743 Mcccccm, za, venuto, à dito soi amici in secretisi Va a dir al provedador di Spalato, che stia con bone guardie, e questa hoste si prepara per Poliza, e per le ville de eomun, le qual son 4, e son dal Cavo de qua de Poliza, el etiam per el borgo di Spalalo. E, inteso questo, te le debite provisione, è non dubita di 0; fa far bone guardie; e li puti e femeue dii borgo ogni sera fa venir dentro la terra de le ville de comun ; tuli li puti, lemene e animali à fato redur in la montagna de Poliza, e a li homeni fato redopiur le guardie. E in Poliza, dal capo di solo verso a Nodelli, dove è la fiumara di Cetina, el g’ è Rodobilia, la qual la unità è di qua di la fiumara al Capo de Poliza. Li quali di Mobilia, per sua comodità, haveano fato 4 ponti sopra la fiumara, e poteva venir do cavali a paro; e, dolendosi quelli di Poliza di diti ponti con quelli di Rodobilia, lhoro gè promisse e obligose, si da quela banda mai haveano danno, ni da hoste ni da’martelosi, che lhoro voleano satisfar il tutto. Or, inteso di diti ponti, cosa inusitata, e per la hoste clic aria potuto venir, a dì 5 mandò domino Agustin Maricich, conte noviter eleto di poljzanj, con uno comandamento a tuta 1’ università di Poliza, dovesse andar con lui a minarli. E cussi chiamono il suo eo-loquio, et tutti volentieri ubediteno. E, a dì G, TUO di diti, con la sua bandiera, nachare e pive, con gran alegreza uniti, si nobeli come pupillari, idest patrimoniali, e ruiuò (lieti ponli. E quelli di Rodo-balia fugiteno tuti di là di la fiumara; e poi alcuni nobeli, auto salvo eonduto da dito domino Agustin, vene di qua, dimandando : Perchè rompeti dilti pon- 333 ti ? Li rispose : Per segurtà nostra, per l’adunation etc. Disseno: Avete gran raxon, e con lhoro ajutono a minarli, dicendo : Si sequirà pace, per nostra comodità lasetili refare. Li rispose : Verdi dal retor, vi compiaserà di tute cose honeste; sì che ila quella via non poleno venir, resta una banda, dove fa far bone vardie. À scrito ai capi di X, tal adunalion esser stà fata, per esser stà richiesti quelli di Rodobilia a pa-renta’ in Poliza ; à mandà a dirli aviserà, si verà dita hoste; e lui provedador à mandalo alcuni martolosi a inquerir. Item, a dì !), post scrita, venuto uno di Rodobilia, dice, che inteso ai Mooichi il minar di ponti, e aduna in Poliza tanta zente, conienzò a far remor tra lhoro, dicendo : Torneino, senio stà discoperti; sì che judieba ditta hoste andava in Poliza; ozi aspela altre spie. Item, per li conti di Clissa, fo avisato, come uno suo homo ogni Irato andava in Turchia a vender qualche puto e pula; e che per spie haveano, dillo homo era venuto questa note de Rodobilia, e avea alozà in borgo di Spalato; unde febbraio. 744 subito fè cerehar luto il borgo, e non lo trovando lui era lì, una femena li disse: L’ò scontrà lonlan di qui mia 3. Fé meter a cavalo X stratioti con alcuni fanti, e da la banda di Clissa era il conte con 40 cavali, tandem, Beo adjuvante, quelli stratioti lo prese. Et zonto di li, esso provedador l’à examinato di plano. Confesò aver venduto uno suo nevodo per ducati X, di anni XI ; c a la corda confesò aver venduto una garzona di anni 8; e poi volea andar a star in Turchia; e ha uno altro compagno, ch’è mor-lacho de Poliza, et l’à mandà a prender, e contesali-do li farà tutti do apiebar per exempio di altri. Bil dito, una altra teiera. In materia di stra-tioti. È una spesa bulà via, non hanno cavali et non hanno capo, tamen è la compagnia di domino Nicolò Bochali, qual sta in Frinì. Et poi disnar, let'o le letere, fo pregadi, Jo non fui, per le noze di la fin di mio cugnado; si redusc conseio di X col colegio. Fu posto e leto alcuni ordini oplimi, (ali in Cv-pro, zercha la camera, per sier Bernardin Loredan, synico, e per li consieri fo posto di confirmarli di bordine di savij, qualli erano a consultar. El aveno tulo il consejo. Fu posto, per lhoro savij, scriver a Roma, che P orator vedi, quelli dii conte di Pitìano non siano compresi nel bando fato. Beni, si I’ orator fiorentino li dice 0, li risponda aver dito come da lui, e non li dicendo altro, lui non li (lidia 0. Ave tulo il conscio. Fu posto, per sier Polo Barbo, procurator, sier Marco Antonio Morexini, cavalier, savij dii consejo, e li savij 4 di terra ferma, e sier Troian Bolani, savio ai ordeni, aleuto le robe venute di Fiandra è in gran predo, sia retate le stime, in hoc interim deposili a ben conto etc. E sier Antonio Trun, savio dii consejo, et Jo saria stà, ma non fui, et cussi era ordinato che parlasse e avea gran honor, messe di slar su la parte 1493, che di marzo a marzo si lazi el parlò. E sier Polo Capello, el cavalier, li rispose. Andò la parte : 32 di li savij, 9G dii Trun ; e questa fo presa. Fu posto, per li savij di lerra (crina c di orde-ni, la parte di sier Andrea Ballastro, fo camerlengo a Modon, che li 3 savij vengi in pregadi con la so opinion. Di questo contradixe sier Gasparo Malizerò, è di tre savij, e di pregadi. Rispose sier Polo di Prioli, savio a terra ferma, e fo presa di largo. Et, licentiato il pregadi, restò consejo di X, con 333* zonta di colegio, e leto la letera di Franza etc.