MCCCCCII, NOVEMBRE. 472 ximiano aver fato paco cori soa majostà, por non lo molestar nel stato di Milan ; e tamen il roy non vo-lea star di le so diferentie nel papa o ver noi concistorio, ni nel re di romani, ma à voluto con le arme far etc. ; et dito queste cosse dovesse tuor licentia ; uncle il re di Franz», inteso questo, lo licentiò da lui, dicendo havia cerchàto sublevar Zeno» conira di soa majestà. Itene, a di 25 intrò lì in Saragosa el duclia di Nazara, persona excellentissima in arme; e li reali lo manda capotatilo’ di le zenle verso Perpi-gnan e quelle frontiere. Item, la raina è partala dì Toledo, e non venirà lì, per andar a ex pivi ir l'armata e starà in Caslilia. Item, eri il re spazò a li primi di quel regno, venisse da soa alteza; et, spazate il juramento, voi andar a Barzelona, crede sarà al primo di novembrio. E li primi li ha promesso ducali 150 milia, el resto di Ragon ducati 50 milia ; el |>er aver dal resto dii regno danari si fa ogni pro-vision. Et soa majestà li parlò, solicitando la risposta di la intelligentia con la Signoria nostra, sì come domino Lorenzo Suares exponerà. T>il dito, di 5 octubrio, ivi. Come di continue passava gente da cavalo e da pie’, che vanno a Per-pignan e a quele frontiere; et è slà fato una proclama, per il resto di Ragon, come fu fato in Valen-zia, che tutti li francesi, in termine zorni 15, dagi recapito a li soi beni e si parlino, qual, pasadi, siano ri tenuti in persona e le faeullade lhoro. Noto, in Rialto vene avisi di certe caravele zonle con specie a Lisbona, vien di Coloqut, tamen 0 nui havemo. IH Ilongaria, di oratori, in cifra, qual fo trio in el conscio di X, date a Buda, a dì 4. Coiti’ è il re e il legalo e li oratori col Cardinal. Essi oratori parlono di la materia di la pace, el »¡terse la pralicha, non porhù tuta. E il legato disse, non era da farla, e improperi) il re, non havia posto li exer-citi in campo nè ito in persona, corame promisse; unde disuadeva ditta pace, dicendo, il magnifico Josa havia praticha col turcho, e teniva oratori secreti, come lui sa per alcuni frati; et, se pur si volea far fiace, si »spedasse il concesso dii papa ; e fu concluso lì scrivesse, e il re scriverla e ti am lui ; e li voleva mandar uno ambasador; et la Signoria fazi questo inslesso per 1’ orator nostro, è in corte. Poi il Cardinal li parlò di ragusei, la Signoria volesse, a com-piaséntia dìi re, levarli polesseno navegar etc. Li oratori risposeno, sono tribularij dii turco, opera mal 210 conira la Signoria etc. Item, li disse di danni fati a Traù essi nostri oratori, el il re u lì con displicentia, dicendo voleva intender questo. Be li diti oratori, date a dì 5. Cornine fonno dal Cardinal, qual disse, per questo non se indusieria la pace. Hanno fato l’orator, nome don Marlin, homo pratico,' e stato alias oralor; el à mandato uno corier avanti al turco. Item, di Josa era vero non havia fato 0, ma faria hora di’ è conzonto col ducha Zuan Corvino, e il vayvoda di Transilvana è da l’al-lra parie con esercito. Item, di li turchi stati di Josa; e che li mandò falconi e livieri a donar al baf sà novo, venuto a Codoni ; e a l’incontro esso ba.*à li à ma ridà a donar uno cavallo el do archi. Iti», solicitò la fissiona di la paga, era gran bisogno per esser stà calà li danari ad juipresledo e obligat/que-sti. Item, capitò da lhoro oratori uno, state pre&» da’ turchi su una caravella cypriota, è zorni i5 partì da Galipoli, dice non si fa armata lì; e si deca, era facto pace con christiani; e si dicca, Sopii prosperava, e turchi slevano in trepidatone; elui era venuto con la caravana ili Romania, e à vMo el campo dii magnifico Josa, benissimo in boriine di gran zento; sì che si resona per molte vii, ditto campo esser hora numeroso di zenle. Item de lì è nova di l’aquisto di Urbin e ruina di Yalenlno, tuli li piace. 11 Cardinal Ystrigonia li disse, era »pera di la Signoria nostra etiam mover spagnoli ¡el regno, dicendo: Si quella Signoria volesse, con ¡¡»agnoli in uno anno cazeria il re di Pranza de Itali'- Item, essi aratori disseuo, la Signoria havia tona liga con Pranza et amicicia con Spagna. IH li ditti, date a à 9 novembrio. Come exposeii:» iil re le prede f»e a Traù per soi subdili ; . unde il Cardinal disse ih li soi fo morti in padoana per una gaiina. Essi oraoi'i juslificò la eossa, e fo per aver morto uno h'iiio etc. Or dissello voriano veder et jnquerir la cessa. Da Bologna, d Biero di Bibiena, à di suo fradello, di... l)i I conclusimi di lo acordo; e mis-sier Zuane »copta ¡’parentado, ma non voi nel pro-thonotario, ma up fiol di missier Hermes ; e li voi dar cento homen'd’arnie et 100 cavali lizieri al duella Valentino pi 6 mexi etc.; 0 da conto, tamen la terra sta di pala voia e non se fidano. Da poi dinar fo conscio di X, con zonta di danari, et (roveto ducati 15 milia, per mandar in Hon-garia, et fo rdinato li gropi e mandarli » Segna; sì che arano uto prima 7000 ducati a li oratori soi qui, ducai 1000 dii cambio, ducati X milia foli scrito faiisse un cambio, et questi 15 milia, eh’è ducali >3 milia, che monta la paga ; si che a ’buio, questi .'ongari aran abulo ducali 00 milia. Aì'< XXIIInovembrio. In cologio. Non fo lato 21(