749 MCCCCC1II, FEBBRAIO. te. Item, foleio uno altro capitolo, ili 15, da Roma. Par 1’ homo dii conte scrive, che bora è il tempo ; et che si el conte venisse il tuto si reaquisteria in Ire dì. Da Brexa, di rectori. Si duol una letera li è sta scripta, ordinata per sicr Polo Capelo, el cava-lier, dicendo vera uno savio di terra ferma lì a .conzar li conti etc. Et dì am simile letcre è sta scrito a Padoa, quali etiam essi rectori si dolseno. Or fo gran remor in colegio, e sier Alvise da Molili, savio dii consejo, parlò era sta mal fato; e il Capelo si scusò. Fo gran parole, e ordinato scriverli una bona letera. Da Caneva, di sier Sabastian Bixani, podestà. Manda uuo processo latocontra uno, qual, andando a la caza, li dimandò le arme, e lui lo volse amazar eie. Contesso ai avogadori. Da Ruigo, di sier Zuan Gradenigo,podestà. Come, in execulion di mandali, manda di qui Jaco-min di Roman, contestabele a la Badia. Da Itavena, di 18, hore prima di nocte. Come, per messo, partite a dì 11 da Viterbo, dice il dueba era li, e havea fato far la mostra di le zente; era per darli danari. Si dicea, 1’ havea 500 homeni d’arme, da 5 in 6000 fanti, et zereba 500 cavali li-zieri ; e si dicea anderiano verso Brazano. Item, dii zonzer lì a Ravena a bora missier Dionisio di Santa Agata, che acompagnò il duca Guido nel fugir suo. Qual disse a essi rectori, che, trovandosi eri in Ari-mano con cl presidente e loco tenente generai, ebbe licentia di poter venir qui a tuor alcune sue vesti-niente, lassò in caxa di sier Hironimo Guazimano, citadin di qui. E li disse, cenando eri sera con dito presidente, aver auto letere dal duca, come bavia fato in Viterbo la mostra di 700 homeni d’arme et 6000 fanti et 1000 cavali lizieri, e dato danari, e li volea mandar ad eradicar le reliquie de tuti sui traditori et rebelli di Santa Chiesia, spezifìcando Bra-zano ; e che questa matina ditto presidente, eh’ è missier Antonio da Monte, dovea partirse da Rimano per andar alozar questa notte in San Marino, dove haveva a proveder de novo castelano ; e che Zuan Paulo Baione, Pandolfo Petruzi erano in Lucha, il vescovo Vitello in Pisa. 335 * Dii signor Bortolo d’Alviano, date qui, a dì 20. Come era venuto a lui uno homo, per nome dii signor Zuan Zordan Orsino, e il signor Julio, è a Brazano. Dice quel loco è riparato, forte di fossi e altro ; e in Brazano vi hè il signor Mario Ursino, fio naturai fo dii cavalier Ruberto Ursino, fradelo dii Cardinal Latino Ursino, era camerlengo di papa Si- sto, et el Capuano da l’Ocbio, fu condutier dii re Al-fonxo e re Ferandino, e molti creali di la caxa con 50 cavali, fanti "200 ; et 300 altri ne fanno, sì che sarano 500; hanno artilarie, monition etc. in Cere è il signor Julio, signor Johanni e Rienzo, suo fradelo, con cavali 150, fanti 200 uteli e gentilhomeni romani, tra i qual è uuo chiamato Brancha Alberino, con circa cavali 40, tuli questi romani persequitati da sto papa. In Trivignano, loco forte, è Jacomo Sa-comano, di casa Cajetano, valente homo ; e questi castelli è di qua di Roma. E in l’isola è il signor Fabio Ursino, signor Franzoto Ursino ; et in Niero-la, con cavali 300 boni, el signor Joan Jordano. E in Vicovaro, sopra Tivoli mia 6, a la intrala di Abruzo, verso l’Aquila, aspeta il signor Pardo Ursino, con 100 cavali, el da missier Hironimo Gajofi di l’Aquila. A Palombara è i signori Savelli, capo Silvio Savello con 300 fanti et 100 cavali ; aspectasi Mutio Colona. Colombara è in l’isola, tra Nierola e Vicovaro in mezo, mia 8 lonzi, perchè tuta l’isola non gira 40 mia. In le terre dii prefelo è Paulo Mar-gano e Piero Paluzo, primi signori'romani, colonesi, a i qual il papa à tolto quanto haveano in Roma etc. Dii capetanio generai da mar, di 27, et 28, date in galia, a presso Corfù. In la prima manda le letcre, abute dii secretano nostro, da Constanlino-poli, replichate, di 13, 16,17,19, et 21 decembrio; et le mandò con uno bregantin. Et dice zercha Santa Maura, pregando Jdio ¡lumini a diliberar el meglio, perchè è la chiave di tuti i’Iochi circonstanti, zoè Corlu, Cefaloma et Zante. A scripto al rezi-mento di Candia, e al signor duca di Nixia e al signor di Pario, preparino le galie, zoè 12 in Candia, et do in 1’ Arzipielago, et cussi a Corfù do galie, ju-sta le letere nostre, di 22, et elezino li sopracomiti, e cussi in Puja etc. Item, per letere di 23, à inteso la risposta fata in Franza per li porti, e inteso si mandi uno provedador con 4 galie. Dice non poter mandar provedador a Brandizo, perchè il Contarmi è a Santa Maura, e il Zantani è lì, non ben conditionato di una gamba ; et manderà per adesso do galie, sopracomiti sier Zuan Moro et Cresole di Ce-dolini da Zara, per esser ben in hordine e ritornate dii destreto. 11 resto di le galie è a carena, 3 sono a Santa Maura, una in le aque dii Zante, do andate in Alexio con l’orator, una a Constantinopoli, 2 al Sasno, una a la bocha di Cataro, di’ è 1’ arbesa-na, e il capetanio dii collo, eh’ è andato a Zara, a condur l’homo dii secretano nostro, et una a Napoli di Romania. Lauda il soracomito Moro e domino Cresole, e polendo mandar, ne manderà altre do ;