323 MDXXIX, AGOSTO. 324 doveva intrar in Zenoa a di 10, ma lien non potrà indugiar tanto, et intrarà più presto. Scrive come esso marchese la malina a di 12 partiva per Zenoa, per far riverentia a dilla Maestà, et per andar più expedito andava con poca zente. 201 Copia de una lettera da Cambrai, di 3 avo-sto 1529, scritta per il Taverna orator al suo signor duca de Milan. llluslrissimo eie. La mulalione de le cose de quà fa che, havendo receputo le ledere di voslra excellentia di 28 zu-gno, di 4, 11 et 17 del passalo, con le quale fa vari discorsi et a me ordina di far richiesta al , Chrislianissimo di certa summa de dinari, solo li posso risponder di esserme pervenute... el non più olirà. Saperà adonque che, havendo parlalo al Chrislianissimo a la Fera il magnifico oralor veneto et io, come per le precedente mie de 26 del passato gli significai, retornassemo quà a Cambrai . per sollicitare et intender li casi nostri. Abenchè per noi sia fatta ogni diligenlia, et datone bone speranze et promesse, nondimeno mai me hanno prtrticularmenle declaralo cosa alcuna. Ben di ogni canlo ne vien significalo che il lutto è rimesso in manu Caesaris ; et per quello che aparliene al Chrislianissimo non solo si é ritornalo in le con-ditione altre fiale trattate, excello la Borgogna, ma multa addita; et de la somma li è agionto 400 milia scudi ; et infiniti altri capiluli, quali si dicono essere più che vergognosi, et senza dubbio nulla cosa hanno saputo desiderare li cesarei che non habbino ottenuta. De li foraussiti di Napoli nulla mentio. La pace adonque si tiene per conclusa el firmala et stipulata, benché ancora monsignor illustrissimo Gran maestro, dappo già havendo ditto chiaramente esser firmata et stipulata, vadi dissimulando et non voghi in tulio dire essere falla. Lo reverendo molto archiepiscopo di Capua partite hier malina in diligenlia, et credisi porla seco la capilulatione. Io non ho mancato quà di fare ogni bono officio con sua reverenda signoria, qual si è mostrala non poco affieionata a le cose di voslra excellentia, alloggiato quà con il reverendissimo Cardinal Salviali afficionatissimo, come molle • volte ho cognosciulo effeclualmente. Le cose de’ confederali sono ne li termini infrascritti. Li signori del consiglio regio hanno dillo al magnifico orator veneto et fiorentino che haveano fabricalo una nova forma de capitoli per li casi loro, per la quale erano inclusi satisfacendo con Cesare ; et tali capitoli haveano dati a cesarei quali non ha-veano ancora resoluli, ma che speravano bene, et che cognosceriano che havevano fallo quanto si è potuto, di modo che a chi non volerà inganarsi da sua posta, assai si poterà cognoseere che non ha- 201* veano da esser inclusi in pace se non quanto saria la voluntà di Cesare. Adesso, volendo parlar il magnifico orator veneto ad alcuni di loro, non si lassano parlar et mai li hanno voluto mostrar quelli capitoli sopra confederali che dicono liaver fatli ; et tulio il mondo dice che sono in effetto exclusi, et che bisogna che rendano grosso el grosso conto. Del caso di vostra excellentia sempre mi hanno dito che 1’ haveano nominata per confederala et che non li era oposta cosa alcuna ; pur io mai li ho speralo nè spero, anzi ho inleso da alcuni che, parlando la madama regente con la signora madama Margarita, li mostrò lettere da Barcellona, che li dicevano esser apontato da lo imperatore. A lo orator di Ferrara hanno dillo che voleno scriverli et mandar un genlilhomo in posla fra doi giorni, eli’ è malo segno. In summa se pur anco li cesarei non voles-seno ucellare francesi, lutto è fatto et posto in man di lo imperator. Non è da pensar che la pace non debba procedere, essendosi falla tanto avantagiosa per lo imperator; pur non è ancora publicata, et dubitasi clic si aspetta risposta di Spagna avanti la publicalion. Io penso, quando saremo dal Chrislianissimo, in excusation de la exclusion nostra vorrà confortarne che, recuperalo li fioli soi, non serà per mancar ad Italia, anzi come libero farà più gagliardamente. lo vederò se con questo potesse retrare qualche dinari per difender fratauto Alexandria et il resto del sialo, benché io non spero haverue qualrino, sì perchè dirà che non ha il modo havendo da sborsare presentemente tanta quantità de dinari, si che mi presuponerà vostra excellentia essere aponlala con lo imperator, et che non cura molto di le cose del stato di Milano siano più in mano di vostra excellentia che di Cesare. Date in Cambrai, a li 3 de avosto 1529. Soltoscrilla : Il Taverna,