405 MCCCCCU, divulga, parte di la sua hoste era intra nel paese, e andava verso un fiol dii turelio, si atrovava a quelle bande. E con più certeza se intende, el soprascrito Ardevil, qual tien seda mahometana, e si aderisse a la oppinion de Allì, quale, dice, fo canzelier de Dio, havea mandato uno ambasador al turco ; el qual li liavea dato una cuba rossa et una spada, che significava, el turco dovesse elezer la sua fede, de la qualle la cuba rossa era il segno di confesione, o la spada, significava che per forza d’arme lol con-venzeria. El qual ambasador, intrato fu nel paese dii turco, di 300 cavalli che 1’ havea, rimase solum con 00, li 240 se spartì in diversi luogi por il paese, per tentar li animi de li ditti e persuaderli a la sua seta. 11 che inteso per il turco, con letere scerete et volantissime à comanda a tutti i cadì del suo paese, che fazin grandissima inquisition di pervenir ne li ditti, e quelli immediate fazino morir. Item, esso orator ricevete nostre letere con li sumarij di Ilon-garia ; fu grate al gran maistro, e à ringratiato di quanto l’à fato di l’armata. Soa signoria dice esser sia podio, rispeto il suo desiderio ; e al presente è occasione optima di poter ofender il turco ; e, venendo 1’ armata de li, la farà tal dimostratione etc. Solicita aver licenlia, è za cinque mexi è fuori. Copia de una lettera di Curcuth Zalapin, traduta, al gran maistro di Rodi. A lo eminentissimo de la fede de Jesu, e dolcissimo, non offensivo ad alcuno, lo sale de tutti i virtuosi, lo signor gran maistro, da poi le debite reco-mandatione. Sapiali, come amicabelmente ne li zorni passati havemo mandato a la Signoria vostra lo nostro homo con le letere nostre, da poi vostra signoria à mandato a imi el vostro ambasadore Chiriaeho, con vostre letere, con cer ti doni, qualle tuto ha referito et consigliato bene, et ringratieino la Signoria vostra. Et de la vostra letera havemo compreso el tutto, et quello havemo mandà a referir a la gran Porta, et, con la voluntà de Dio, de ogni risposta, che sarà sopra de quanto sarà deliberato, manderemo et letere et homo a vostra Signoria ; et quello che conferirà a bene, remeleremo a vostra Signoria, che ’1 se fazi. Et lo vostro homo Chiriaeho, quello che era honesto à falò con bon modo, qualle ve remandemo. Ulterius lo portogalese patron ha presa una nave turchescha, et con quella presi certi mei sulmani, et per rischatar et franchar li dilli con comandamento mio el soprascrito è stato mediatore, et ha fato re- ottobre. 406 Irandiar li dilli sulumani, el sopra questa facenda per amor nostro non li direti altro; et cussi siali 187 avisato. A la ultima de la luna de zugno a nativitate i)07. Sui.tan Curchut, lìol di sultan Baiasi! Cam. Del dito orator, date a Rodi, a dì li srpteni-brio. Comme in quella fiora era zonto le do galie di la religion, acompagnorno la galia di l’orator ponti-licio. Nel suo ritorno à preso uno bregantin con ho-meni 25, di qual 13, vivi, li hanno coiiduli a Rodi, qualli serano impichali, il resto, perchè il bregantin, fo rebai tado, parte forno taiati e parie se anegoro-no. Sopra le qual è venuto uno chaloiero, havea mandà el reverendissimo gran maistro su la Natalia versso Angori, per intender di progressi di Sophì. È homo praticho, ha bona intclligentia dii paese; el qual il gran maistro gelo mandò a caxa, acciò lo examinasse. Qual referisse; primo, esser stà lino a Cathaseri, zornate do lontan di Angori. Narra, chi' tutte le strade corono di zente dii .turco, che vanno in Angori, dove si fa la massa del suo campo. Ila riscontralo gran numero de spnehi, zenle a cavallo, qualli, per quello referisse, par non vadino con bon cuor a tal impresa; ha riscontralo molti asapi, vano per guastadori, mollo lizieri d’arme, con uno archo el qualche freze, e pochi di llioro spada. A presso dice, che havendo tentà in molli luogi, qual sia la intention di subditi dii turco, dize, tutto el populo et la zente menuda universalmente desidera la venuta de questo Sophì, quale dicono esser vero pro-pheta, mandato da Dio. De li progressi del qual dice, come i caramani e tutti quelli de Sexsuar se hanno fati de la sua setta. A presso, comme a la volta de Charasseri 1’ è intrato nel paese del turco tre zornate; et che quel paese li dà obedientia ; et che ’1 se ritrova lontan da Angori do zornate. Quale, havendo inteso che Tturco fa morir quanti el puoi haver di soi, ha usato alcuna asperità, in far morir alcuni machometani, subditi dii turcho. Item, afer-ma, come a la volta de Bursa, mandando alcune sue zenle, per esser a l’impeto di uno fiol dii turco, nominato Jacubit Zelapin, par a presso abbi auto in-telligenlia con alcuni signori christiani, sono a quelle bande, i qualli siano stà più presti, et con zercha persone 20 in 25 milia sono intrati nel paese ; et, non havendo posuto star a l’impeto, el fiol del ditto turco, havendosc rinchiuso in un castello, qual havendo assedialo, l’hano preso, et haulo ne le man. Per tal ponta han fato christiani par, quelli e tulli li altri li siano in grafia e tratali da boni amici; so-