iiGceccu, sue, etiam llmro non le pagano ; et è scampati do capi di balestrieri, uno di Itezo, l’altro manfani), et sono andati dal ducha Valentino con 150 fanti l'uno. 201 Item, è stà manda missier Zuane di Gonzaga, è a Bologna, che ritorni a Mantoa; et uno nontio di Valentino è sialo a Mantoa, e la marchesana à fato e dito, niun subdito suo vadi altro soldo dia con Valentino; et questo falla per dubito ha dii marito, die se ritrova in Pranza. In questo pregadi fu posto, per imi ai ordeni, certa parte di dar apelation a quello tarano a Damasco per le marine di Tripoli ; et zonte le galie di qui, s’intendi 8 zorni da poi, debino dar le Ihoro piezarie. Ave lutto il conseio. Fu posto, per lhoro savij, scriver a l’ofator di Pranza la ultima resolution zerclia il vescoa’ di Cremona, che il cardinal Ascanio lo renoncij, habi il 3.° di l’intrade et più, o per via suffragii o altro, e renoncij a uno nostro zenthilomo. Fu presa. Fu posto, per il principe e tutto il colegio, le do dexime ultime si scuodi, con il don, (ino a di 20, la prima, la 2.a per lutto il mexe passato, si meli le marele etc. ; e non si scuodi col don soto pena etc. Kt ave lutto il conseio. Fu posto, per nui, dar titolo di vice sopracomili a quelli sono al presente in arinada, et sarano fati, di tempo in tempo, per li zenerali. Sier Velor Mi-cliiel, prove lador sopra le camere, contradixe. Rispose sier Troiai! Bolani, era in septimana. Andò la parte; et fu presa. Have 26 di no, 105 de sì; fu presa. Fu posto, per nui, atento a domino Francesco Cachuri di Otranto, fo sopracomilo a socorer Mo-tlon, li fosse dato provision, et uno olìcio lì a la doana di Otranto, qual li fo tolto, che liabi 1’ oOcio di armiraio di Olranto, poi la morte di Francesco -Soro. Et bave la ditta parie 2!) di no, 1)9 di sì ; e il Bolani non fo di opinion. Fu posto, per li savij di terra ferma, et nui ai ordeni, dar a quatro turchi, fati christiani al conquisto di la Zelalonia, erano in citadela a Verona, ducali 3 al mexe per uno, a raxon di 8 page; et questo lo per darli quanto haveano ; e fo presa. Fu posto, per li savij lhoro, al monasterio di Santa Chiara di Ravena, noviter brusato, li sia rimesso il debito 1’ ha di dexime, e sia de ccetero exente, acciò fabridii il monasterio ; e fo presa. Fu posto, per lhoro, alento la parte di la exation dii Polesene non fusse presa, che ’1 sia electo do zenlilhomeni, per scurlinio, in pregadi, excepto di colegio, andar a veder li danni e le role dicono esser in erte, e delti referir rtc. Pii presa. SOVEMBltE. 43S * Fu posto, pev li savij di Ieri» ferma, certa parie di Utxe di zente d’arme etc., ut in ra ; e lu presa. -4 dì XI novembrio. In colegio. Vene l’oralor di Ferara, in materia di salii, col factor, senza conclusione ; rimessi a esser insieme con li provedadori al sai. Poi il principe li disse, dii caso sequi lo a Volargli de esser brusi 1’ hostaria e scrivi etc. Vene l’orator di Pranza; disse aver da Milan di oratori di 1’ archiducha venuti al roy; la raina à ’uto colico ; et il fiol dii conte Palatino è venuto a star a la corte. Poi li fo fato lezer la dilibcration di Ascanio; li piaque ; si mandi in Pranza. Vene sier Francesco da Leze, provedador sopra la exation di campi, venuto di Padoa. Disse assa’ cosse di tal exaplione ; e disse mal di Alvise Venier e di Pollo, suo fiol, à fato gran manzarie ; voria compir il processo, et tacite ritornar a scuoder. Veneno do oratori di Bergamo, domino colile '201 * Trusardo di Calepio, et domino Leonardo_____ cavalieri. El expose il conte Trusardo, esser mandali per 4 cosse : primo, la fiera soleva esser exempte, poi non prega sia ritornata exente; item, voi la con-firmalion di alcuni stallili in criminalli, come hanno le altre terre, per punir li calivi ; 3.°( che si lassi venir le biave dii cremonese e Geradadu lì, perchè li reclori di Cremona divedano, e lhoro non poi averne ; 4.°, di ducali -2000 lassò a 1’ anno il quondam Marco Bortolo Cojon,.capetanio zeneral, in maridar donzele, sia observado; è cossa de «ti di X. Et il principe li coni messene a li savij ad .udir e referir. Fo balotà, coli li governadori, il dazio di la bc-caria, tolto per sier Zuan Francesco Sagredo, quondam sier Piero, caratado per sier Francesco Tic-polo elìoli; et luti li caradadori e il condutor rimasene. Da Milan, dii secretano, di 7. Come el gran canzelier non era ancor partido. Era zonlo lì uno nontio di Valentino, va a Como a far 2000 sguizari; ma li Itè a Como el baly dii Digitili, inimico di Valentino, crede non li lasserà far. Item, missier Zuan Jacomo li à ditto, sguizari di Belinzona, poi Siiti Martin, ha inteso, farauo movest* sul sialo di Milan ; e questo per esserli sta diveda, non possino haver vituarie. Da Ravena, 'di 8, hore 4. Come, per uno messo ritornato di Rimano, sono sta certifichati, un Biasio Albanese, stipendiato in la cìladella, che man-dotio lì a Rimano per saper di novo, era stà preso con un Alvise Saralon, clèri, a hore 18, sopra la ¡va/a di Rimano è sia squartalo, el uno (inai lo con