183 MCCCCCJ. DICEMBRE. que; e volse la ventura che ’1 priinocierio Dandolo quella comprò et 0 perse dii costo. Et poi el ne trovò una altra, fata venir de Alemagna, per ducati 80, e, parendola al doxe cara, ge la pagò ducati 42 et have cl danno dii resto. Have etiam, de sier Francesco Valier, de una nave de vini prese contrabando in Quarner, per mezo di sier Carlo, suo fradello, dimando a quello non debo aver parte di questo contrabando, lui rispose: Serenisinio principe ma di sì, mandò a tuor; e il doxe mandò una piata a nave e, cargato bote 30 di ditti vini, quelli mandò a palazo; c questo par per i libri di sier Zorzi Nani. Item, die Antonello, secretano dii marchexe di Mantoa, lo veduto de note esser in camera con él doxe et sier Zorzi Nani, soli ; e Piero Biancho, secretano, e Batista, scudier, e il camerier stavano de fuora in salla. E, statti per bon spazio, fo veduto ussir Antonello de camera da ditto Piero Biancho, el qual primo disse a missicr Zuan Dodo, canzelier grando, questo: Ho veduto Antonello a tre bore di noie ussir di camera dii doxe con sier Zorzi Nani. Et il canzelier disse: El non cesserà queste pratiche di questo rufìanelo di Antonello, che ’1 sarà caxon di far lajar la testa al doxe; e cussi ditto canzelier à testi-ficado a li inquisitori. A dì 16. In gran conscio, chiamado a la instantia soprascrita, li heredi dii doze, zoè Nani e Pixa-ni, dimandono a la Signoria li fusse ditto el nome di leslemonij, per opponerli; e questo feno per menar la cossa in longo. Et fo difeso per li inquisitori, dicendo che lassesseno compir de introdur la nara-tion del caxo, e provar le cosse narade per i libri di sier Zorzi Nani et de altri di caxa dii doxe, vidfi- li ce t Batista, schalcho, e cavalieri, e poi ge sarà ditto el nome di tèstemonij; e cussi fu terminato per la Signoria. Et sier Antonio Loredan tornò in renga e compì quello manchava el precedente di anarar; dicendo che fevano 12 opposition a la contrafation di la sua promission. Di le qual 12 soìum ne lexe tre, e quelli provò per i libri dii sopradito sier Zorzi Nani e altri di caxa. E visto ditto heredi, che procedevano per via di li libri, non havendo contra quelli defension, se parlino di conscio, nè volse ver-gognarse. Oppositione fate per li inquisitori . al doxe defunto. Prima opposition : clic tutti danari di suo’ salarij di camerlengo, di prò’ d’imprcfctidi di monte vechio e monte nuovo, e de’ censi di le lerre subdite che vien al doxe, quello voleva li fosse dati in ducati de cccha, o che li fosse pagato la cecha, una e meza, do in tre per 100, compradi o pagadi a danno di San Marco e di le terre, e li portava o in sacheti di seda o in bosoli d’arzento; e de questa utilità ne scriveva partide in prò’ e danno, per la summa di ducali 680 e più. Secunda opposition : che tutto quello che avanzava de conviti feva, videlieet fasani, pernise, pipio-ni, vedeli ete., fin el seo di bo, che donava el ducha di Milan a la Signoria, et di le salvadicine li era donate, feva vender a’ polaruoli ; e di questo teniva contro prò’ e danno in libro dii Nani. Terza: che hessendo mirato in la soa caneva quarte X milia e più, tra vini c malvasie, havute da prelati, signori, zentilhomeni e citadini e vin de mer-cha’ tolto solo specie di la caxa di 1’ arsenal, a soldi. 31 la quarta, senza pagar dado; et di tanto numero si trova salvo quarte 500 liaver paga dacio; parte di qual vini se trova notato esser venduti a la furatola solo la scala di le prexon ; et questo par per ditli libri. A dì 19 ditto. Iterum fo gran conscio per tal causa ; e, volendo li inquisitori procieder per le cosse, narade e provade, comparse li heriedi a la Signoria e dimandò li fusse perlongà el tempo de provar di le sue raxon. A l’incontro li inquisitori mostrano, per scritura, che haveano hauto più termeni di zorni e mexi, in li qual hanno provado quello podevano, e conira confession di suo man non bisognava prove; tandem i consieri, per viam declarationis, messeno parte, che havessero tempo per tuto il mexe a produr e provar di le sue raxon. E sopra quesla parie Venereo, avochato, montò in renga e parlò per do bore e ben, suadendo a voler la parte e defendando il doxe ; e fo balotà. Ave di non sinceri 22, di no 170, di la parte 456. Et fu presa. In questi zorni morite sier Nicolò Mocenigo, pro-curator; et a dì 23 ditto fo eleclo in loco suo sier .Mariti Venier, orbo, et ben che niun non passasse, fo ribalotà uno per men l’altro. Eletto proeurator di la ehiesia di San Marco, luogo di sier Nicolò Mozenigo, a ehi Dio perdoni. Sier Marco Foscolo, fo consier, quondam sier Andrea......34 LI 116 Sier Francesco Bernardo, fo consier, quondam sier Polo, proeurator, . 364.1171