197 MDXXIX, LUGLIO. 198 118* Summario di una lettera di campo, di 26 luio 1529, scritta a sier Annoio Querini, qu. sier Zanotto. Da novo si ha, il conte Lodovico Belzoioso esser {ornalo a Zenoa con parte di quelle gente sono siale a l’impresa di Novi ; una parte sono restate per custodi:) di quel loco, l’altra si è unita con il conte Filippo Torniello qual, si ha, esser andato con 3000 fanti a la volta di Asti. Nui de qui stiamo pur cosi, di et note, in falione. Heri di note, et questa note passata anche, nemici sono venuti molto grossi per farne dare allarme, dove che ne fanno star vigilanti el levar a bona bora. Sono venuti una bora et dui avanti dì, et hozi circa a hore 16 hanno saltalo su la strada di Trevi, per impedirne le viluarie, con cavalli et fanti. Il signor Cesare Fregoso andò fora, et li fece retirar, dove fu ferito uno zentilhomo brexan mollo da bene et valoroso, da uno archibuso in una gamba, del qual si teme più presto mal che bene. Di lo, star nostro qui non so che dir ; havemo un gran loco a guardar, et senio poca gente, et la nostra cavallaria si trova molto rumata per il tristo et calivo sacomano vien fato; senio pochi in eflelo, el havemo a passar un fiume, volendo sacomanar. Tengo certo si farà qualche onorata fatione; tanien questi excellentissimi signori sono savii et penso habbino bene consideralo il lulo. Il signor conte di Caiazo non ha male, l’è ben ferito in un brazo. Di Bergamo, di domino Baptista Martinengo, di 26 luio. Questa matina habbiamo mandalo ala volta de nemici verso Trezo domino Guido di Naldo con fanti 300, insieme con la mia compagnia, et questo capo di stradioti, alogia qui vicino, che è domino Piero Parisolo, quali tuli unitamente sono siali fino su li repari de li nemici per mezo Trezo, et luti si hanno portato valorosamente, et hanno preso da fanli 50 et cavalli, Ira bagaie el altri, numero 60 in 80. Etson certo, havendo haulo questa slrela, sarano più riservali nel venir suo a robar per questo paese. Sichè non mancamo del nostro debito per modo alcuno, si in riparar questa cillà come del resto, benché assai c’ è da far, et con poco numero de guastatori, ancora che ne ho impermudalo, di quelli del capo, 150. Hessendo li repari di grandissimo circuito, bisogneria a guardarli lanli 6000. Copia di una lettera da Spoleti, di 21 luio 119 1529, scritta a la signora duchessa di Urbino. Illustrissima signora el patrona. Già sono 4 giorni mi alrovo in queste bande. Per avvisare vostra signoria, questa matina, per uno messo, mandai a 1’ Aquila a posta persona pratica. Ho inleso che sono lì dentro al numero di 2000 bone genie, et capo sono il loro colonello. È apresso a l’Aquila 6 mia Sarra Colonna con 300 fanli in zerca et 50 cavalli. Et lì s’era partito il viceré insieme con cerli capilanei, et andati a la volta di Ser-mona, per incontrar il principe di Orangie, qual era partito di Napoli per venir a la volta loro. Ditli lan* zinech, per li loro eapi, si infende, non volersi mover de lì per sino non sono pagati dimandano 9 page per uno. Poi a uno loco dillo Anludoto, apreso a l’Aquila 15 mia verso noi, è allogiato Brazo Ba-glione con 2000 fanli in zerca. A Civiladucale dillo mio mandato ritrovò missier Olfavio da Cese commissario mandato dal papa con 30 cavalli el con danari da pagar dilli lanzinech; el pagali, si meleno per venir a la volta di Terni a danni di Perugia. A Narni, per uno messo di questa comunità, partì questa noie 3 le 6 hore, si ha, lì a Narni é allogiali zerca 600 fanti et 100 cavalli di ogni sorte, capilanio el signor Pier Alvise Farnese. El signor è mezo amaialo, sono a milia per purgarse. In Narni fanno 11 soi solili porlamenti el finiscono di rumare quella povera terra. A la Rocca, dove ge sono qualche persona da bene et donne, ge hanno messo 100 fanti a la guarda, per haverla. A Terni sono Pier Colona senza gente, solo quelli si richiede a li soi servilii, ne sono 50 fanli et non più, quali non lassano passare persona che non ge revedano in borsa. Le strale di qui a Roma sono rolte. Anche in dile bande del signor Pier Alvise ne è bona pesle, et ogni dì ne more assà bene. A Roma sono Ascanio Colona con Fabricio Maramao, tamen con poca gente; vero é che a Maliano de Savin et a la badia di Farfa et altri lochi si dice esser zerca 1000 fanli comandali di le terre di Colonesi ; pure questo non Tacerlo, solo l’ho da persone vengono da Roma. In questa jjg* terra è sta fato previsione di 3000 fanti de li sui contadini, quali tengono a la guardia loro, perchè non voleno forestieri mirino di sorle possino più di loro, et sono di bollissimo animo conira di loro imperiali. Credo faranno li effeti, perchè la terra sono mollo forte di gente. Di le cose di Perugia