MCCCCCII, OTTOBRE. 374 gì etc., per aver amazà uno suo barba ; el il principe disse era fato per li conseij etc. Di Ravena, ire letere, di 16. Con avisi di Urbi« e dii conte di Soiano ; e dii ducha di Urbin, zonto lì a Ravena incognito, qual partite per terra, non potendo per mar; et ditte letere non fo fate lezer in pregadi etc. Di Hongaria, di oratori, in sifra, tre lettere, di 8, 9 et 11, date a Buda. Dii zonzer, a dì 3, la serenissima rayna ivi; li andò contra il clero con le f. Item, di uno pranso fato a li do cardinali, il legato et ystrigoniense, a li oratori, baroni e prelati, molto somptuoso; poi fu fata una zostra; de-mum, li oratori partono a la raina, qual si lauda molto di honori fatoli. Item, manda la quietation di ducati 7000 ave, e una lelera di nove, dii conte Piero di Transilvana, vayvoda, che à preso una terra dii turco, di là di! Danubio, chiamata Bodon, con strage di turchi etc. Item, Zuan Corvino si adunerà con le zente, et il magnifico Josa è acordato col prior di Lavrana, e sarano insieme versso Bossina e Verbosana contra Schender bassa; arano persone 16 milia. Item, li oratori dii ducha Zorzi e Alberto di Baviera, stali a le noze, si sono partiti; e de li presenti, fati per lo comunità di le terre a la rayna, tonno vasi 40 e una fontana d’arzento, per valuta de ducati 4000. Item, è nova, tartari in Polonia hanno fato gran danni, e sono corsi zornate tre a presso Corvavia. Item, dicono di coloquij abuti col Cardinal ystrigoniense, in materia paeis. Il nontio dii palatino era zonto sul teren dìi dispoti di Rasia. Item, voleva aprir al papa la materia, ma li oratori disuaseno. Item, mostroli una letera, qual mandò la copia, di Rodul, vayvoda, data a dì 21 septembrio. Nara il messo tornato dii turco; e la pace è conclusa per anni 7, e si mandi oratori uno a Belgrado, P altro a Smedro etc. Item, di coloquij à ’buti poi llioro oratori col re ; vi era el Cardinal e il conte palatino ; et, solicitando il mandar il nontio a Con-stantinopoli, dise li risponderia. Item, il Cardinal li tochò, li 30 milia ducati e pochi, maxime con la ubligation di cavali ; e à manda uno nontio contra il suo, vengi, qual era amalato. Item, disse al re di Santa Maura, li piaque; e nota, in letera di Rado, par, il turco sij per far pace con Sophì, e trama matrimonio di suo fiol .a una fia di l’imperador di tartari; et fa exercito di 20 milia cavali, capo so fio Aìimech, contra hongari. Da poi disnar fo conseio di X, c li savij fonno insieme a consultar la materia di Hongaria, importante. Et fo divulgato, el ducha di Urbin esser a salvamento zonlo a castel San Leo; e cussi fané uno messo di la duchessa, so moglie, è qui, a dirlo in coleio, a li savij. A dì 20 octubrio. In coleio. Vene l’orator di Pranza por cosse particular, et poi dimandò, era venuto uno nontio dii re di romani qui, et quello el voleva, e sì 1’ orator yspano era zonto. Li fo dito il tulio. Vene l’orator di Ferara per cosse dii signor, di certi animali tolse uno Lodovico Diavolo e portoli a Ruigo; prega sij restiluito. E fo scrito a Ruigo facesse restituir. Vene lo episcopo Malombra di Curzola; sento a presso il principe, fè una oration latina in laude dii principe ; poi disse ben dìi re di romani, qual voi esser unito con la Signoria conira il turco; e lui andava a Roma, è slato vice legato in Germania; e per la cruciata è stà Irovà 300 milia fiorini di rens, qual non son mossi. El principe li rispose bone parole e spazato. Noto, ozi intrò le galie di Verona, s ipracomiti Alvise di Castion e Bnkliscra di Lestagna, e fonno spazà subito. Di Sibinico, di sier Fiero Marcello, conte e 173* capetanio, di 8. Zercha quelli depredatori moria-chi, hanno fato danno su quel di Traù, al vescovo, menato via assa’ animali. Manda letere abute dal vescovo di Traù, da cha’ Marcello; e à mandà uno homo al viceban, a dolersi di questo. Et per coleio fo terminà scrìver in Hongaria di sti danni. Di Ravena, di 17, a horre 6 di note. Come el ducha de Urbin si partì incognito. Item,, di la rota ebbe quelli di Valenfino a Fossimbruno; si dice, mis-sicr Remiro è captìvo. Item, il ducha di Urbin ozi è zonto in San Leo. Item, Una spia, tornò, è stà spo-glià su quel di Pexaro; dice di don Michiel c missier Remiro, andati per sachizar Urbin, et, héssendo propinqui mia 5, quelli di Urbin li tolse el passo da drio, e lì altri veneno contra, e T investine, e fenno gran strage, tolti cavali e fotoli presoni, e si dice, el Cardinal e missier Remiro esser presoni, et esser stà morti di quelli di Valentino più di 500; et ozi è stà fato la mostra a Rimano di fanti 800. Di Ferara, dii meedomino, di 18. Come quel Hirohimo Remolino si partì, e andò a Modena e Re-zo per far fanti, et ne ha foto 300, ozi fato la mostra in Ferara; li à dà uno ducato per uno fin al Fossa’ di Ziniol. dicendo li darà lì il resto. Item, a Bologna, domenega, hanno foto quatro quartieri di la terra, e terminato tra lhoro, far 200 homenì d’ar-