179 MCCCCCl, DICEMBRE. ISO dcr di Me lei in, ma pur si desiderava lelere dii zollerai. Di Hongarin, per letere di sier Sabastian Zmtignan, orator nostro, di 13 novembrio, date a Buda. Si have, come el conte Josa, capelanio di lo exercito hongarico, passalo la fiumara dii Danubio, con 15 milia Ira cavali e pedoni, à dipredato 140 caxali di turchi e tolto grande preda ; e nel ritorno trovono el fiume grosso, sì che non poteno passar, e disseno : Senio morti, si non semo valenti liomeni; andiamo a trovar turchi, avanti eheseuni-scliano e haremo vitoria. E cussi andono e scontrò turchi e li rupeno, preso 1000 turchi vivi; sì che conclusive ne fu fato gran occision di turchi. A dì 8 ditto. Morite in questa terra inadona Fiorenza Crespo, fo mojer di sier Marco Corner, el cavalier, madre di la serenissima raina di Cypri, e ili sier Zorzi, el cavalier, el madona dii Cardinal; la qual honorifice fu sepulta a Santo Apostolo. Et dito sier Zorzi era a Verona capetanio ; et fo posto parte, in gran consejo, di darli lieentia potesse venir qui per la malati» di la madre ; e fu presa. Vene, ma non la potè trovar viva. A dì !). In pregadi fo preso, far uno capetanio e provedador a Corlu, per scurtinio et 4 man di ele-tion, con ducati 800 neti a l’anno, per do anni, e non se lazi più consieri, in loco di qual se fazi uno camerlengo, con salario di consier, et in hoc interim l’ultimo consier andato fazi l’olìcio dii camerlengo; et questo capetanio dagi raxon insieme con el baylo. El a dì 12 in gran consejo fu etiam posta. Ave 914 di si, 41 di no; et fu electosier Zuan Pau- lo Gradenigo, fo relor e provedador a Cataro quondam sier Zusto, qual era provedador in Frinì; et re-fudoe. In luco dii qual fo eleto sier Alvise d’Armer, fo al sai. A dì X. In pregadi fono electi do executori sora le cosse da mar, sier Stefano Contarmi, fo capetanio a Bergamo, quondam sier Bernardo, et sier Jlironimo Querini, è di la zonta, quondam sier Andrea. Item, fo preso, che sier Zuan Badoer, el dotor, va orator in Iiongaria, vadi in Poiana alegrarsi col duella di Lituania ..., fradello dii re di Iiongaria, di aver auto quel regno, videlicet successo al fradel defonelo; et che sier Sebastian Zustignan, el cavalier, ancora restasse orator a presso il re di Hon-garia. Da Syo, per letere di Zuan di Tabia, consolo nostro, di, 21 octubrio. Come hanno, per lelere di i octubrio, di Pera, el signor lurclio non esser movesto da Constantinopoli. Ancora, che, per letere di avosto, fo scrito dovea cavalchar per tutto avosto o ver fin X septembrio, e’ fin qui non è mosso, e si miravegliano, perchè la peste fa processo in Constantinopoli, de 700 al dì et ultra. Item, l'ongaro va prosperando ; per la qual novità ditto signor turcho ha mandato tutti soi exer-citi de Natòlia et Grecia, e lui non ardisse moversi con la sua persona ; credono per non abandonar la sua sedia. Item, a dì 17 fin questo dì, sono passate tutte le armate di Franza e dii zeneral nostro con 32 galie, cossa tanto mirabile quanto se potria existimar, tutte andate con vento prospero a Metelino, che tien certo da heri in qua sono ai fatti ; e chi ha visto el castello de Metelin tutti dicono l’ote-gnerano. Olirà le qual armade questa notte passata è zonto qui uno bregantin, mandato per il Cardinal di Rodi, per intender, se le dite armade sono asse-gurate queste aque, perchè etiam lui si voi inna-varse con 25 vele ; et za à dato la paga ; sì che si poi sperar, christiani habino aver vitoria. Di Otranto, di sier Alvise Contarmi, go-vernador, di é novembrio. Come à inteso, da una nave francese lì capitata, come 1' armata francese e la nostra, a dì 17 octubrio, zonseno a Metelin, per expugnarlo. E, posto l’artilarie francese in terra, per bombardar la rocha, mandono el zeneral nostro, con 4 galie francese, verso il Slreto a explorar, se se intendeva de armada de’ turchi. Interim el capetanio francese, monsignor di Ravasten, per forza prese el borgo ; e, dovendo ruinar la rocha, la polvere e le piere di bombarde li vene a manchar; e la note zouse lì do fuste de’ turchi, con 400 janizari, e, posti in terra, fonno a le man con francesi, morti tutti, excepto 20 che introno in castello; e se francesi havesseno auto qualche galia li prendevano le fuste. Tre dì da poi tornò, el zeneral con l’armada, e in- 84 leso, che, per manchar di piere e polvere, non se proseguiva la impresa, e lui se voleva partir, have affanno assai; nè valso persuasion li facesse a ditto capetanio francese, videlicet che ’1 perdeva la repu-tation e feva danno a’cristiani e alzava turchi, che si volse levar. Et levadi adoncha, comenzò la fortuna di buora extrema, in tanto che tuta l’armada fu dispersa. La nave capetania sorse con 4 usti soto Cerigo ; et dito patron, dice non aver vista quella con 1’ alboro taiado, crede sia perida; c lui con la so nave scorse in pope in Barbaria, e, abonazata la fortuna, vene a capitai1 a Otranto, por saper dii successo di l’armata. Da poi si ave altri avisi, esser zonto i\ Napoli 7