator yspano" e non li volse dar audientia, eh’ è cossa inconsueta a far. Item, è letere di Narbona dii zonzer di l’ar-chiducha ivi. Item, si ha di la morte di la raina de Jngaltera ; et Zuan Zordan è in Vicoaro con zente ritornato. Item, dimandò cavalchature, et esserli morte 2 mulle. Fu posto, per nui ai orderii, una letera al consolo nostro di Londra, debi dir al re, lievi 1’ angaria posta di uno nobele per bota a li vini, sì come nui levassemo li ducati 4 a le nave forestiere cargava in Candia, aliter si farà la nostra stabula di vini in Candia etc. Ave 5 balote di no. Fu posto, per li savij dii conseio e terra ferma, atento la relation fata per il principe de li sguizari, et la richiesta fata per missier Acursio, orator dii re, di mandar 2000 provisionati in suo ajuto, che li sia risposto, ut in parte. La conclusion è, mandar li danari a Crema per far ‘2000 provisionati, licet per capitoli non siano ubligati. Contradixe sier Marin Zustignan ; li rispose sier Alvise da Molin, savio dii consejo. Poi contradixe sier Zorzi Emo; li rispose sier Domenego Bolani, savio dii conscio ; contradixe sier Nicolò Foscarini ; li rispose el serenissimo. Poi parlò sier Constantin di Prioli, e ben, contra ; et vedendo li savij, il consejo non voleva la parte a questo modo, terminono d’ acordo indusiar a uno a uno consejo, e deteno sacramento per li avogadori a banco a banco. A dì XXI marzo. In colegio. Vene l’orator 374 di Franza, a solicitar la risposta zercha la richiesta di 2000 provisionati per la movesta de’ sguizari ; et il principe scusò non si avia potuto. El qual fé intro-dur do zentilhomeni milanesi, con letere di Vieenzo Guidoto, secretano nostro, scrive in recomandatio-ne da parte dii senato. Qualli è domino Hironimo di