9 MCCCCCI, APRILE. 10 Fu posto, per tuto il colegio, parte, ili tuor li-centia di proveder a li fradeli fo di sier Zuan Mali-piero, morto sopracomito a Modon; et sier Ilironimo Malipiero, fo suo fradello, parloe. Ave 18 di no et fu presa ..... Fu posto, ut supra, di tuor licentia di proveder a li (ioli fo di sier Alvise Michiel, morto ut supra ; et parlò sier Bernardin Loredan, provedador sora i officij, in suo favor. Ave 19 di no; et fu presa. Fu posto, ut sifpra, di proveder a li fioli fo di sier Antonio Zantani, fo capetanio e provedador a Modon, morto da’ turchi. Parlò sier Zuan Zantani, è dii conscio di dieci, fo suo fradelo. Ave prima 50, poi 48 di no. E non fu preso. Fu posto, che sier Alvixe Marzelo, fo capetanio di le nave, eh’ è bandito a la Cania in vita, possi haver de quelli oficij et esser capetanio dii borgo in vita. Et fu presa. Fu posto parte, di aslrenzer quelli restano pagar di decime e tanse, ut in parte. Fu scrito a l’orator a Roma, semo contenti dii modo di haver la cruciata, e armar le galie per suo nome. Et in hac materia parlò sier Piero Capelo, savio a (erra ferma, sier Domenego Trivixan, el ca-valier, savio dii conseio, et sier Bortolo da Mosto, savio ai ordeni. Et fu preso di scriver a Roma al papa, fazi armar le altre 15; et che doman per fra’ Raphael sia publichata dita cruciata. Fu balotà tra li consieri la grada di sier Andrea Zanchani, è in exilio a Padoa, di poter tornar. Et non fu presa. Di Roma. Si ave il brieve dii perdoni di Santo Antonio e di San Zacharia; e nota, quel di Servi e Santa Maria mater Domini, che son passati, dici-tur non sono juridici. Fo scrito in Portogallo al re do letere, videlicet una a soa majestà, gratiarum actioms dii bon animo, l’altra a sier Domenego Pixani, orator nostro, in materia di zuchari, in optima forma, che semo contenti darli, licet siano contrabando. Fo letere dii ¡generai di 21 fin 28, a presso Cataro, il stimano scriverò qui avanti. Danna sier Marco Orio; manda 5 galie a disarmar et 4 nave, una di le qual butò fuora l’arboro; et Francesco Felizian, patroni di nave, è morto etc. Item, à lassa stralioti a Cataro, come apar per ditte letere. Da Corfù, di 15. Dii manchar di sier Seba-slian Marcello, sopracommilo. Zonse in questa terra do galie turche prese alla Prevesa, mandate per il zeneral, et concorse assa’ zenle a vederle. Sono grosse di ligname, dopiate di roveri, impironate revelite, pie’ do.più averle di le nostre e longe do braza più. Item, la barza grande fata in malora zonse sora porto. Di la qual tre nostri capetanij sono periti su quella; el primo sier Andrea Loredan, sier Alvixe Marzello, e ultimo sier Marco Orio. A dì 7. Si partì sier Alvise Loredam, va provedador in armada, e, per non haver potuto compir di armar qui, va in Arbe a intrezarsi, e anderà poi in armada. Stimano di letere di Alexandria, di sier Alvise Arimondo, consolo, di 27 fevrer 1500. Come cri con le galie zonse in Alexandria, e da’ mori fato gran demostratioin di alegreza, non obstante, che, per le nation concorcnte, dilli mori fusseno mal persuasi, e le cosse di venitiani messe per disperale ; e che non era più per venir galie de lì ; adeo la reputation era diminuta e qualche incomodo acaduto. Et, a di 27 dillo, esso consolo dismontò in terra ; e, inlrato nel consolato, è andato a far re-verentia al signor e il novo armiraio, homo di assa’ bona lama, e l’à molto carnato et ofertosi favorir la nation. Et esso consolo à solicità la presta expedilion di la muda. E sier Ilironimo Tiepolo, suo precessor, li à dito, el cotimo, per l’angaria imposta del piper dii soldan, di do anni, e altre strusie fate a nostri e usure, quel cotimo è debito ducati 16 milia, e, per spese ordinarie, crcsuto ducati 7000. E a marina colli 40 da vender in reeompensation, eli’ è podio; le specie è altissime e la nation nostra harà graveza intolerabile. Item, scrive la nova creation dii soldan Toma bei, era diodar di Zanbellat, e come el si acordò con Cassaron, signor di Damasco, per trar dillo Zanbellat. Et havendosse seralo Zanbellat, soldan, in castello, e non havendo da dar paga a’ ma-maluchi, da quelli fu aperte le porte al ditto diodar e Cassaron, e fu forza a Zambellat fuzer, e fo scoperto e trovato con la barba rasa in habito di fe-mina ; e il novo soldan lo mandò in Alexandria, et za dì XX lo fé strangolar. E havendo umbra dii signor di Damasco, Cassaron, lo ’1 fece morir publicha-niente al Cliayro e cussi assa’ seguazi e partesani, a chi dete morte, a chi exilij, in modo par molto stabilito, nè si ha sospeto alcuno di. movesta. Item, per questi disturbi, molli forestieri di ogni nation è venuti lì in Alexandria, oltra il consueto, e da 4 mexi in qua hanno fatto colli 900 specie tamen non resta mori mostrar gran festa di le galie ; e fanno gran oferte. E dato nova angaria al piper a nation zen<«:si