MDXXIX, SETTEMBRE. 450 nenie, et consieri edam deputarono alcuni a veder ditte leze, et nulla fu fato. Cavato la aliénation fata de caxali, restara in Camera a l’anno fórmenlo moza 58 milia, orzo 52 milia, et, 1529, è reslà tormento 53494 et orzo 5086G. 288 Del rnexe di sepiembrìo 1529. A dì primo septembrio, mercore. Introno Cai del Conseio di X sier Agustin da Mula, sier Toma Mocenigo et sier Nicolò Tiepolo el dotor. Vene in Collegio 1’ orator del duca de Milan, et monstre una lettera li scrive il suo Signor da Lodi, di 30, mollo quieta, et si scusa se qualche fiala dice qualche parola, la passion li fa dir, el non si voi partir di voleri de la Signoria nostra ; et come il capitario nostro zeneral è stalo lì, et colloqui hauti, et si ricomanda. Vene l’orator di Mantoa, et monslrò lelere di Mantoa, di 28, del suo signor marchese. Come quel zorno era zonto li, tornalo di Zenoa, dove lassò lo imperador, el qual è inclinalo a la pace con la Signoria nostra, etc. Bel capitatilo generai da mar fo lettere più vechie di le altre, da Causiti, di 17, 18, 19.11 summario di le qual scriverò qui avanti, iusta el mio solilo. Quesla matina fo, di peste, do, lochi vechi, el 13 di altro mal. Dì Verona, fo lettere di reofori et provedi-ior generai, di 30, ltore . ... di notte. Manda questo aviso, una letera li scrive el vicario di Pule-sella Jacomo di Bassani, di quel zorno : Da poi sento, signori clarissimi, mi è jonto nova che continua et afferma li maistri et commessari del campo hozi da zerca 21 hora esser zonli in el castel de Avi, et questo è di veduta ; et esser uno de li gubernatori, il conte Alexandre da Arco. Et secondo che hanno inteso et sino a 1’ hora soprascritta poteva essere junto et lutavia zonzeva da bandiere IO, tra le qual era jonto uno capitano Valentino nominato da Trento, et afferma haver parlato con el dito capilanio Valentino, dal quale intese el visle che erano a le mane per lo allogiamenlo con quelli del capilanio de Avi. Aflirma, lutto il resto de le genti, sì da piedi come da cavallo, erano tulli di qua da Trento, et che di sopra da Trento li erano grande cavalleria de nobeli gentilhomeni et gran maistri, che vanno a la visilation de lo imperalor, el che maior parte de quelli sono inglesi, ma che fra dui giorni pensa 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. LI. che ludi saranno a questi confini, Ira Peri, Orsenico et Dolce. Et, per quanto ha inteso, se diceva che il ponte se doveva butar a Dolce, ma questo non se [ pò saper per certo, per star in capo de pochi ; et che se afferma da circa 24 in 30 bandiere, che sono da 2500 cavalli vel circa; el ponte è a l’ordine, el li zalreri comandati per condurlo; et la arlellaria da campo la maior parie ponno esser da 30 in 35 pezi, comandati li cantieri per levarle ; el posdi-mane crede che tulli sarano qui a questi confini soprascrili. Fallo è intender a li mercadanli che vengano a tuor et gubernar li soi legnami, et queslo è perchè li zalreri sono sta comandali dover andar a Trento per ligar le zalre per condur vicluarie et monilìone, et li legnami sono de diversi mcrcadan-li. A questi segni manifesti vostre signorie pono far iuditio cerio che altro viagio che per questa via non sono per far, et penso cerio che le altre mie scriverò a vostre signorie saranno che li inimici have-rano allogialo in questi lochi de vostre signorie, de Peri, Orsenico, et Dolcè ; et del luto successo de quelle a vostre signorie per giornata darò aviso. Et li sono junli li cari del pane. Data ut supra. Da poi disnar, fu Collegio di Savi ad consultar quello se dia far di le galle de Barulo et Alexandria, se diano andar a li viazi el slongarli muda ovc-ro non. Da Vicenga, di sier Marco Antonio Barbarico eapitanio, di 30, vidi lettere, con questo aviso : Per uno parlilo da Trento sabato passato a dì 28, dice esser in Trento bon numero de cavalli, che se diceva ascender al numero de cavalli 3000, che steleno hore 3 ad intrar in Trento; et Che li cavalli che erano in Trento manzi, che potrano esser zerca 1000, se levorno inanli, et quelli gionsero et andorono a la volta de Roveredo. Che le fanlarie che erano a Lievego et Perzene beri, che fu domenica, doveano levar et andar a Boveredo. Che la fama è che dite fanlarie siano bandiere 28 a fanti 200 et 300 per bandiera, insino a 400. Che hanno data una paga compila a cadauno. Che tulli li soldati pratici se gli ha pagato una dona et un pillo per cadauno. Che le artellarie erano sta condute a la volta de Roveredo, excepto 4 pezi grossi che era rimasti in Trento. Che era gionle zerca 300 role de artellarie. Che ancora le barche et ponti erano sopra l’Adexe, che pubicamente se dize in Trento che ditte gente faranno la strata de la Crovara per il veronese, et che diceano voler dimandar el passo. Et dice che, per tulo il giorno de mercore proximo futuro, calarauo senza fallo alcuno. 29