MCCCCCI, MAGGIO. 40 cosse si ritrovava in la terra, limi, nel paexe dii 17 caraman è sublevato uno signorolo, con exercito di X milia, et andava fazando danno al signor turco; e à preso uno castelo, ditto Selefica, alias fu preso da sier Piero Mocenigo, fo zeneral nostro, dii 1471 ; per le qual novità a dì XV de questa luna dovia ea-valchar Mesich bassà, per andar a P oposito di dito signor novo; et tiensi lo debelerà. A dì 16 mazo. Introe in questa terra 7 galie di Alexandria, capetanio sier Alvixe Zorzi, da San So-vero, con gran gaudio di tutti. A dì 19. Se intese, turchi haver corso fino nel borgo di Spalato, et hanno fato gran danno, e prede di anime e animali. È conte lì a Spalato sier Hiro-ninio Baffo. A dì 20, fo el zorno di la Sema. Zonse Piero llizo, corior, con letere di oratori nostri in Ilonga-ria, con li capitoli di la liga conclusi e sigilati; e fo in l’hora che ’1 doxe andava in bucintoro a sposar il mar. El non fu fata altra demonstration, fino non l'usse spazà la Sensa, e le botege in piaza ; acciò non fusseno brusate. È posto bordine publicarli. In questi giorni fo incantato, la 3.a volta, tre galie al viazo di Fiandra, con ducati 4500 di don per una, solum per Antona ; e le tolse sier Piero da Pe-xaro, quondam sier Nicolò, por lire 40 ; sier Vetor Capelo, quondam sier Lunardo, por lire 1, sier Piero Barbo, quondam sier Nicolò, per lire 70; e fu fato capetanio sior Alvise di Prioli, fo capetanio in Alexandria. * A dì 22. Fu fato la risposta a tre dificile peti-tione, domandate per uno araldo dii re di Pranza, consultate in tre pregadi secreti ; dinotando : el re voleva andar a tuor ol reame di Napoli, e perhò dimandava, jure foederis, 5000 cavali in suo ajuto; el a questo li fo risposto, le nostre zente esser sta mandate in Friul, et convenirle mandar per le adu-nalion fa Schander bassà, por far le solile corarie, come per exploratori si intese. Item, dimandoe, si mandasse do provedadori col suo exercito a la impresa di Napoli, e sia licentiato di qui P orator dii re Fedrico; e scrito a sior Zuan Badoer, dotor, orator nostro' a Napoli, vengi di qui ; et che a ogni suo piacer li dasamo X galie. Or a queste proposition fu fato risposti!, che, si la fusse stà fata come fu preso, vegnivemo a la guerra con Pranza; ma Dio volse, che avanti che glie fusse risposto, vene letere di . Pranza molto dolze; per modo che, consultato ite-rum, la risposta, quella fo mitigada. Et, in execution di tal dimande dii re di Franza, fo preso di scriver a sier Zuan Badoer, sopra dito, che, (olio licentia dal re, si parli da Napoli e vadi a Trani, dove fenza esser amalado; e scriva di le cosse oecorerà, per zornata. Et fo dito, il re Fedrico aver mandato a protestar al papa, che, se non rimuove il re di Pranza di venirli a dosso, lui darà il passo al turco, che passi a Taranto, e poi passerà a Roma, e priveralo dii pa-pado. Da Genoa, di 26. Si ave, come è nova, di verso le Levche, Caracassan, corsaro turco, con numero di fuste, haver preso el borgo de Naxia ; e, de po-pulato, era tornà in streto; et par babbi ditte nove per letere di Syo, di 26 aprii. È da saper, come la galia dii provedador Zan- 1 tani, va in armada, à costato a la Signoria ducati 5000; e con lui portò a Segna, ai noncij dii re di Hongaria, per la prima paga ducati 33 milia 333, et al zeneral ducati 15 milia. Et in questi zorni si partì di sora porto. A Roma el jubileo fo prolongato fino a Santa Maria di avosto; et fin questo zorno la cassa di la cruciata à risposto ducali 60 milia, senza le altre nostre terre da terra, come dirò di soto. Item, fo dito, el pontifice aver discoperto tratato contra di lui; et disse a Porator veneto vegne-ria a Venecia, perchè altro 11011 li par esser securo. A dì 30 mazo, domenega. A Venelia, e per tulle terre nostre, fo fato solenne precession; et publicato la liga con il papa, re di Hongaria et la Signoria nostra contra il turco. La publication sarà scrita qui soto. A dì 31 dito. In pregadi fo preso, licentiar di questa terra domino Zuan Balista Spinelli, orator dii re Fedrico di Napoli, a requisition dii re di Franza, che li voi tuor il reame; e luta via le gente francese passavano per 4 vie, per andar in reame, vide-lieet Ferara, Bologna, Parma e Pontremolo. E da saper, comme in questo mexe di mazo, a dì 8, fo posto parte per i savij ai ordeni, che li tre provedadori sopra i conti revedi le raxon fate per li do deputati sopra le nave, videlicet sier Mari» Zustignan e sier Zanoto Querini, provedadori, et che poi li crediti llioro si ballotino in pregadi. E fu presa. Item, a dì 14, in pregadi, por il dubito di Nona, fu terminato mandarli 200 homeni di Zara, Arbe, Veja, Chersso e Paga per cavar fossi, a soldi 6, per uno, al dì; et per tal elYecto a li rectori di Zara, si mandi ducati 200. Item, si scrivi al conte di Nona, fazi descrition di homeni, e si li mandi 300 stera di biava et artilarie, come parerà al colegio.