395 .vicccccii, ottobri:. 39(5 amicissimi ; e minazava vendela contra l’inimici. Item, con el signor Paulo ora domino Antonio da Siena e il cavalier Orsino e do altri di conditione. Item, a di 24 si hebbe nova in Rimano, che il conte di Strapeto, soldato di Vitelozo, era corsso con zer-cha cavali 200 e bon numero di fanti paesani, e havia dannizato fino a Santa Maria in Gereto, villa propinqua a Rimano mia tre, e fato bolin de animalli, e fato assai presoni. E cussi quelli di San Mai in erano congregati insieme e discesi, con bon numero di homeni, fino a Seravalle, per darli la bataia e havia posto focho. Item, per uno vien di Fano, si ha, il loco esser reso e cridava: Chiesia e Libertà !, ma le strade sono rote. A Ymola, per spie hanno inteso, eri e l’altro si dè danari a le gente ; ne era assa’ veronesi e padoani, quali expedivano versso Rimano, Cesena e Faenza; e cussi li fanti, fati a Ferara, distribuiti ut supra. Il campo di bolognesi è corso a Granarolo, mia tre lontan de Ymola; el eri sera gionse verso il Fossa’ Ziniol 300 in 400 sguizari o ver guasconi, venuti con burchij per Po, ben in bordine di arme; vanno a Ymola. E si dice, aspetarsi lanze francese, e minazano li nimici, e venir contra la Signoria nostra. Item, di uno missicr Zuan Sella da Forlì, era governador in Urbin per il ducha Valentino, e fato prexon, par sij zonto a Rimano, licen-tiato dal ditto ducila con sicurtà, e va versso Ymola, per aver a l’incontro il castelano, retenuto in roc'lla di Pexaro, et il medico dii ducha di Urbin, è retenuto in rocha di Rimano, qualii fono presi in Urbino. Item, in Rimano sono 6 caxe infetade di peste, et si fa gaiarde provisione. De li diti, di 26, hore una di note. Come, per spie da Ymola venute, partì herì hore 15, il signor Paulo Orssini eri, a hore 20, gionse a Ymola e intrò in camera col ducha ; sto’ fin bore •/* di note. Item, eri sera el Gregeto, contestabile, dovea far la mostra de 400 fanti, ma non potè far per tal impedimenti, e fo rimesso a farla a la malina. Item, per una spia, venuta di Ferara con uno orator francese, vien a Codignola, per dar il possesso di quella al ducha di Ferara, dice haver visto, tra Modena e Rezo, lanze 200 francese venivano. Item, quelli di Codignola par non si voy sottometter al ducha di Ferara. Item, 182* don Aifonxo questa nocte è montà al Cesenadego, con cinque cavalli a nollo, et va in (reta a Codignola; vien de Santa Maria di Loreto. Item, ha di unoeita-din vien di Cesena, clic Paulo Orsini è andato a Ymola, a far render le robe lolle al duella di Urbin. Item, il ducha di Urbin à protestà a li antiani di Cesena, rendi il suo, eh’ è in la rocha, aliter verà a meterli a focho e fiamma ; e la terra era in arme. Et , mo terzo zorno è stà impichato uno fameio fo di missier Polidoro di Tiberti, di Cesena. Da poi disnar fo colegio, col principe et il resto, a consultar. A dì 29 oetuhrio. In coleio. Non fo niuna letera, e fo balotà mandar ducati 4000 al zeneral con sier Beneto Sanudo, va orator al soldan, et ne era de quelli non voleva mandar, pur fo mandato, per dar sovenzion a le galie restano fuori. Da poi disnar fo pregadi, e fu posto, per i consieri, dar il conseio di pregadi, quest’altra septimana, a sier Bernardin Loredan, venuto synico di Cypri, e tuti vengi sub poena ; et fu presa. Fu posto, per lhoro savij, alcune scansation di Brexa; item di Bergamo; item di Crema et, a una a una balotada, fo prese; poi posto di Cremona et Geradada. Et contradixe sier Antonio Loredan, el cavalier, eao di X, dicendo non era tempo di muover. Rispose sier Nicolò Foscarini, consier. Andò la parte : 54 di no, 88 di sì ; e fu preso. Item, fu posto etiam alcune scansation di la cilà di Treviso; e fu preso. Fu posto, ut supra, che tutti provisionali etc. siano reduti a page 8 a l’anno, exceptuà il conte di Pitiano, el signor Bortolo d’ Alviano, il capetanio di le fantarie, il conte Bernardin, il colateral e li vice-colaterali di la bancha. Item, le sovention si meli a satisfar, e non si possi più dar. Item, tutte le scan-salion siano poste a le zente d’ arme a la limi-talion. Fu posto, per il principe e luti di coleio, suspen-der per doy mexi li pagamenti di camerlengo di comun, exeeptuando l’arsenal et questo per mexi do. Et fu presa. Fu posto, per nui, certa parte di le marine di Tripoli, qual ne aricordò sier Zuan Bembo e sier Piero Zen, provedadori di cotimo, molto longa; et era, perchè sier Antonio Diedo, quondam sier Francesco, inganava cotimo etc., ut in ea. Ave tutto il conseio. Fo leto una parte di sier Zuan Trivixan, prove-dador sopra le camere, che lì camerlengi scodesse indifferentcr, si lenisse cassa e conto de limitatici) daspersi etc. Or Jo, Marin Sanudo, per la praticha di esser stà camerlengo a Verona, andai a contradir, et fo licenliato il conseio, e tamen più non messe tal parte. Et in questo pregadi vene le infrascripte letere, videlicet : Di Vdcne, di sier Polo Irivixan, el cava-