339 MDXXlX, ACOSTO. 340 Et li rispose sier Limando Emo savio del Con-seio. Et volendo andar in renga sier Piero Trun, uno di Savii sopra il clero, fo rimessa la materia per intrar a lezer quello achadeva, et cussi non fu fallo altro. 211 Die 17 Augusti 1520. In lìogaiis. Consiliarii, Capita de XL, Sapientes Constili, Sapientes terrac firmae. • f De parte 150 De non 66 Non sincere 4 212') Scurtinio di Provedador a Brexa insta la parte. Sier Nicolò Juslinian el provedilòr sora le biave di fuora, qu. sier Bernardo........G8.148 Sier Francesco Contarini fo orator a monsignor di San Polo, qu. sier Anzolo.........53.169 Sier Jacomo Corer fo proveditor a Salò, qu. sier Marco..... 25.205 Sier Polo Justinian fo capitanio del Iago di Garda, qu. sier Piero. . 90.135 Sier Alvise Foscari fo proveditor a Ravena, qu. sier Nicolò . . . 107.123 Sier Piero Trivixan fo «podestà a Vicenza, qu. sier Polo.....75.153 Sier Lorenzo Moro fo a le Cazude, qu. sier Christofolo.....52.172 (1) La carta 211* è bianca. Sier Lorenzo Bragadin el Cao del Conscio di X, qu. sier Francesco 73.150 Sier Zuan Moro fo luogotenente in la Patria di Friul, qu. sier Damian . 104.121 f Sier Alvise d’Armer fo cao del Conseio di X, qu. sier Simon.....132.101 Sier Agustin da Mula fo luogotenente in la Patria, qu. sier Polo.’ . . 118.111 Sier Zuan Antonio Venier fo Avoga-dor di comun, qu. sier Jacomo Alvise.........56.167 Sier Jacomo Dolfin el savio a terra - ferma, qu. sier Alvise .... 47.176 Sier Santo Contarini fo capitanio a Padoa, qu. sier Stefano . . . . 108.115 Sier Zuan Emo fo podestà a Verona, qu. sier Zorzi procuralor . . . 110.117 Sier llironimo Loredan fo capitanio a Padoa, qu. Serenissimo . . . 62.162 Fo, lezando le lettere, etiarn Conseio di X con la Zonta, et sleteno pochissimo, zoè preseno dar licentia a) Collegio con li Cai di X che, quando li parerano, possino con li do terzi delle ballotte far venir in questa terra li imperiali di le città che li pareranno. Et nota. Inlrò in Conseio di X sier Agustin da Mula, eleto in loco di sier Priamo da Leze va capitanio a Padoa, per esser passà li Ire mexi, et dillo sier Priamo ussite. Erano solum 8 del Conseio di X perchè sier Nicolò di Prioli et sier Toma Mocenigo è amalati. Di campo, vene lettere-da Cassati, di 15, hore 20. Nulla da conto. Inimici al solito, Et mandano uno aviso hauto da Cambrai, di 3, in conformità di nostri, come la paxe fra il re di Franza el l’imperador è fata, ma quella con li confederati si protraheva in longo per li Cesarei etc., ut in eo. È da saper. In questa malina vene in Collegio uno nonlio di madama Panlhasilea di Liviano, fo moier del signor Bortolomio, nominalo Camillo Augubio, con lettere di credentia date a Pordenon per lo qual scriveva che Livio suo fìol è per esser bon servitor di questo stado, et volendo, an-darà in persona, et con che zente voi la Signoria, in campo eie. ; et voria esercitarsi. Undc per Collegio li fo risposto ringratiando soa signoria del bon animo et voler suo, el quando sar-à il tempo et più età oplima lo adopereremo come fìol nostro carissimo, con altre parole. Ilessendo summamente necessario haver un proveditor nostro generai ne la importantissima cita nostra di Brexa, et non patendo la imporlan-tia sua dilalione che il nobel homo Marco Foscari eletto provedilor se restauri per andarli, sicome da la relation bora fatta da lo Avogador di Comun si ha inteso, L’anderà parte eh e de praesenti per scurtinio in questo Conseio sia fato un Proveditor generai in Brexa, cum tutte le pene modi et conditici! contenuto nella elelion del dillo sier Marco Foscari, et quello sarà electo sia tenuto parlir immediate.