73 MDXXIX, LUGLIO 74 43 Et da poi si intrò in la materia di heri, di scriver in Franza a l’orator nostro, per sua inslru-zion, zerca far la pace, quello saria la intention nostra, volendola concluder, ut in litteris. Et primo andò in renga sier Alvise Mocenigo el cavalier fo savio del Conseio, qual andò vagando, et rispose a quanto disse heri sier Marco Dandolo, esortando a voler indusiar, et non scriver di questo alcuna cosa. Da poi parlò sier Francesco Donado el cavalier, savio del Conseio, et fè bona renga. El li rispose sier Lunardo Emo el consier, el qual, con sier Hironimo da Pexaro savio a terra ferma, è per lo indusiar. Andò le parie: 11 non sincere, .... di no, 82 di Savi, 100 de l’indusia fin luni. El questa fu presa. Et vedendo il Collegio esser persa la lettera, tutti d’accordo messeno un’altra lettera al ditto orator nostro in Franza, in risposta di soe di “29 da Cussi, zerca, non seguendo la paxe, laudemo Soa Maestà a voler venir in Italia, el quello li bavemo promesso di dar, non semo per mancar, ut in Ut-leris. Ave tulio il Conseio. Fu posto, per li Sa vii, poi letto la lettera di la duchessa di Urbin che voi soccorso al suo slado, una lettera a sua excellenlia, confortandola, non semo per mancar, et fazi 3000 fanti, bisognarlo, et 2000 ducali ha in le man Zuan Dolfin rasoualo, ducati 2000 li manderà il provedilor di Ravena, et ducati 2000 se li manda de qui, et non semo per mancar di darli ogni favor. Et in consonantia fo scritto a ditto Zuan Dolfin che a ogni requisition di essa madama fazi 3000 fanti ut in litteris. Ave 3 di no, et fu presa. Et noto. In questo zorno in Pregadi, da poi expedito la materia di scriver in Franza, et preso de indusiar, vene uno oxelo, overo célega in Gran Conseio, dove si fa Pregadi, et si messe sora il tribunal sora dove senta sior Lunardo Emo il consier, che havia vinta la sua opinion, et il Pregadi si cazóarider; qual stato un poco, volò poi via. È s'.à bon augurio. 43* A dì 15, la malina. Heri, la terra, C di peste, 5 . in lochi novi nel corpo di la terra, el IO di allro mal. Vene in Collegio l’orator di Franza, iusla il solito, dicendo........... Vene l’orator del duca di Milan, el parlò zerca le zelile ussite di Milan et quello voi far il suo signor duca, far corer verso Milan, et..... Di campo da Cassati fo lettere del prove-ditor zeneral Nani, di 13, hore 13. Come inimici sono al solito alozati dove erano, et il ponte fatto su Adda, et per nostri è slà preso 15 cavalli de nemici, quali dicono Antonio da Leva non esser per levarsi, se nostri non si lievi. Scrive non è da dubitar di Bergamo, perchè ha mandato dentro buona custodia. Di Caodistria di sier Piero Gritti podestà; et capitanio, di.....Come hessendo venuti mia 4 del territorio li vicino da fanti spagnoli 1400, et alcuni di loro capi venuti a parlarli, dicendo esser partiti de l’archiduca perchè non pagali, et erano venuti per luor soldo con la illustrissima Signoria, el non volendo luor, almen se li dagi il transito sicuro di poter passar in Puia. Et scrive, lui baverli dato bone parole, dicendo che scriverla a la Signoria, et prega se li ordeni quanto babbi a far. Veneno li Cai di X in Collegio, con uno messo venuto dal campo del Turco da Nisa a dì primo de l’instante con lettere di domino Alvise Grilli, in risposta di nostre, scrittoli a dì . . . zugno, per le qual lettere scrive il camin ha fatto il Signor a Venir lì; et cussi il partir di lui Grilli da Conslantino-poli, el come erano 80 milia cavalli coradori el poi le zonte di la Grecia et allri paesi, sichè il Signor haverà con sè persone 300 milia. Et havia mandalo il magnifico Imbrain bassa avanti Schender Zelebi deferder a far il ponte sopra la Sava, di la qual era zornale 10 lontan, aziò zonto lo esercito si possi passar. Et come haveano preso 8 barche de subditi di l’archiduca che con sue robe fuzivano, et è sta mandati li presoni a Belgrado, et erano lontan di Belgrado> zornale 2. Scrive, da numero 1700 navilii del signor con villnarie che intra in Mar Mazor............. . . . . Itera, scrive colloqui habuti col magnifico Imbrain, al qual li ha comunica li andamenti et Iratatioiì con l’imperador zerca la pase, et di lo abocamenlo dieno far le do madame a Cambrai per tralar la pase ; et scrive che Imbrain li ha ditto . Summario di le lettere di Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapicra vicepode-stà etproveditor, la prima de 11 ìuio 1529. Come beri inimici, ussiti di Milan, veneno a uno loco arente a Cassan mia do, el lontan da Trezo mia 3 ; iudichemo hozi butteranno il ponte, el fa