•*•»«> MDXXIX, consolali. Credo elio ma rii partiremo per Manlua Li legati sono qua presso Ire miglia, dico tulli tre, che Santa Croce fu relaxalo, de lo abate di Farla : non scio quando inlrarano. Questa matina è gionto il protonotario Carazolo, et beri gionse il signor Marco Pio. Aspellasi il signor Antonio da Lieva .Del partir di Sua Maestà di qua non se ne parla ; forsi che a la venuta de li legali se saperà qualche cosa. Lettera di 20 ditto da Genova. Postscritta. Non mi resla allro che dire a vostra signoria, se non che siamo nel favore fin agli occhi. Hoggi il signor illustrissimo è stalo a corte alle 21 bore, el atrovò lo imperatore che volea montare. Et intertendosi sua excellentia per fin che montasse a cavallo vedendo alcuni cavalli in la corte de la briarda, et Sua Maestà che era a la finestra lo vide, et subito vene a montare et andò incontra a sua excellentia rendendoli honore di barella; lo chiamò et conduselo sempre seco per la terra, ragionando a paro, et al dismonlare et a rincontrare Sua Maestà non volse disfalcar finche Sua 279* Maestà non fu rimontala et partila di li, a tale che questi spagnoli si stupiscono sapendo la gran-deza di Sua Alteza. Il signor protonotario questa mal ina è gionto qui, el ancora non s’è visto; similmente vi si aspetta il Capua, che dovea venir hoggi, per quello ha scrillo da Lion, che non so qual più grata persona potesse veder. De Manina, per lettere di 28 ditto. Lo illustrissimo signor marchese dovea partire beri per venire in qua, se non haverà mutato proposito. La Maestà Cesarea è per venire presto a Piasenza, et se dice per abocarsi poi col papa in Bologna. Le gente da guerra che sbarcorono a Savona andarano verso Alexandria. Sua Maestà ha ben dello di voler venir a Mantua, prima che la parta de Italia ; ma che la sia per venir a stare qui quesla invernala, non se ne parla. Riporto de uno commissario venuto da Trento per proveder il passar di le gente alemane, fatto a dì 28 avosto 1529. • Referisse, come nanli la partila sua.de Trento, li erano gionte 18 bandiere de fanti, et che altre 6 Dìarii di M. Sanuto. — Tom. 11. agosto. 434 li se ne aspectavano, di quali (ulte è capilanio ¡1 conte Felice di Verlimberg ; et elio parimente in Trento erano apareohiati alogiamenti per 2800 cavalli et 500 altri per bisogno di condurc monilione el arlellarie, el che tulli ivi se aspectavano in breve, de quali cavalli è capilanio uno monsignor di Rosa. Clic s’è determinato il dillo exercilo babbi a passare alla Crovare et buttare il ponle a Dulcè, come fece anche il duca di Brunsvicb, et crcdea che lu nodi proximo a dì 30 habi ad esser suso il passo, Che il ditto exercilo conduce seco 31 pezi de ar-tellaria, tutta da campagna, excello dui grossi. Che tulio il dillo exercilo unito senza fallo se troverà a Pischiera el ivi si firmará fin che babbi commissione da la Maeslà Cesarea. Da poi disnar fo Pregadi per metter una tanxa et scriver a Roma. Da Fiorenm, di sier Carlo Capello orator, di 28.............. Da Sibinico, di sier Nicolò Mar sello conte et capitanio, di......Manda lettere del secretario nostro, va in campo del Turco, al qual, richiesto da lui, ha fatto far la copia del mandalo del Gran Signor da l’emin di Scardona, el gè l’ha mandato a Cliva. Scrive, si ha de lì che a dì 7 il Signor turco con lo exercilo passò la Drava, si-chè non ha più acque da passar : le strade per luto è rotte. Di Max imo di Leopardi secretario, va in campo del Turco, da Cliva, 3 lettere, l’ultima di 24 agosto. Scrive, come volendo andar di longo da olachi et tuor certi cavalli a morlachi, non volgono ubedir il comandamento del Signor, nè la patente di la Signoria, imo fu amazà uno de soi : a la fin ave cavalli, ma le strade è rotte. In Hongaria li villani (è) a la strada; dubita andar seguro, et domino Zorzi Grili, che vien, non potrà passar.- Fo da Temili, el non potendo mostrar il mandato del Signor, autentico, che restò a Scardona, ha convenuto remandar per quello. Et come è venuto alcuni turchi feriti ; dicono che turchi è slà a le man con quelli di l’archiduca, et fatto conflitto, el sono slà vincitori. Di campo, vene lettere di Cassan, del prove-ditor Nani, di 29. Del partir del provedilor Dol-fin per Verona et prima il signor Cesare con la compagnia. 11 capitanio zeneral è slato a Milano (sic), parlato al duca, et scrive colloqui. El qual voleva fanti in Lodi et in Cremona ; il duca li ha promesso varentarli il so stalo con le zelile l’ha, se la Si- 28