fi 63 Mcccccni, *l’aspectasse. Eteri ricevete letere di Zuan Francesco Militato, cremonese, dii zonzer di le 4 nave portoghese a Lisbona ; la copia di le qual sarano qui avanti scripte. Dii dito, date in Madril, a dì X dezembrio. Come li reali feno asaper a la principessa e a la corte, era in Aragon, venisseno de lì, unde lui orator a dì 21 novembrio si partì di Saragosa, e a dì 3 decem-brio gionse a Madril; e la principessa partì a dì 24, e fino 4 zorni zonzerà. E al suo partir quelli di Ra-gon fé logo tenente generai dii regno la serenissima raina vechia di Napoli, qual è a Valenza, et è sorela dii re, et che tegni corte in ditto regno, e li ha pro- 297 visto tegni corte e datoli l’intruda. Item , hanno promesso dar zente al re contra Franza ; et el ducha di Calabria vien a la corte. Or dito nostro orator la serenissima raina sana e la visitò. Qual li disse aver scrito a li soi oratori, Koma e a Venecia, che l’orator dii re di romani è in Franza, senza alcun ordine lhoro nè saputo havia concluso trieva per • anni 3, e che ’1 re di Franza 1’havia publicata e scrita al papa, et essi reali non la voleno aceptar, e voi continuar la guerra. E in Galicia hanno fato im-barchar fanti 2000, è partiti, andavano in Carthage-nia a trovar un’ altra armata su la qual era 300 ho-rneni d’arme, 350 janitari, e al principio di zena-ro sarano insieme unite e partirario per Puja e Calabria. E hanno auto aviso dii re di romani li darà fanti per mandar in Puja, e sarano presti. Item, l’archiducha resterà de lì per qualche tempo. Item, lui orator dice è mexi 18 è fuori, e si mandi il suc- cessor. t Dii dito, di 13. Come a dì 9 la principessa gionse de lì, e il principe, o ver archiducha, è ritornato in pensier di andar in Fiandra, e lasarà lì la principessa, qual è graveda in mexi 7. Item, el duca, olim di Calabria, è mia 9 lonzi, e post donian farà la sua intrata. Item, à ’uto letere di Lisbona, di Zuan Francesco Afailato, cremonese, che le specie de lì si regeno a precij grandi, piper a ducati 36 in 37 el cantar, canela 46 in 48; e quel re fa preste le 7 nave per suo conto, e a questo zener pretende mandarle al viazo de India. Copia de una letera, scrita di Lisbona, dii viazo di le caravcle in la India. Magnifico orator mio observandissimo. Per duplicate mie ho advisato la magnificentia vostra di la giunta de le nave 4, se expectavano ria Calicut, et quello se extimava dovcsseno portar; hor gennaio! 664 con questa la magnificentia vostra sarà più interamente advisata, che summa de spcciaria porterano, et questo è lo certo. Primeramente da pepe mille quintali, podio più o mancho, canella 450 quintali, zenzero circha da 50 quintali, lacha, bolzuì altri 50 quintali, cosse moresche, la summa che valeano, 4000 ducati, altre cose non portano. La causa perchè anno cussi pocha speciaria per altre la magnificentia vostra liarà inteso. Quando questi marchadanti mandorono queste 4 nave, la opinion lhoro fu, che due d’esse havesseno de andar a la mina nova a re-scatar oro, le altre due havesseno ad andar a Calicut, et feceno provisione de merchantie al proposito di ciaschaduno de’ dicti lochi, de modo che le 4 nave forno a Calicut, et non potere haver noticia dì la mina nova, ben che tochasseno in diversi lochi. El primo locho dove forno fu a Cavanor, et lì hebeno nova dii caso acaduto a Petro Alvarez Cabrai, et, come restava trailo, à sentado in Cochin. Et che là stava el factor de questo serenissimo re, dal qual re de Cavanor forno visti volentiera, et li disse el cape-tanio, se ’1 volea speciaria che lui li darebe; et cussi se ne partì, et fu a Cochrn. In lo qual locho trovò el factor del re, e siete a parlamento con lui. Et perchè queste nave non portavano niuno dinaro di contanti, se non tuta merehantia, et pocha d’essa al proposito de la terra, et questo regno de Cochin è poverissimo, che non voleno se non danari de contanti, hebbe el capetanio di le quatro nave, per sua ultima deter-mination, de se ne ritornar a Cavanor, et cussi fece. In lo qual loco, per la grande voluntade tenea quel re con questi progressi, hebbe acordio con lui in questa forma: che la merehantia, portavano in esse nave, se mandasse a valiar a precio rasonevele, et che la mandasene in terra, et lui, per contro di essa, li manderà dar tanta speciaria, come podesseno valer esse merchantie, con condition che restasse lì tre homeni de le nave con el segondo capetanio et factor de diete nave, et cossi uno scrivano, o ver canzelier a nostro modo, li qual havesseno de vender esse merchantie, et cossi, come a la giornata le vendesse-110, andaseno pagando la speciaria al dido re, del qu.d acordo forno quelli di le nave contenti. Et cossi feceno, et carichono essa speciaria nominata di sopra; et le nave partirono per qui, et li 3 nominati restarono là per compir quello haveano promesso al dido re. Le nave nostre sono venute di la mità cariehafe; et questo è causato, perchè non portavano danari contanti, e la Ihor pocha mercantia al proposito di la terra, et lo guadagno doveano far è restato indre-to per la causa loro. La conclusion è, die la India,