341 MCCCCCIT, briel Soranzo, morto, sier Hironimo ila Canal, di sier Bernardin, era nobele di la dila galia, qual si ha ben portato; solicita il suo disarmar ; prega sia exaudito di questo. Da Corfù, di sier Antonio Loredan, baylo, e sier Alvise Venier, provedador. Manda dite le-lere dii zeneral, e si mandi provisionati de li ; è pochi. Da Trani, di Otranto e Brandiso, di Marco Beva sani, secretano. Di nove di francesi e spa gnoli ; e il Bevazam voria saper, venendo armada in quello porto, come si habi a governar. Da Molla, di sier Hironimo Navaier, go-vernador, di 22 septembrio. Comme le cosse dii re di Pranza prospera. El signor Consalvo, capetanio di Spagna, è in Barleta con 4 in 5 milia persone ; el vice re di Pranza è intorno Taranto, con el principe di Melfi, marchexe di Bitonte e altri baroni, con bon numero di zente. 'Pule le terre di Puia hanno levato la bandiera di Pranza, excepto Leze, Nardo, Galipoli, Rocha, Rotignano, Bari, Juvenazo, Malfeta, Barleta, Manferdonia e tutta la montagna ; et dito capitolo fo communiehà a l’orator francese et scrito al nostro a Lion. Da Bavena, di 4, hore 24. Comme, per messi venuti de Ymola, il ducha ogni sera sta a festizar, mo a casa di uno citadino, mo di un altro; e fa scription di balestrieri ; et ivi è missier Alexandro Spanochia, thesorier suo, e dava danari a tutti balestrieri a cavallo apti. E domenega, poi disnar, fo publichà uno bando, di comandamento dii ducha, in Ymola, soto certe pene, che tuti li scripti si doves-seno redur soto le so bandire, fra termine di zorni cinque ; et che li cavalari frequentano a stafeta di Roma. In la Marcha è alozà don Michiel, e don Hugo a San Lorenzo in Campo, e a la Stazola sopra Fano. Si divulga, Vitelozo metersi in hordine, per venir ai favori di esso ducha. Item, per via ili domino Zuan Paulo Manfron, il conte Checho di Monte Dolio à fato intender a essi rectori, veria volentieri a servir la Signoria nostra. Da poi disnar fo pregadi, et vene le infraseripte letere : Da Rodi, di sier Domenego Dolfin, orator nostro, di 19 avosto. De una galia dii papa, sora-comito Francesco Cintio, armata in Ancona, zonta lì; et il gran maistro voi andar in armada; à mandato dii zeneral a dirli etc. ; et quel Sophì è propinquo a Angoli. Di Èiemagna, di sier Zacaria Contarmi, el cavalier, orator, date a dì 29 septembrio, a ottobbe. 34 2 I spur eh, do letere. Come fo dal re, li comunichò I aquisto di Santa Maura; li piaque; disse, si aqui-slerà il stalo de don Ferando di l’Arta. Item, dii zonzer a la corte di domino Urban di Alba, vien di Franza, e partì dal re da Vegevene. Item, di sgui-zari di cantoni, come stanno, ohi con esso rej, e chi con Franza. Item, parole dii re zercha la raina di Hongaria ; il reverendissimo legato curzenze è incerta provifitia etc. ; e in conclusione, nulla da conto. Et, lelo le letere, el principe fù la relation di quanto havia ditto 1’ orator di Franza questa mane; e di la richiesta dii Cardinal Ascanio, zoè di le inlra-de ; e fo leto la letera dii Cardinal Roan e quella dii roy in questa materia, drizata a ditto suo orator. Fu posto, per li savij dii conseio e terra ferma, scriver in Franza : senio conienti dar l’inlrada dii vescoado di Cremona, videlicet soa Signoria re-nontij lo episcopato a uno nostro zenthilorno, che li nomineremo, et li darà pensione honest% etc. Altre volto fu preso in questa materia. Ave luto il conseio. Fu posto, per tutti i savij, per el bisogno di danari, clezer per scurtinio, con pena, Ire zenthilomeni in luogo di procuratori, a solicitar la exatiou dii dinaro, possi esser tolto d’ogni loco etc.; et sier Lu-nardo Grimani contradixe, dicendo era astata il scuo-der et 0 si l’aria. Li rispose sier Polo Barbo, procu-ralor, savio dii conseio. Ave'41 di no; et fu presa. Questa parte fu messa, per venir poi a le angarie, e, fato il scurtinio, fono tolti sier Luriardo Grimani, sier Antonio Trun, sier Marco Bolani eie. Questi si scusono, et cussi 0 fo balotà. Fu posto, per li consieri, scriver a Roma per el piovau di San Lion, noviter electo, loco defuncti ; et fu presa. A dì 7 octubrio. In.colegio. Vene l’orator di Franza, al qual foli ditto la diliberation, zercha il ve-scoa’ di Cremona, dii senato, et cussi fo scrito in Franza; e letoli le letere si scrivea a Londra e in Spagna e in le terre di Puia. Di Alexandria, di sier Alvixe Arimondo, consolo, di 22 lido. Comme scrisse 1’ opinion sua circa il tempo di meter le galle ; e, di le specie nove, si dovea saperlo al Cayro per tutto zugno, per do gabeli coradori del Ziden, justa il consueto dii paese, li qual (in 12 luio non par; si judicha siano mal ca-pitadi. La certeza si saperà, per il zonzer di la caravana da la Meeha al Cayro per tuto luio, contra la qual el signor soldan à mandato assa’ mamaluchi, per custodia de’ arabi ; per ogni raxon dia esser