321 A dì.... In pregadi, fono electi V savij ai ordeni : videìicet, Jo Mariti Sanitelo, e questa è la quiu-ta volta, e vini primo, sier Francesco Morexini, el 40, quondam sier Nicolò, sier Marco da Moliti, fo savio ai ordeni, quondam sier Piero, sier Troian Bolani, quondam sier Ilironimo, e sier Vicenzo Barbo, fo zudexe di proprio, quondam sier Marco. Item, fu posto, per savij dii coleio, primo, certa confirniation di le cassation fò sier Zorzi Corner, el cavalier, o/im capetanio di Verona, nè si possi ritornar se non per parte di pregadi ; item fece alcune cassation nove, ut patet; et etiam, per una altra parte, che non si possi spender in fabriche più di lire 50, per rezirnento di Verona etc., ut in parte. Item, sier Bernardin Loredan, venuto synico, referite, e messe per parte di chiamar el canzelier di sier Troylo Malipiero, che fuzite, e fu preso. Item, di certi panni d’ oro, che pareva sier Nicolò di I'rioli, luogo tenente in Cypro, havesse inganato la Signoria etc.; che fosse scrito in Cypro certe le-tere, ut patet. 152 Item, fo posto parte, per li savij ai ordeni, di confinar el capetanio di le galie di Baruto in ga-lia ; e ancora le galie non erano in bordine. Contra -dixe sier Domenego di Prioli, el 40. Rispose sier Faustin Barbo, savio ai ordeni ; et fu presa la parte, non perhò di molte balote. Item, fo posto parte di condur certo bombar-dier di Traili, a ducati 12 al mexe, per esser boti inaistro ; e fu presa. A dì 28. Hessendo ritornati sier Domenego Trivixan, el cavalier, e sier Hironimo Donado, do-tor, oratori nostri, stati in Pranza ; et Conno a la Signoria in coleio, et rel'eriteno la sua legatione, la qual Co rimessa a reCerirla al pregadi nuovo, perhò che a di 23 sier Francesco Capello, el cavalier, venuto di Ingaltera, et sier Domenego Pixani, el cavalier, venuto di Spagna, rel'eriteno. In coleio, fono in questi zorni electi tre, sopra le diferentie di la fossa, bandizada tra padoani e veronesi, zoè sier Marco Tiepolo, è di pregadi, quondam sier Andrea, sier Alvise Moro, fo podestà a Vicenza, et sier Zuan Corner, è di pregadi, quondam sier Antonio; et il Moro refudoe. E in suo loco Co electo sier Piero Querini, Co in Cao d’Istria ; aceptono, ma non antlono. Da Roma. El poutilice scrisse agli anciani di Bologna, che ’1 desiderava reCormar quella citade e meterla in libertà ; e per Car questo eflecto voleva, che rnissier Zuan Bentivolo, con do antiani, andasse a Roma da lui, per tratar questa materia; e la copia I Diarii di M. Sanato. — Tom. IV. 322 di brievi scriverò qui avanti. Questo breve Cu tenuto qualche zorno a Bologna; pur terminò lezerlo publice a (ulto il populo, qual, inteso tal contiuen-tia, terminorono, che missier Zuane ni altri vi andasse, e scriver a Rorna, che stavano soto bon governo ; e comenzono a cridar : Siega ! Siega ! Libertà! Libertà! Et, dici tur, sono 30 milia homeni, disposti a mantenir il stato, come è al presente. Fo scrito in Franza e comunicliato a domino Acursio, orator di Franza, che, rechiesti dal turcho per tratar paxe, haveamo mandato Zaeliaria di Freschi, secretano nostro, al zeneral, acciò lo mandi dove li par. In questo tempo acadete un caso di Valerio Bon-tempon, qual leniva uno suo fradelo in leto con lui, et ave a far con la moglie ; e lui, inteso, si andò a dar in nota a li avogadori. Or accidit, che ditto caso menà, per li avogadori, in quarantia, per proceder contra Carlo, suo fradello ; et tandem fu asolto, ut patet. A dì 25. Fo posto in gran conscio una parte, che Vicenzo Santini, fo preso da’ turchi con sier Marco Orio, etriseatato, li sia concesso la scrivania digover-nadori, à Alvixe di Piero, per anni 4 ; e fu presa. Da Syo, di 20 avosto. Come eri è zonto lì 152* griparie do, partite di Pera a dì 30 litio, l’altra a dì 2 avosto. Dicono, el signor Soffi prociede sempre avanti, et è a presso Trabesonda do zornade, nel qual loco la ferra Ceva processo ; e uno casal grosso, Ca 15 milia anime, è rebelalo al signor turco e ha inclinato al signor novo; e dice, che uno di fioli dii signor turco, el qual era andato a rincontro dii signor Soffi, è sta morto. E si die e publice in Pera, che ungari erano comparsi di là de la Sumera del Danubio da 3 bande, con posanza ; per la qual cossa el signor turco dovea cavalchar domenica proxima, fo a dì 7 instantis, per passar in Natalia; ma altri dice anderà a la volta di Andernopoli contra ungari; e za havia cavalchato lo bilarbeì di la Grecia per Andernopoli. Li asapi e ti marati, erano sta scripli in la Natòlia, tutti son posti a camin a la volta dii caratimi. Si conclude, ditto signor turco non have za molti anni tanto pensamento, quanto adesso etc. Carnali non è mai ussito Cuora con velie nè poche, nè assai, non è in grafia alcuna a la Porta, per non haver dato socorsso a Metelin, e noviter è partito di Pera e andato a Gallipoli. Fa lubricar, sumptibus suis, do galie de 24 banchi 1’ una, per andar con altre Custe a vadagnar. Son de opinion, se ’1 se Carà la pace, la qual se trata, come vedereti per le nuove scrite, sier Andrea Oriti, che bora è consier, sera 21 MCCCCCII, SETTEMBRE.