839 Di Otranto, di sier Fantin Maljpiero, governador, date a dì 20 fevrer. Come scrisse, a dì X vene lì Prejan, capelanio di Franza, con 4 galie, uno barzoto di bote 350, et una caravela presa a campo Santa Maria; et poi a dì 16, hore 22, zonze lì el capetanio yspano con 4 galie, 4 barze et una fasta, el qual partì di Brandizo. Et il capetanio francese mandò da esso governador uno patron, a dimandar salvo conduto ; e cussi li concesse, dicendo non achadeva far salvo conduto a li subditi di la regia majestà christianisima. Et esso governador mandò il suo canzelier, con l’armiraio, mia 3 contra ditto capetanio yspano, a dirli 1’ armata francese si ritrovava lì in porto ; e che lui non venisse, oferendoli refreschamenti e non intrasse. Li rispose poteva ofender il suo nimico, dove el trovava, e cussi vene fin sora porto ; iterum li mandò a dir, ut supra, e che non intrasse si non da amico. Rispose voleva esser in coloquio con esso governador; et cussi dismontò, e li vene a parlar, dicendo da parte di Dio e di le catholice alteze volesse lassar l’investisse l’armata francese lì in porto. Esso governador li rispose non usase tal termeni, che non li soporteria, e li le uno protesto in scriptis, qual manda la copia; et poi a dì 20 da matina, a hore 5 di dì, esso capetanio si levò con le galie dii loco, ove era sorto, e vene per mezo le galie francese, qual erano sorte sotto la terra avanti el spiron, et la barza presa da’ francesi fo abandonata, e rimasto suso solimi tre homeni li-paroti. e levò l’insegne di Spagna ; et esso governador per Ire fiate mandò a dir al capetanio yspano non facesse movesta. In hoc interim vene el capetanio francese, a dirli lo cazaze, e con ajuto di la terra li bastava l’animo di mandarlo a fondi. Esso governador li disse, la note non poria far, linde dito capetanio terminò riponer lutte le sue robe e fornimenti di galia in la terra, e salvar li schiavi turchi e le soe zurme e tirò le galie in terra, e le alcuni rombi e le afondò; et li presi christiani, erano su ditte galie, sì spagnoli, qual altri è sopra la barza, li lassono in libertà, adeo di tal cossa esso governador avisa la Signoria nostra. 377 Da Trani, di sier Zulian Gradenigo, date a dì 5 marzo. Come a dì 22 fevrer, a hore 23, el gran capetanio di Spagna se partì da Barieta con tutte le sue zente d’arme ; conduse con lui 5 canoni, 5 girifalchi, et 2 falconeti, andando a la volta de Rubo ; menò etiam le zente d’arme se atrovava in Andre. A dì 23, al far de zorno, se atrovò a torno Rube, et a hore do di zorno zonse le artilarie. I francesi, che erano dentro, non se acorseno, salvo quando le gente ha- 840 vea circondato la terra, la qual volze uno quarlo de miglio; hanno triste fosse et pezor mure. Comenzono a bombardar le mure de la terra, et butata zoso una cortina de muro de passa 30 et do torre, datoli do bataglie, et a la terza bataia introno dentro, che fo hore cercha 21. Nel qual loco se atrovava monsignor de la Peliza, governntor generai de 1’ Abruzo et terra de Bari, con molti altri scrili qui soto. Erano dentro horneni d’arme 100, arzieri 200, fanti 50; de quelli di la terra, che stevano sopra le mure, zer-cha 300, co'mbateteno cercha hore do ; monsignor de la Peliza, con li altri signori et homeni d’arme, se portono virilmente. Ilavea el gran capetanio con lui da cavali 1400, fanti 3000. Presenó ditto loco per forza, facto presoni monsignor de la Peliza, ferito sopra la testa, monsignor de Torsi, suo loco tenente, monsignor de Corno, loco tenente del capetanio del duca di Savoja, monsignor de Franges, Ca-milo Carazolo, signor de Corato, ferito su una gamba, Alexandro Pigliatelo, signor de Bitela, Minzelo Ardiamone, signor de Boneta, et altri presoni francesi, fin a la summa de 150, presi cercha cavali 400, et alcuni muli de cariazo, tutti menati a Barieta, messa a saclio la terra et fatto bon butino, menado puti et pute via da anni XX in zoso, facendoli recuperar, et a hore 3 di note se ritornono a Barieta. In la qual presa de Rubo fu morto, a quello si dice, cercha 100 francesi et 30 spagnoli; à feriti assai de una et l’altra parte. El soprassalto signor Cannilo judicha, el capetanio el farà morir per haverli roto la fede, quando l’era a suo soldo; et quelli spagnoli facevano le cosse più grande di quelle erano, et il gran capetanio li scrisse il successo, ma questo è la verità. E hanno fra lhoro questa conjunctione, che i homeni d’arme se recuperano per ducati 25 1’ uno, el cavai liziero per ducati 12, el fante ducati 5, et cussi se vanno recuperando. E la parlita del vice re di Franza per andar a Castelana è stà causa di questo, per haver conduto le zente erano in ditto loco di Rubo et altri lochi con lui, e avanti el zon-zesse a Castelanata la se rese, et fo conzà la mastelata in ducati 5000. El qual vice re a dì 25 fevrer zonze Ira la Zirignola et Canosa, con tute le sue zente insieme ; e francesi haveano tanta superbia, che non estimavano spagnoli, stavano sparpagliati per questi confini, a 200 et 400 per loco, senza guarde, zu-degando niun li potesse nuoser. Item, come a dì 22 377 * ricevete do letere nostre, con una andava al vice re di Franza ; ge la mandò, e non ha auto risposta, salvo a una sua, che el provederia al tutto, et più niun se lamenteria. Item, risponde zerclia le galie è MCCCCCIII, MARZO.