MCCCCCII, OTTOBRE. 390 una torre, el il principe di Rosami à ’uto il stalo. Monsignor di Obignì è a la Spenazola, le galie, par-tino, si resentì a Maratia ; et a Napoli è sta arma tre barze per darli ajuto. Di l’armata yspana si dice venir ; et da cinque barze spagnole in Cicilia è sta preso una nave di zenoesi, patron Zorzi Res, carga di specie e robe, parte di francesi e parte de’ zenoesi, e quelle di zenoesi sono sta poste in deposito. Item, li oratori deputati al roy vanno, e noriiina .do novi, in li sezi creati, in loco di do refutono. Item, li grani valeno carlini 7 el fermento, el !.. ' Di Roma, di V orator, di 18, 19, 20, 21, 22. In la prima, come fo dal papa ; lo trovò di mala voia, e ringratiò assa’ la Signoria nostra di quello la fa. Si dolse di Orssini ; et eri mandò al ducha ducati 33 milia ; et si confortò per la velluta di uno Odoardo, verleto dii roy, qual li disse, il roy li dava ajuto. Iterum il papa ringratiò la Signoria, dicendo scriveteli. In la letera, di 19, come fo concistorio, e il papa parlò allo contra Orssini, dicendo sono sta rebelli ; e volse vi fesse il senator di Roma e li conservatori e do oratori francesi, zoè il verleto e l’altro consueto. Iterum disse, li rebelli Orssini, e mostrò letere dii roy e dii Cardinal Roan, qualli scrivono Orsini mentirsi per la golla di quello dicono etc., e scrive voler ajutar il papa contra cadaun. Item, il papa spera acordar le cosse col Bentivoy. Dii dito, di 20, come a Monte Zordan, loco di Orssini, in Roma è sta posto guardo e a Belveder, e al torion, e al castello ; e a lo episcopo di Valle, colo-nese, è sta dato certa intrada ; e Paulo Vargano, al qual fo tolto il suo per ribello, è sta restituito. Item, è sta dito, il duella di Urbin esser intrato nel stato ; tuti voi mal al papa, e dicono la Signoria è savia e fa solo man, e la laudano assai. In la teiera, di 21, comme fo concistorio; parlò il papa di la partita dii ducha de Urbim di Venecia ; e il Cardinal Santa Praxede disse : Si ’1 ducha di Urbin, partì di Venecia, come dite, sancte pater, con uno brigantin, chi li dò il brigantin? Il papa a questo non rispose, ma parlò di la pace dii turcho, biasimando a farla ; e sa la se trama per letere aute dal vescovo di Ragusi. E il Cardinal Santa Praxede a questo p ajutò a dir l’era mal fato. Item, l’orator yspa-no li ha dito, in Cicilia esser zonta parte di la soa armata e nominata la quantità, zereha 14 navilij. Per l’altra di 22, di uno canzelier di Pandolfo Petruzi, venuto lì con uno homo dii ducha, per tratar paxe. Item, il papa fa ponti levadori, dove non era, maxime a ponte Molte; et fa 100 homeni d’arme, solo il principe de Squilazi, e alcuni cavali lizieri solo el dispoti di la Morea. Di Zacharia di Freschi, secretano, date a 180 Corfù, a dì 7 et 8. Scrive il suo navegar e trovar il zeneral, zpè montò su la galia ystriana ; et verso il Sasno conferì con esso zeneral, mostrandoli la sua commissione. El qual li dete una instrution, in ju-stifichation di l’aquisto di Santa Maura, e li dà do galie zaratine, acciò vadi più seeuro, zoè domino Zuan Detrico, cavalier, et Cresole Cedolini. Item, è stà a Corfu, visto le fabriche e castelli ; te lauda assai, •ma ben aricorda è solimi 40 fanti ; perhò si provedi. Dii capetanio zeneral di mar, date in galia, a Corfù, a dì 8. Scrive i coloquij abuti da Zacaria e la instrution datali. Item, mandò a dimandar al sanzacho di la Valona èl sopracomito e li homeni di la galia di Brandizo, si rupe al Pyro ; el qual li mandò a risponder, scriverà al signor ; et par ditto sanzacho dubitasse di la venuta di esso zeneral in colfo. Item, à letere di Syo, dii consolo, di 5 ; avisi di 5 septembrio, di Pera. Che par sia nove, di 23 avosto, come quel Sophì prosperava ; e il signor li mandava el bylarbeì di la Natalia contra ; el dito Sophì era intrà in Anguli, tamen poi, per uno altro aviso,.par il signor turco non vadi in Andcrnopoli; et a Pera era il morbo. Item, scrive di la galia dii papa, sopracomito sier Almorò Pixani, qual era di-scusida, è pur zonta a Ragusi, sì come Zacaria la trovò, per conzarla, e verà a disarmar. Item, lauda assai sier Alvise Venier, provedador di Corfù, di le fabriche fate ; el qual aiuterà con le galie candio-te, manda a disarmar, al suo capitaneato di Caiidia. Item, il reverendo domino, episcopo di Baffo, co-missario apostolico, eri partì, per venir a Travi (sic) da sier Antonio da Pexaro, suo fradelo, poi qui a disarmar, et lo lauda di soi optimi portamenti, licet sia da cha’ da Pexaro. Noto, sier Alvixe, d’ Armer, andava con una nave provedador o ver capetanio a Corfù, a Liesna, par sia morto uno suo iìol, et do femine e do altri, da peste, su dita nave. Fo causa quel Manoli Avrami, era su la nave, amorbaio. Erniario di la jnstrution data a Zacharia, in justification. Come All ballà, flambulo di la Morea, non cessava dannizar Napoli di Romania. Item, te 38 feste fo per tuor il loco di Legena, che fo questo zugno ; e al Zante, vene 5 feste e prese nel porto uno schierazo candioto. Item, te feste di Santa Maura combatè il barzoto, patron sier Francesco Pasqualigo. Item, veneno per tuor i! castel di la