MCCCCC1 eramo reduti a consultar. Come è nova, sguizari esser disesi a la mura da, et fono a le man con francesi, et ne amazono da 400, et veneno a Luearno ; et franzesi fuziteno, chi in li burchij e chi in castello a Luearno. Et in Milan si dubita ; li Triulzi scondeno il suo; et il Cardinal Triulzi à messo li soi arzenti in castello ; sì che tutti hanno in odio il nome di francesi. Item, scrive di la cava si fa a Lodi, et parlò iterum a missier Claudio, qual scrisse si soprastasse al lavor. Da Crema, di 24. Come à manda le letere, aute da Milan in materia di la cava, al governador di Lodi. I.tem, in Lodi non si nomina todeschi, ni novità fazino sguizari; et si sera le p rte e porla le chiave in castello, che prima non si soleva far. A dì 28 marzo. In colegio. Vene 1’ orator di Franza per cosse particular, e solicitò la expedition di merchadanti milanesi. Vene 1’ orator yspano, dicendo voria la Signoria si mostrasse etc. ; spera la necessità converà far quello che al presente la voluntà non lo porta. Et comuni-chù aver letere dii zonzer di l’arma’ di soi reali fata in Carthagenia, qual a dì 14 fevrer partì, et a dì 6 marzo zonse in Cicilia, eh’ è cossa miraculosa. Su la qual è homeni d’ arme, lanze 500, janitari 250, fanti 3000. Veneno 4 oratori di la comunità di Spalato, do per li canonici, do per el conscio, dicendo esser stà eleto, justa i soi privilegij concessi per la Signoria, il suo arzivescovo, domino Bertuzi Zorzi, pregando la Signoria volesse esser contenta. El principe rispose erano stati tropo, perhò che aveano dato il possesso a quel da cha’ Zane; et cussi fonno licenlia-ti. Poi dimandono, che li benefìcij restasse in li soi, et ita fo concesso, e ordinato cussi observar. Dii capetanio zenrral da mar, date in galla, a Corfù, a dì 2 marzo. Come a Corfù è gran carestia, et co l’episcopo è stà ordinato questa quare-sema tutti manzi carne. Item, levò le ofese col turco; et ricevete nostre letere dii levar di le artilarie di Santa Maura ; et cussi à manda la galia dii prove-dador Zantani a levarle con bel modo, e lui prove-dador è restà a Corfù, mal conditionato de una gamba. Dem, lì a Santa Maura sier Zuan Morexini, sopracomito, si ha absentado; procederà contra di lui. Item, non è biscoti in 1’ armada miera 20 ; sì che si provedi. Et à iuteso, per letere dii governador di Otranto, la cossa seguila di le 4 galie, unde a Brandizo vi à manda una altra galia, oltra le do sono, sopracomito sier Francesco Contarini ; et alia non sunt. i, marzo. «54 È da saper, in Rialto fo dito una nova per tutto, il turco esser morto. Item, esser letere di 18, che ilice altre cosse ; e dii venir di 4 sanzachi a Santa Maura, per levar et tuor il castello, dicendo esser conclusa la paxe. E il provedador Contarini li disse, non avia ordene darla senza letere dii segretario o dii zencral, iinde fonno a le man. Item, per una letera particular di sier Hironimo Zorzi, sopracomito, a sier Constantin, so fradelo, par el zeneral habi bandito di terra e luogi sier Zuan Morexini, sopracomito, e si ’1 vien li sia taiato la testa etc. Da Corfù, di sier Antonio Loredan e sier 381 Alvise d’Armer, di 2. Di la gran carestia è lì, el di 1’ bordine è stà dalo da manzar carne etc., adro, si tal provisión non era, dubitavano assai dii populo. Dal Zante, di sier Piero Foscolo, provedador, di 9 fevrer. Come voria danari da fabricar il castello ; et à levà le ofese con turchi, tamen à nova tuta via il turcho fa armada. Item, se li manda bombardieri, perchè de lì non ne è alcuno. Da Cerigo, di sier Zuan Nadal Querini, castelan, date a Citarea, a dì... Come era zonto di lì, el sier Zuan Francesco Venier, era in loco di sier Sabastian Balbi, li consignó la bacheta dii re-zimento. Di Malvasia, di sier Bernardin da Riva, di ultimo zener. Come voria scriver 40 albanesi zagderi a po’, dandoli solimi el pan ; scrisse e ti am 20 greci con simel provisión. Et vene el vayvoda di Mysitra con cavali CO, pedoni 50 ; ale vigne tro-vono doi homeni, arcojeano herbe per manzar, e li taiò la testa. Subito mandò, tra albanesi e greci, numero 120, et fè inboscada ; e tra vivi e morti ne prescno 50, et portono Í) leste in la terra, tra le qual la testa di Lazaro Guerzo, stava alias lì a Malvasia, fo causa di la perdeda di la Valicha e Castel Rampali ; de vivi menati do fradeli di Mattassi, fo stratioti nostri a Pisa e altrove, i qualli do erano guida con dito Lazaro a far corarle a quelli confini, et uno altro olacho, qualli scampò di lì e andò a sfar a Misitra ; et cussi la vizilia dii balizar di la f li fè impalar li 3, et li do olachi fè impichar a li merli, et cussi scrive farà di quanti li vera in le man ; sì che à dà teror, et sì spesso non corono a dannizar. E si non era li greci vinti sopraditi, li albanesi non ariano conduti li Manassi per esser di soi. Item, quella terra voria aver 100 zagdari a pe’, e solum darli il pan, che saria la spesa di una galia soli!, perchè circim circa fin su le porte vien a eorer turchi, et è neccessario la-