461 MCCCCCII, NOVEMBRE, xulc, clic Irata mal la Signoria. Or il principe li disse di la incursion fatane in Dalmatia, e scrivesse al ducila Zuan Corvino, qual è sta honorato da imi. Rispose scriveria, e credeva il ducha faria ogni cossa. Vene il secretano di Bologna, missier Galeazo Butigella, narando li successi di le pratiche di lo acordo Ira il ducha Valentino e missier Zuane; e come il prothonotario, con missier Remolino, fo qui, e uno altro, veueno a Bologna, a tratar lo acordo ; e volleva da missier Zuane 200 hoineni d’arme et 2000 fanti per uno anno ; sì che voi aver 500 lio-meni d’arme, et 500 altri francesi, sì che sarano 1000. Item, voi meter la cossa di missier Zuane in compromesso nel Cardinal Orsino, in esso ducha, e nel magnifico Pandolfo; e cussi a ditti capitoli soto-serisse il Cardinal ; e missier Zuane scrisse, non li parca nietersi in compromesso ; e il ducha voleva dar a Orssi Spoliti e altro in pegno. Or Vitelozo, Ju-lio e Paulo Orsini, il ducha di Gravina et Levoroto, etiam il Cardinal par fonilo contenti, tamen la cossa par sia cussi ; sì che [ter do vie si pratieha, e per via di Trozo col Cardinal, et per via dii ducha con missier Zuane. Poi disse erano venute lanze francese, 500; et si dice ne vien di le altre. Fin 1000 1 homeni d’arme ara il ducha, et fa gran massa, qual per il stato de Urbin ; a quella impresa non capisse per li strami, perhò savia cossa è da conseiar il fato suo ; e lui, comme bon servidor, aricorda a la Signoria nostra ogni circumspitione, dicendo, missier Zuane e quelli di Bologna sono servitori di la Signoria nostra. 11 principe li usò alcune parole di la bona voluntà nostra, e ringratiamo di li avisi. Di Eiemagna, di sier Zacharia Contarmi, el cavalier, orator, date ad Augusta, zoè Ausameli, adì 4 novenìbrio. Come zonto lì, dove il re ozi dovea intrar, era a una abbatia ivi vicino, la raina rimasta a Medelin, e quasi non si poteva levar, dove era per esser quasi la corte in pegno ; tamen à tolto danari di la cruciala, per satisfar et convertir in suo uso. Et lo episcopo di Braxenon, vice legato, li à dà licentia; e si dice à tolto 40 milia fiorini. Et il Cardinal curzenze è in Saxonia, e nulla si sa de lui. Item, la dieta, si dovea far Olmo, si fa lì Augusta, e rimessa a San Martin. Item, domino Philiberto naturali di Franza, è ritornà lì. Del ditto, di XI. Come havia parlato con don Zuan Hemanuel, orator yspano, zercha le trieve. Disse de sì; et il re havea tramate con Franza; et che il re rimanda in Franza domino Philiberto ; et in Spagna si dice, voi mandar domino Francesco de 462 Montibus, doveva andar in Hongaria ; e voi mandar uno araldo in Pugna a domino Consalvo Hernandos. E li capitoli di le trieve è, chi ha si teglia ; il rog voria per 4 anni e il re per 4 inexi, con condition che li reali contentino. E in questo tempo il re asu-nerà danari, à speranza aver quelli dii jubileo, e concorderà li principi di Germania,«che pur non sono concordi a l’imperio; et con Hongaria si stabilirà, che dubita, per il novo pa renta’ fato con Frati-, za, et vederà di concordar sguizari, perchè si mandano Itine inde oratori. Item, di Reame dà certe artilarie et 600 fanti. Item, il conte Zuan Francesco di la Mirandola li à ditto alcune parole zercha la trieva, qual dice è firmata ; e qui fa longi discorssi. E il re voi mandar in Spagna, per intendersi la cau-zion li voleno dar, rompendo etiam il liol archidu-cha. Item, la dieta par niun sia venuto ; e dice è mal far dieta da San Martin; nè altro da conto scrisse. Et fo mandato a comunichar a l’orator di Franza di 600 fanti ; qual ringrutiù, et pregò fusse scrilo tal capitolo in Franza. Di Udene, di sier Baldisera Trivixan, luogo tenente. Avisa uno aviso auto di domino Francesco Strasoldo. Par a Belgrado sia venuto uno, per nome dii re, nome domino Christoforo, con mandati che li sia consignà le forteze; el qual lo molte in bordine, e chi non ha artilarie le voi dar etc- Dii signor Zuan Maria da Chamarín, di 25 octubrio. Di l’intrar nel stado ; la copia di la qual letera sarà qui soto scripta. Noto, ozi el capetanio di le galie di Alexandria, sier Sabastian Moro, si partì, et il resto di le galie si partirà, justa la parte. Vene sier Toinà Duodo, patron a 1’arsenal, stato fuori por legnami, pegole c canevi, e referì quello ha fato. Da poi disnar fo pregadi. Fu fato uno savio ai 211 * ordeni, in luogo di sier Marco da Molili, intrò sopraconsolo ; e rimase sier Zuan Alvise Venier, fo a la messoteria, quondam sier Francesco, zenero dii serenissimo ; et ai X savij sier Jacomo Badoer, fo a Monopoli. Fo posto, per li savij da terra ferma, il Bolani e mi a li ordeni, certa parte di do stratioti, Slini e uno altro, eh’ è a Napoli di Romania, siano di primi provisionati vacherà, con ducati 4 al inexe a la camera di Candía, a page 4 a l’anno, atento i soi benemeriti ; et fu presa. Item, fu posto, per li savij da terra forma, dar 30 fanti a Culison, contestabile, e stagi a Cremona,