139 MDXXIX, LUGLIO. 140 il debito della confederatione et amicitia quanto per interesse comune. Bene vale. Expalatio fiorentino die 19 julio 1529. A banda destra : Decemviri libertatis et pa-cis Ileipubblicae ìloren-rentinae. 84') Copia di una lettera scritta per il cavalier Azal fo a li nostri stipendi, al signore . . Illustrissimo signore, quanto palre. Abbenchè sappia esser superfluo tali avisi, per esserne certificata vostra signoria, pur per non mancar dal debito verso la illustrissima Signoria et vostra signoria, m’è parso notificar questi pochi avisi, tali quali sarano ; accetterà l’animo mio bono. Ritrovandome hozi in uno loco, m’è sopragionlo uno, mandato dal principe di Oranges, qual dice, marti passato essersi partito da Napoli, dove havea lassato esso principe ; et che zobia se dovea partir per venir a le bande de qua, ma che per rispetto la taglia de l’Aquila, che li è restata debitrice, se li fermeria per dui o tre zorni, et poi se ne veria. Et le gente che menava si è 5000 alemani et 2000 spagnoli, et una bellissima cavallaria a la leggiera, vero che li cavalli è ben montati et armati, et che il disegno loro si era venir a la volta di Perosa. Et quando per esser fornita, come intendeno esser, che se dice esser fanti 4000, si voltarà a la volta de Toscana. Et che in Roma mercore il papa si era pubblicato imperiale, conira l’ambassator francese et venecian. Et che il Cardinal Santiquatro si era stato mezo per li imperiali. Et il papa haveva mandato zobia un breve al signor Malatesla Baione, che ’I dovesse insire da Perosa, et a la pena de re-bellion non andasse al stipendio de altri. Et dice ancora il medemo che il signor Alexandro Vitello fa ‘2000 fanti a posta del papa per suo soccorso, et Paulo Luzasco altretanti, et Ramazoto una bona parte. Et che ’1 conte Lodovico da Belzoioso vien con un bon numero di gente per metersi insieme con questi tali, et se drizaran dove sarà bisogno. Et penso ancora et tengo certo missier Zuane Sasa-tello andarà con lo preditto principe et si coinin-ciarà a preparare ; et secondo questo tal dice, ha animo, si farà di le facende. Et ancora io con grandissima instantia son stà rizercato con grandissime promission. Et minazia molto Ravena et Zervia. Ma quel ho promesso al signor duca de U bin et pro-veditor de star un mese a requisition, 1’ ho lassalo partire inresoluto. Sichè, signor mio, questo è quanto ho de novo. Me dole non siano de più momento, che più volentiera le daria. Et se accaderà cosa degna de aviso non mancarò, et desidero far veder a la serenissima Signoria che son homo per giovare quanto altro in Romagna. Come ho aselato un poco le mie cose, vero a star un giorno con vostra signoria et il signor proveditor, al qual vostra signoria si degnerà raccomandarmi. Per infinito a quella de continuo mi offero. Die 21 luio 1529. Summario di lettere de la duchessa Leonora di Urbino, date a Urbino a dì 18 et 19 luio • 1529, scritte al suo orator qui. Come non ha scripto, aspetando il ritorno de Fiorenza di domino Camillo, qual questa malina è zonto, et ne significa che quelli signori Fiorentini olirà li 2000 fanti che voleno pagar al signor Mala-testa in Perosa per soa difension, etiam voleno far 6000 fanti altri per defension del stato loro, tenendo che ’I debba esser assalito dal canto di Siena, et che senesi li debbano esser contra. Man ia alcune lettere scr Itoli da Perosa, del signor Malatesta, et una di Roma. Avisa, beri sera vene qui il pagatore, ha differito a pagar alcuni capitanei, per far fanti, ma il tulio saria che il signor duca venisse et si atrovasse qui nel suo stato per difension di quello. Copia de una lettera da Perosa, del signor Malatesta Baione a la signora duchessa de Urbino. Illustrissima et eccellentissima signora duchessa, et patrona observanda, commendationem. Ho inteso vostra excelientia, per il capitanio Soldato, al qual io li ho dato licentia voluntier, perchè mi penso quella se ne vorà prevaler, per il comune beneficio. Et al presente è il tempo di far bona et gagliarda provision, perchè io la certifico che il papa al (ulto si è scoperto imperiale, et voi far questa impresa di Perosa, dicesi anche quella di Firen- (1) La carta 83* ò binile*. (i) La carta 84* c bianca