411 MCCCCCII, NOVEMBRE. 412 Copia de una letera dii ducha Valentino a la Signoria nostra. Serenissime princeps et illustrissime domine, uti pater, et domine óbservandissime, post commendationem. La ferma oppinione, in la quale io era di la paterna et cordiale benivolentia di la serenità vostra, et quella illustrissima Signoria inverso di me et di le cose mie, me la ha continuata la relatione del reverendo missier Michiel Remolino, consier et auditor mio, per la qualle havemo intese le amantissime risposte et la optima dispositione de quelle ; del che summamente la rengratio, pregando nostro signor Dio, me presti gratia de possere, con exal-tatione de 1’ honore et stato de quelle, demostrarli la grata volontà mia et la filiale observantia et af-fectione li porto. Pregoli, che in ogni oecurentia se digneno usare l’opera et facultà mia, le qualli sempre trovarano inverso de lhoro de quella prompta obsequentia, che per obligo di la protetione, et per el merito di le predite demustrationi esser devoto. A la vostra serenità me ricomando. Ymolce, 29 octubrii 1502. E. serenitatis vestree uti filius et servitor dux Bomandiolos C/ESAR. A tergo : Serenissimo principi et illustrissimo domini, tanquam patri et domino observan-dissimo, domino Leonardo Lauredano, duci Ve-netiarum etc. Di Bavena, di 29, hora prima di nocte. Avi-si, per messi e letera dii conte di Soiano, che il signor Zuan Maria, fìol dii signor di Chamarin, è intrato in Chamarin, chiamato dal populo e con gran jubilo. Item, per una spia, qual eri inatina partì, dice, il signor Paulo partì da Ymola alhora, e passò da Castel San Piero, e va verso Bologna, a parlar a missier Zuane ; molto fo honorato da quel exercito bolognese, alozato lì a Castel San Piero ; et chi li guasconi erano drizati a Castel Bolognese; et eri matina fenno gran scandoli con li homeni dii loco,, con oecision di qualche persona. 190* De li diti, di 31, hora 14. Come, per una spia, partì eri a hore 22 da Ymola, è stato 4 zorni in casa di uno alebardi di la guarda dii ducha, re-ferite, sabato, fo 29, ritornò il signor Paulo di Bo- logna a Ymola; e si dicea, la pace era fata fra il ducha e Orssini. Et che missier Zuane volea, suo fìol fusse fato Cardinal e ducati X milia d’intrada, e li sia pagato tute robe e artilarie, per la 'h di la valuta, e aver promessa uno banco in Venecia, e poi usseria di Bologna ; e che la fameia dii ducha stava di bona voia, che ariano Bologna. Il signor Paulo è a Ymola. Item, il ducha non accepta italiani al soldo, ma solo todesehi, francesi e spagnoli ; e uno Zanoto di San Martin è versso Parma a far fanti, e li dà 3 o ver 4 carlini, e li manda a Ymola. Item, li guasconi soprascriti, reduti in li borgi de Ymola, hanno fato levar per do volte in arme ; e il ducha non voi più entrino in la terra, se non 3 o ver 4 a la volta ; e a Ymola è li foraussiti bolognesi, quelli di Fermo, di Perosa, di Civita Castello. Et eri ne gionse parte di cavali francesi, passò questa note al Fossa’ Ziniol, alozono a Lugo, a la Massa e a le ville vicine. È famma, sono lanze 20Q ; voleva darli le stanzio a Castel Bolognese. Si dice a Ymola, il re di Franza à ’uto Comachio dal ducha di Ferara, per far salii per li bisogni di le terre di qua da’ monti. Item, per una spia, venuta di la Marcha, parti eri di Pexaro, dove stè tre dì serato ; e dice niun poi ussir senza boletin, e con faticha si ha. Di- ce, zuoba fo apichà uno ballestrier di Vitelozo a li muri dii palazo, per suspeto di exploration ; e venere di note, fu preso 4 citadini el posti in rocha, sarano squartati ; et che spagnoli aloza a descritione e usano gran crudeltà; e quelli pesarini stanno cornine disperati, et è per levarsi a rumor et taiarli a pezi ; e ivi multiplicha la peste, ne muor da 20 al zorno. Missier Remiro e don Michiel la note non ardiscono star in la terra, ma stanno in rocha, et uno ense a la volta. Di là dii fiume di la Foia, il luto è stà preso da le gente di la liga, corre ogni dì su le porte ili Fanno, non l’hano ancora ristreto. Item, a la-Catholieha scontrò 100 fanti, veniva per intrar in Fan ; el le strade è rote. Item, lui vene con alcuni soldati di missier Remiro, veniva a Rimano. Item, la rocha di Cai si have a la devution di Urbin ; etiam 11 homeni del Piverio et de Cestino, che sono cercha 12 casteli di la Chiesia, a presso le Penne, debilli, et questi hanno portato le chiave al ducha di Urbino e si han dati. Di Cypri, di sier Nicolò di Prioli, luogo tenente e consieri, date a Nichosia, 12 avosto. Come ricevete letere dii conseio di X, zercha il comprar 50 milia stera formenti, orzi etc. ; si scusa non poter ; la camera non ha danari. Item, si vo-ria far il praticho, et cometer a li consieri vallino.