103 MCCCCCI, "io altre, Ira barze e charavelle; uspelauo la nave di Berlagna e vanno in Levante conira turchi, in ajuto di la Signoria nostra, poi che ha obtenuto cl reame di Napóli, Et volendo armar etiam il papa, atento 4 potente arrnade sarano unite sul mar contra turchi, videlicet Pranza, Spagna, Portogallo et Venetia, in concistorio fu electo capetanio generai, el Cardinal gran mai-slro di Rodi, di consentimento di potentati; tamen non andoe, come dirò di soto ; et andò per il papa lo episcopo di Baffo, venitiano. Da Milan, dì sier Zorzi Corner, el cavalier, capetanio di Verona, orator nostro al Cardinal lioan. Si ave, come il re di Pranza ha maridato la fìola; nominata......., di anni tre, inel fioldi l’ar- chiducha di Bergogna, di anni..., nominato......; sì che questo sarà, si ’1 vive, uno gran monarcha nel mondo. Ara la Pranza, la Spagna, la Bergogna, Napoli e Milan e il stado di suo missier (?) re Maximia-no, di la chaxa d’Austria, el qual è padre di l’archi-ducha Philippo, suo padre. Noto, qui nel nostro colplio è uno Chiavin, corsaro biscainno, con algune bàrze e nave, al qual sier Bernardo Cigogna, hessendo capetanio di le galie di Barbaria, prese sua nave a Tripoli, carga di lanze vendute a’ morì. Questo alias venuto qui, hessendo mi in colegio, fu satisfalo dii suo danno, per ducali 5000, d’acordo, e fo a compiacente di reali di Spagna; tamen, partito, ave una patente di reali di far ripresaia contra i beni de’ venitiani, per ducati 30 milia, per suo danno; el bora è venuto in colio. Sora Olranto prese la nave di sier Andrea Soranzo e fratelli, quondam sier Benelo, andava a cargar no-xelle a la fiondata, con altri navilij et imo schierazo de sier Carlo da Molili, quondam sier Piero, con 200 buie di ojo; sì che non lassa navicar per il collo nostro sicuramente. In questi giorni, a dì li) dito, in prcgadi, fo ele-cto orator in Ilongaria, in loco di sier Zorzi Pixani, dolor, cavalier, qu ii bave licenlia, sier Zuan Badoer, dotor, venuto orator di Napoli, el alias stato orator in Spagna; et aceptoe. A dì 20 ditto. Si parli le do ultime galie al viazo di Fiandra, videlicet per Antona, solo capetanio sier Alvise di Prioli, quondam sier Zuane. A dì 23. È sta provisto, per il consejo di X, a zio non se possa saper, nè dir le balote, che alcuno zenlilhomo scnode in gran conseio, a le sue prove, e in prcgadi, e chi è primo, chi segondo, e chi passa e chi non passa ; perhò fu decreto, che 4 consieri de menor etade, che numera, se reduga a la banda de- agosto. • 104 stra, do conti el si et do el no, e do nodari di la can-zelaria stagi in pie’ davanti, a zio algun non veda el contar, e possi luor lhoro in nota le ballote e darle poi al canzelier; et li do mazor consieri con li capi di 40, stagi a banda senestra ; ma poi, a dì 28, nel dito consejo di X fo coretto, che i consieri stesseno a la baneha come prima, in mezo di capi di 40, qualli siano corno testemonij, con pena a cadaun, non di-cesseno la prova di algun balotado. A dì 24 dito. E da saper, come è zorni 40 non si ha lelere dii nostro capetanio zeneral, el qual, con galie 32 et cavali 300 di stratioti levati a Napoli, è navegà in Levante o in 1’ Arzipielago o in Soria o in Barbaria, per scontrar Carnali, turco; o ver è andalo per dar socorso al caraman. A dì 22. Fu posto, per i consieri, dar a la mo-ier dii quondam sier Marco Tiepolo, di sier Matio, morto soracomito nostro, qual soi iìoli, rimasti in gran calamità, habino do balestrarie su le galie di' viazi in vita loro. Et fu presa. A dì 25 avosto. El serenisimo principe nostro, 49 domino Agustin Barbarigo, ritornato da Padoa, et vedendossi in etade e non ben sano, adeo di campar suo vita pocho si pensava, et chiamoe li consieri da basso in el suo portego et investile primocierio di San Marco, domino Hironimo Barbarigo, fo di sier Antonio, quondam sier Hironimo, procurator, fo suo fratello, in loco di domino Piero Dandolo, electo episcopo vicentino, el qual perhò, se prima non è in acordo col papa, per la badia di Rosazo in Friul, et non à ’uto le bolle ancora, non voi aceptar el ve-scoado. A dì 27. In pregadi. Fo preso parte, di revochar tutte concession di balestrarie di nobeli da pope, sì per parte prese in tutti i conseglij, come date per gralia ; sì che de ccetcro tute siano date per la quaranta criminal, justa ¡Isolilo; e che niun le possa vender, ma siano tenuti andar ai soi viazi con suo arme e ballestrc; et quelli non anderano la soa paga vaili a 1’ arsenal. Insuper, le nave e galie pagino a l’arsenal le spexe di nobeli che non haverano seguito el viazo suo. Et poi a dì 29 ditta parte fo posta, per i consieri, a gran consejo. Ilave de sì 874, di no 202, non sincere 23. Fo presa. A dì 28. Per letere di sier Zuan Zantani, pro-vedador di l’armada, che era a la custodia di la Va-jlissa, si ave, come, a dì 17, turchi preseno Durazo, essendo a quella custodia sier Zuan Vituri, sopraco-mito, ditto Camalli, con la soa galia, el qual con sier Vincivera Querini, era baylo e capetanio de lì, si era partito ; et per la Signoria fo scrito al zeneral, prò-