707 MCCCCClIi, FEBBRAJO. 708 v¡i dui ducha ; e quelli lochi de’ fiorentini havia co-inandù uno fiottio per ciixa e deputa il capo, e stogino preparati etc. Item, cl signor Bortolo Alviano li mostrò alcune letere, qual le manda a la Signoria; et dice aspetava zonzesse suo cognato, Zuan Paulo Baion. Item, è zonto li domino Zuan Baplista Ca-razolo, capetanio di le fantarie, et paio etc. I)il signor Bortolo Alviano, a la Signoria. Scrive si li mandi li ducati 4000 ; el ducha di Urbino voi seguir l’impresa, et si lazi presto, e manda le dite letere aute ; si che el far presto consiste la vitoria, e si vederi si saperà far baiar. Ba Bologna, eli Bamazoto, contestabele, da Biscarga V Ascno, date a dì 3. Come à nova, il campo con il ducha Valentino va versso Roma ; et è il tempo di far fati, e l’amico si dimostrerà, el qual amico è missier Hermes, fìol di missier Zuan Bentivoy, come scrisse esso Alviano. De Manzina, contestacele, date a Bologna, drízate, ut supra, al signor Bortolo. Come è ritornato uno, andò dal ducha Valentino, col qual à ronzato il conte Zuan Antonio di Somaia, con 100 homeni d’arme et 100 balestrieri a cavalo. Item, scrive, bora è il tempo di far lati ; e saria bon scriver al cardinal San Piero in Vincula e il cardinal San Zorzi, che, cornine ofesi, contribueriano a la spexa. Da poi disnar fo pregadi, per expedir sier Hiro-nimo Contarmi, fo podestà e capetanio a Trevixo, qual si mena criminalmente. Parlò sier Ilironimo Capello, e, lelo le scriture, niìiil factum. A dì 8 fevrer. In colegio. Veneno molti mer-chadanti di Fiandra, volendo fusse refate le stime per le robe venute con le galie di Fiandra, perchè non ponilo star a le stime di marzo passato, justa la parte 14!)o,e mostrò una parte, messa dii 1500 per li provedadori di comun, zercha l’indusiar a far le stime etc, Et per ditti merchadanti parlò sier Francesco Pasqualigo ; a I’ inconlro udito sier Lucha Arian, che è dazier di l’intrada, dicendo esser danno di la Signoria, e non se li dia romper la fede etc. Disputato, alcuni di colegio, maxime li savij di terra ferma, di meter la parte, il resto di no. Vene l'orator di Franza percosse particular, solicitando la expedition per la chava di Lodi ; et li fo risposto si consejería. Ba Cremona, di rcctori, di 4. Come, volendo expedir la comunità li oratori a la Signoria, a la congratularon dii serenissimo, più volle hanno fato conseio, tandem, non si potendo acordar, messeno una parte, per rimuover le parte, che li rèctori ele-zesseno; et ave 71) pro, 8 contra. Et cussi hanno electi cinque, a presso li altri za eleti, videi ice t domino Leonardo Bota, el cavalier, provisionato dii consejo di X, et altri nominati in le letere . . . Item, li dilli reclori replicono di quelli di Gonzaga soto de li non haver voluto lassar si fazi l’exe-cution di una sententia fata in favor di domino Nicolò da Gambara, dicendo è ricomandà al re di Franza. Or tal parole parse al colegio di malia sorte, et li fo scrito omnino facesseno la execution. Di Cypro, di sier Sabastian Badoer, capetanio di le saline, di novembrio. Come el luogo tenente di Cypri à mandato li uno, qual li tuoi le ju-ridition e utilità etc., unde fo terminà cometer a sier Antonio Condolmer, va syuicho in Cypro, in-querissa contra il luogo tenente. Di sier Biero Bonado, podestà di Val Soriana, di sua man. Avisa come quelli di la valle, elexe per li consieri il camerlengo et uno altro oficio, voria si facesse per balote etc. Or fo parlato in colegio di la fideltà di dita valle, et che non se innovasse alcuna cossa. Bi Traù, di sier Bolfm Venier, conte, di 24 zener. Come, a di 19, turchi veneno su questo teritorio ; e havendo mandato lui alcuni martelossi inalili per expiar, fo presi da’ dili martelosi anime 4, e discoperti che forno da le guardie se fano de liT turchi, vedendo non poter far 0, steteno zorni do scossi, por esser ogni cossa reducto a le forteze, e deputato le guardie, se levorno et andono sul teritorio de Sibinico, dove depredono una villa, nominata llosgovicia, menando via anime da zerca 40, et animali, tra grossi e picoli, per quanto si divulga, numero 8 milia, passorno de ritorno per le contine di Traù. Li mandò exploratori, e ha inteso quelli esser passati la fiumara e andati a la malora. Erano turchi, per quello si ha judichato, da cercha 200. Item, si provedi da pagar le guardie; la cità è in gran penuria e obsessa da fame. À scrito al prove-dador di Spalato, voi lassar trazer stero 50 di biava per su venir quel populo. Li à scrito indrio aver da passer il suo populo e Poliza, Clissa e Almissa. Da poi disnar fo pregadi, per compir il caso di sier Ilironimo Contarmi, fo podestà e capetanio a Trevixo, menato per sier Ilironimo Capello, l’avo-gador, hora criminalmente; il sucesso scriverò poi. Et el colegio si reduse a consultar in materia di salii di Ferara. Item, di l’alveo di Adda, è aldito Alexio, inzegner etc. Ba Verona, di sier Bernardo Bembo, podestà. Come il signor Zuane di Gonzaga li à mandato