DIARII I APRILE MCCCCCI. — XXXI MARZO MCCCCCIII. I Del mexe di aprii 1501. A dì primo aprii. Intrò in colegio sier Piero Capelo, savio a terra ferma, e li savij ai ordeni nuovi. Vene in colegio sier Piero Contarini, cognominato philosopho, electo orator in Portogallo, dicendo,-non poter andar con li danari deputati a spender per la parte, e non voi spender dii suo; e, non li volendo cresser, voi refudar ; e cussi fue, come dirò poi. Vene sier Polo Contarmi, quondam sier Francesco, stato prexon di turchi, e scapolato, perchè fuzite a Napoli di Romania; et etiam vene a disarmar la galia, sopracommito sier Daniel Pasqualigo. D* Dordenon, di sin Antonio Loredan, el cavalier, e sier Hironimo Donado, dotor, oratori nostri, vanno al re di romani. Si ave letere dii suo zonzer li, ben visti e charezati ; e seguirà loro viazo. Di Alexandria, di 7 marzo, di sier Alvise Arimondo, consolo, e altri. Come, a dì 27 fevrer, zonse ivi 8 galie, ben viste da’ mori ; et erano cargi colli 400 in giilia, et 300 a marina ; e per tre dì continui piovete; e si dice, le galie non harà il suo cargo. È coniìrmato esser morto Zuan Biancho, soldan vechio, et el diodar, che andò conira el signor di Damasco, si acordò con lui, e con soi favori fu fato soldan; e, fato, fece ditto signor di Damasco armi-rajo grando ; e pochi zorni da poi fece amazar ditto armiraio, in modo che rimase libero signor dii lut- to. E dicesse haver dato 600 sporte di piper a’ ze* novesi e francesi, e, non volendo pagarle, fonno batudi. Et di Damasco si ave, di 21 fevrer, che sier Piero Balbi, el cavalier, consolo nostro, era sta batudo etc. Da poi disnar la Signoria dè audientia, e li savij consultono. Adì 2 ditto. Fo pregadi. Messo la gratia di sier Lmiardo Venclramin, debitor di comun, e fu presa; etiam a sier Alvise Barbo, quondam sier Zuane ; e di sier Marco Morexini, quondam sier Zuanne, e di sier Lunardo Zane, quondam sier'Alvise, quondam sier Francesco, procurator, per il qual parloe sier Zuane Alvise Contarini, provedador sopra le camere, suo barba. E fo prese. Fu posto, dar il possesso di una abatia di Santa Marta di Castel Lion al cardinale Michiel, et, essendo in dubio cazar i parenti, fo preso parte, cazar tutti i parenti; e, balotata, nulla fo preso. Anderà uno al-tro conseio. Fu posto scriver a li rectori di Padoa e altrove, zercha la exalion di soldi cinque per campo, caldamente. E fu presa. . Fu preso, che, essendo venuti in questa terra assa’ sguizari a tuòr soldo, ne sia tolti 230, et man-dadi al capetanio zeneral in armada, et capo Lunardo di Basilea. Ave la parte di sì 154. Et fu presa. Vene in questa terra el scrivan di la barza, vien a disarmar, et referì, comme, a dì 13, volendo andar le barche di le nave imbarbotae, per numero 13, et 3 fuste, di ordine dii zeneral, in la bocha di la