27 MCCCCC! cità. E (la poi vene- la derlilione n pali, come ho strilo di sopra. In questi zomi, per il conscio di X fo licenliato sier Mafio Michiel, che ritorni n la sua podestaria di Rovere, a'compir; però clic fo mandato per lui in-justamente, chome lio scrito di sopra, per querella di uno orator dii re di Itongaria. In questo tempo sier Nicolò Morexini, quondam sier Jaconio, da l’ochio, fè ristaurar il campaniel di Santa Maria Nova, a so spexe; e fa fabrichar XXX caxe a Santa Trinità ; et ha ruinado una caxa di stazio, e, includendo el zardin, fa una corle; e le caxe haverà do canicro, una cusina, uno portego in soler, e. da basso, uno albergo, luogo di legne, canova, e corte discoverta ; e la corte arii do pozi e riva ; e voi dar in vita soa ad habitar a’ poveri zenthilome-ni ; e cussi in uno anno le compite di far. 1 ] A dì27, da matina. Se inlese certissimo, Faenza esser resa a pati, come apar per lctere di Ravena notate qui solo. Da poi disnar fo colegio, per consultar inter pa-tres; e fo ditto, turchi aver tolto Nona, ma non fu vero. El perchè alcuni galioti, venuti con le galie e nave a disarmar, qualli venivano pagati a l’armamento per zornata, alcuni insolenti messeno le pannatane di San Marcho a saclio, cridando: Fame! Fame! etc., imde, acciò non facesieno più, fo levà una forcha grande su la pinza di San Marco, e fato bandi grandissimi, che il primo che comenzasse fusse subito apichato; et tal previsioni valso, perchè galioti non feno più altro. Di Ravena, di 25, hore 0 di nocte. Come Paulo Orsino ora iutrato in Faenza per ostaso, e al-gtini citatimi erano venuti dal Cardinal Salerno nel luogo de 1’ observanza per ostasi. Le pratiche non restano anelar dentro e fuora ; se judicha seguirà acordo, perchè non è possibele che quel signor, derelitto da tutti, possi durar. Item, passò di Ravena, a bore 20, uno cavalaro, spazato da Furli per domino Alexandre Spanochio, (ìorentin, thesorier dii ducha, qual è venuto de lì cojj lctere di cambio di ducati 0000, da esser trati per Rimano ; e afìrmava la perdeda di Faenza. Item, post scripta, a bore 7 di notte, per uno suo zonto di campo, dove partì a hore 21, nara, che erano ussiti molti zitadini di Faenza, i qualli andorono al signor ducha ; et son romaxi d’acordo. E subito la compagnia di Vitelozo andò, con quelli de la valle, che sono 800, et vol-seno intrar in la rocha ; fu fato renitentia, e non introno. Poi intrò la terra el signor Paulo Orsino, et aprile. ' 28 insite con molti eiladini, e andò dal duca, e sono acordati, che n■’ francesi, nò spagnoli nrfli intraseno in la terra. Poi el ducha mandò uno don Michiel, spa-gnol, con la guardia sua, che sono finiti 500, in la rocha; e poi èl signor Astor Manfredi, signor di Faenza, vene in la oservantia a parlar al ducha, quale li feze proferte assai. Et li soldati olio erano in Faenza el ducha li donò al signor Vitelozo, e simili ter il conte Bernardin da Marzano, quale ora ferito; ai quali ditto signor Vitelozo feze restituir le arme, el donoli la vita, e usò grani liberalità maxime al conte Bernardin, che era suo inimico. Et il ducha par dia far la mirata sua in Faenza domati, ¡i dì 20. Faven-tini non hanno fato troppo capitoli, ma se hanno dato, salvo lo haver e le persone. È da saper in rocha di Faenza era castelam, stato assa’ anni Nicolò Castagnini. A dì 28. Vene in colegio sier Andrea Michiel, 11 * venuto provedador in Albania, et referite di Cliu-vrili, qual havia fabrichato, e di Alcxio, di Sbandar -becho. Da poi disnar fo pregadi. Fonilo sul meter le galie in Fiandra. Erano varie opinion et far eapetanio in Fiandra in Iodio di l’Orio clic era stà preso da’ turchi. E parlò sier Piero Pasqualigo, doclor, andava, in pregadi, come orator designato, in favor di soi fradeli, dicendo, il viazo era suo per la promessa li fo fata, quando fonno in armada. Li rispose sier Zuan Antonio Minio, savio ai ordeni, poi sier An-zolo Cabrici et sier Bortolo da Mosto, savij ai ordeni ; et terminato indusiar a doman, d’acordo. In questo zorno fo discoperto, che i Lipomani, olim dal bancho, erano in prexon, in l’Armamento, . per la capella di San Nicolò comenzavano a romper; e fu trovato uno homo li in chiesia, str.vestito, qual, ne l’aprir di la chiesia, fuzile via ; e subito l'o riconzato ; adeo non poteno fuzer. Da Zenoa, per letere di sier Michiel di Prio- li, di sier Constanti». Si ave aviso, non potea haver l’apalto di corali come have li anni passati, per ca-. xon clic Thomaso Salvego e compagni 1’ ha tolto in loro; et con tre nave grosse, una di 3000, l'altra 2000, P altra 1000 bote, nuove, con corali e merze, andava in Alexandria e a Barato; et che 4 compagnie di todeschi, precipue quella dii Foclier, ha messo caxa in Zenoa, e za haveano condute 500 • miera de rami per mandar in Levante ; e forsi ande-rano con le nave ; et che da poi semo in guer.ra con turchi, Zenoa à guadagnà in do anni ducati 300 mi-lia, perchè tutti rancore lì a comprar specie etc. Da Ravena, di 2(ì, hore 2 di sorno. Replicha