223 mccccci, d’oro con diamanti dentro. Madona duchessa de Urbino era vestita de una vesta de veluto negro, caricha de zi tire d’oro. A li dui dì se fece la intra la in Ferrara. Et prima de uno pezo venero li 75 balestrieri a cavallo del signore ducha, con saiioni tutti a livrea de panno biancho e rosso, con tri capi diversamente vestiti. Seguitorno poi 80 trombete, fra quali erano sei del duca di Romagna, vestiti de uno saliono, mezo di brochato d’oro e mezo di raso morello e biancho, 104* et 24 tra piilari e tromboni. Dreto erano li corte-sani e nobili ferraresi senza ordine, fra i quali fumo contate 70 cathene, quale soto sopra non sono de inanello precio di 500 ducali l’una, per essergline parechie di 800, mille e fin 1200 ducati. A questi seguiva la comitiva de la duchessa de Urbino, vestila de negro, raso e veluto; el signore don Alfonso, al pare con missicr Ilannibal Bentivolio, serrava questo squadrone. La signoria sua era sopra uno cavallo, grosso, bàio, fornito de veluto morello, guarnito de gran pczi d’oro batuto, lavorato de relevo. hi dosso'havea uno saione de veluto beretino, luto coperto de scalie d’oro batuto, nel quale, col fornimento dii cavallo, dicono essere G000 ducati. In testa havea una barda de velulo negro, con stringe d’oro batuto, con penne bianche; dentro in gamba brusachini de sumacho beretino. A la staffa havea 8 staffieri, 4 picoli, zioè putini, et 4 grandi con zupponi a la francese, di brochato d’oro e veluto morello, con calzie de panno morello et incarnalo. Doppo andava la comitiva de la sposa, fra la quale erano X chioppe de spagnoli, con saglij de bracato d’oro et de veluto negro, con tavardi sopra «le veluto, l’odrali de brochato; alcuni altri erano vestiti de veluto negro scliieto. Tra tutti loro erano XII catene d’oro,.non molto grande. Succedevano li episcopi, zioè quello de Iladria, quello di Coma-chio e quello di Zervia, con dui altri, mandati dal papa. A presso gli erano li ambasatori acopiati a dui, zioè il luchesee uno senese, l’altro senese e lo fiorentino, li dui venitiani vestili de manti longi de velalo eremesino, fodrati de panze, 4 ambasatori romani, con manti longi di brochato d’oro, fodrati di raso eremesino. Dreto li quali erano G tamburini, et dos loches, vestiti de brochato d’oro e raso de diversi colori. La sposa soto il baldachino de raso cre-mesino, portato da doctori, nanti al quale era menato uno cavallo leardo, grosso, donatoli dal signor ducha, guarnito de veluto eremesino, con certi recami d’oro, sul quale intrò la sposa fin dentro dal ponte di Castel Tealto; ma, smarito da li schioppi, gennajo. . 224 quasi la gelò a terra ; ma sustenuta da 8 soi stafieri, che vestiano saiioni de raso morello e giallo, con calze del medesimo colore, rimontò sopra una mul-la morella, guarnita de veluto, tutto coperto d’oro tirato, con certi chiodeti d’ oro batuto, che è una belissima et richa cossa. In dosso havea una camora con manige large, a la francese, de tela d’ oro e raso morello, interserata a liste insieme; sopra havea una albernia d’oro tirato, rizo, alto e basso, tuta aperta da uno canto, fodrata de armdini, et medesimamente erano fodrate le maniche de la ve- 106 sta; al collo havea uno vezo de diamanti e rubini, qual fu de la bona memoria di madama di Ferara ; in testa havea la scuffia de zoglie, che gli mandò el ' signor duca a Roma, insieme con quel vezo, senza lenza ; sei camareri de don Alfonxo la aredenavano, vestiti diversamente, ma tutti con cathene grande al collo. E di fuori dal baldachino l’ambasatore francese Pacompagnava solo; dietro, la duchessa de Urbino et il signore duca di Ferrara a paro. La" duchessa era a mane dritta, sopra una mulla morda, fornita de veluto negro, recamata d’oro tirato ; in dosso havea una camora de veluto negro, tempestata de certi trini d’ oro batuto, che sono segni de astrologia ; al collo un vezo de perle ; in testa una scufìa d’oro. 11 signore duca havea sotto uno cavallo morello, guarnito de veluto negro, con uno robbone indosso de veluto morello. Seguivano poi due gentildonne, zioè madona Ilicronima Borgia et una Ur sina, vestite de veluto negro; e drieto.li era madona Adriana, vidua, parente del papa, nè altre donne gli erano a cavallo. Seguiva poi madona Lucretia Ben-tivolia, ne la carda coperta di brocato d’ oro, con dodece altre carete, piene di gentildonne de la sposa, ferrarese et bolognese. Dreto erano conducte due mulle, pur de la sposa, fornite de veluto negro, guarnito de arzento batuto, diversamente lavorato, mulli 56, coperti di panno morello e giallo, et 12 coperti de raso morello e giallo. Alcuni archi erano per li cantoni dove passava la sposa, con certi representa-tioni. A le 24 bore gìonse su la piaza, dove hebbe spectaculo de dui che descesero gioso de le corde, uno da la torre de Rigobello in terra, P altro da la torreta del palazo de la Ragione ; el a quest’ bora fumo liberati li pregonieri. A la scala de la corte madona marchesana, vestita de una camora, recamata a pause di musica, con seco madona Laura da Gonzaga, che indosso havea una camora de brochato d’oro, rizo, listata de veluto negro, et tuta la comitiva sua con molte gentildonne ferrarese la ricolse. Li ballestrieri rapirno il baldachino, li stafieri