47:? accecai, NOVEMBRE. 474 0, solmn expedito Bertolin da Terni, cavalier, contestabile nostro, sta a custodia di Crema et fidelissi-mo nostro, soldato vechio. Vene sicr Hironimo Pixani, camerlengo a Padoa, excusándose non haver retenulo Lodovico da Ponte, cxator di la daia di la comunità, qual ogni mexe dia dar lire 8000 in camera, sì come li oratori di Padoa si liavia lìolesto ; el qual exator di dar più di ducali 2000, e portò letere, ili redori in sua justifìcatione. Or lo chiamati li oratori di Padoa dentro e riitoli fanno mal. Da Verona, di reofori, di 20. Comyie nel suo conscio hanno exposto il resto di la exation dii subsidio christiàno, e tutti disseno è raxon, e si faria provision la Signoria l'usse satislata. Da poi disnar fo conscio di X, e li snvij se re-duseno a consultar. A dì 24 novembrio. In colegio. Vene il legato dii papa, et fè lezer una letera dii cardinal Borgia, titilli Sanctee Marice in via lata, data a Rimano ; per la qual li scrive di quel Beiaxio Albanese, qual, per cosse fate contra il stalo dii ducha, come par nel processo, li deputali per il ducha l’liavia lato justiciar; e che li homeni di la Signoria erano guardati etc. 11 principe disse: A la bono hora, li nostri homeni senza causa vien amazati, quanti ne ha-vessemo fato morir di subditi dii ducha, vien a Ravena; e con colora tuto il coleio mostrò aver a mal questo. Vene l’oralor yspano, a dir che liavia auto letere vechie, di 8 octubrio, da Barleta, di don Consalvo, si doleva, li redori di Traili leva dirnostralion conira Spagna etc., dicendo: Serenissimo principe, o si vuol esser neutral, perchè li mij re è amigi di la Signoria non mancho cha Pranza. Poi disse li avisava, che li principi di Salerno e Bisignano havia auto rola in Calabria da’spagnoli, roti più di 1000 e recupera Cosenza. Et el principe li rispose, non era vero che Traili liavesse fato niuna cossa, e cussi si havia doluto l’orator di Pranza, ma che havevamo scrito per lutto fusse neutrali, imo XI francesi et XI spagnoli, a presso Traili fo a le man, et di la terra non fo mostrato alcuna partialità. Poi esso orator dimandò di scriver a Roma; li fo dito, che nostri corieri, haven-do sue letere, sariano presi, e saria meio le mandasse per mar fin in Ancona ; l’orator ave questo a mal. Poi il principe pregò, scrivesse al vice re di Sicilia ne desse la trala di fermenti suspesa. Rispose scriverà, ina bisognava prima lui scrivesse al re, e sperava di otenir. Da Milan._j]'il secretario, di 17. Come eri parli per Parma el gran canzelier e missior Claudio de Ais; e resta lì missier Zufre’ Carlo. Di Cremona, di rectori. Zercha la fabricha di quel castello è in boni termini eie. Di Ferara, dii vicedomino, di 21. Come vien fanti di Lombardia al ducila, e a Rezo ne son zonli assa’ ; si dice sarà da G000. El signor à ordina bur-chij, e si lazi pan per passerli. Itera, le gente francese, scrisse passò, slè Ire dì al Bonden, per tempi, e fè gran danni. E venuto al signor homeni di Lugo e Bagniacavalo a dolersi, le zente di Valentino, intra lì, aloza a descritione, fato gran danno. Rispose il duclia: Vardeve di pezo. Item, manda uno capitolo, di Bologna, di 20 ; l’acordo è fato e voi alozar zente. Di Eiemagna, di sier Zacaria Contarmi, el 217 cavalier, orator nostro, date in Augusta, a dì 15. Come a dì 11 mirò el re lì, et fo a far reverentia a soa majestà, qual li dimandò di la risposta di la letera scrisse a la Signoria, per il transito di le arti-larie, voleva mandar a Trieste e Fiume; et che havia do volte scrito, solieilando la risposta. Item, à ’ulo letere dii roy, di ultimo, da Lion. Lo avisa, che, per il ritornar di l’archiducha, havia concluso treva con Spagna per quelli confini, per mexi Ire, e 1’ havia a requisition di soa cesarea majestà; et li mandava do di primi di Pranza per obstaso in Spagna. E di questo li oratori yspani, è de lì, 0 sano. Et par, parlasse con uno Jacomo de Banisijs, stava col legato, et è fato secretario dii re extra Germaniam, in molte cosse exercitato. Li disse, dite trieve è concluse per mezo de Lascia, homo di l’archiducha; et che domino Philiberto e domino Zuan Bontemps. haviano concluso altro apontamento, non derogando a questo, con questo che li reali eonsentino; d per questo il re sta suspeso di mandar li oratori voleva mandar. Da Bagusi, avisi mandati per il Gondola, dati a dì 28 octubrio. La conclusimi è, il turclio è confuso per il prosperar di Sopliì ; e 1’ orator di Sophì, vene a Constantinopoli, fo più presto per explorar dia per altro. E in Verbosana è Sehender bassa ; e si divulga, il turco aver fato pace con l’on-garo. E il turco à gran dispeto di le corarie, fate per il zeneral su quel di Salonichij, etiam dii prender di Santa Maura ; e, inleso la nova, fece che ’1 sanzacho dii paese di Charzego, per guarda di Castel Novo, de subilo ritornase etc. Di Ancona, de li antiani. Cornine hanno gran bisogno di biave; prega la signoria li dagi (rata, o vero lassi passar per li porti biave tolti altrove ;*et 0 fo voluto far.