- 18 — rate di Balcania ha palpitato e palpita un generoso cuore di popolo. Piccolo, ma che potrà avere per noi suoi vicini italiani un interesse tutto speciale nella sua vita di domani; non inferiore nelle capacità civili ai popoli contermini che in un’ora d’ebbrezza imperialistica l’hanno pesto e insanguinato, ma che dovranno nel loro stesso interesse accoglierlo fra non molto nella propria famiglia. La sua libertà se l’è guadagnata da sè per l’indefessa insurrezione d’un pugno di montanari ignoranti, per la riconquista egualmente disperata della stessa coscienza nazionale che un nucleo di piccoli intellettuali e di pubblicisti ha fatto con volontà superiore alle forze. Poi, solamente poi, son sopraggiunte le coincidenze internazionali a favorirlo. Stretto oggi dentro confini sotto tutti i punti di vista innaturali, che dovranno esser rimutati al primo spostamento di equilibrio nei Balcani, ridotto pur tuttavia ad essere per questo tempo il fuoco dove s’incontrano i raggi di tutte le più ardenti competizioni politiche europee, si può aver fiducia fondata che riuscirà a spezzare il cerchio delle forze ostili, sottoponendosi nella calma alla dura ascesi dei problemi tecnici per temprarvi le proprie energie e preparare un avvenire migliore a sè stesso ed a’ suoi irredenti. Questo libretto nato dalla vita aspira ad essere, in mezzo a molte pubblicazioni partigiane o male informate, uno scritto di fede e di buona fede insieme. Così un’ora romantica, l'ora in cui molti giovani riaffermarono attraverso il movimento per l’Albania la suprema libertà creatrice dello spirito, 1’ " iniziativa " mazziniana, la sorelliana " violenza ", si è potuta cambiare nella riflessione d’un vivo problema umano eh’è anche uno dei maggiori interessi del nostro paese. Ma ho desiderato che un segno di quella fede, velata-