MDXXI.T, AGOSTO. 418 qual era su barche 36, poi messo, secondo cbe ho, cadauna su li cari et aviarse pur a la dilla volta, dove se judica che vada zoso per la Val de Lagro et vogliano passar sopra la Chiusa et andar a la volta de la Corvara. Li qual cavalli poi esser da 1000, vcl circa ; i cavalli 300 de borgognoni ben in ordine, el resto nobili da 400, li qual vien a far el debito et a farsi cavalieri. Se aspectava oltre a questo numero el vescovo de Persenon con cavalli 400, el qual dovca zonzer. Domai), che son sabado, le fantarie, se diseva, che ancor se aspectava do ban-267* diere di fanti, di qual de fermo ge ne era una sopra Trento a San Goliardo ; del numero di dilli fanti i non passa 10 milia, pagati numero 6000, el resto zente desutile. Lo bandiere da Lievego et da Perbene tutte se avvia a la volta di l'Adese. Sabato tulli li zatreri dal Borgo in suso son andati a Trento. 1 capitani del Borgo et castel Ivan se partono dome-nega da malina el vanno a Trento. Se judica che limi a dì 30, over marli, ogni homo si leva di Trento et vadano al suo viazo, et che ’I sia la verità, io voleva mandar questa a vostra magnificentia in sio zorno cbe son venere a dì 27, scrilla in Valsugana, a hore 3 de nolte, et ho indusialo a mandarla in sto dì che son sabato, per esser zonto un messo de Andrea, è slà mandato a posta, qual se partile a hore 24 fora de Trento, el qual disse questo me-demo scrivo a vostra magnificentia. Et portò una lettera a li signori de Valsugana, che dovesseno se-rar el passo et non lassar venir alcun in zoso. Altro non ho, solo me raccomando a vostra magni-ficentia. Vederemo de intender el levar de ditti, el subito ve ne darò aviso benché non voglio lassarmi serar di fora, ma lasserò bon ordine. Data al Borgo, a di 28 avosto, hore 16. Sottoscritta : c)£8 Copia di una lettera del campo da Cassan, di 26 avosto 1529, scritta per domino Antonio da Castello a sier Zuan Ferro vicepodestà di Brexa. Magnifico et clarìssimo patron mio. Non se maraveia se cinque dì fanno non bave habuto mie lettere, perchè son stalo con la excel-lenlia del duca a Bergamo, et tornassemo ier sera. Di novo di qua non habbiamo altro. Per uno de la mia compagnia, venuto da Zenoa, mandato a posta, 1 Piarti di M. Sanuto. — Tom. II. referisse bayer visto lo imperator andar a una soa devotione a una chiesia di fuora de Zenoa, et là slar do et (re hore a far le sue oralione. In quel tempo non danno audientia a nissuno. La corte sua è in numero de 2000 persone, per el presente ; el che li presentò zenoesi de danari in uno bazil d’oro con le chiavi de la città dentro, et tolse le chiave de la città et non volse li danari et monslroli gran careze. Et li imbasatori fiorentini comparseno per mezo di Andrea Doria avanti lo imperator, et esso imperatore non li fezeno niente bona ciera, anzi de quelli de la corte, in presentia di essi ambassalori, dize-vano de andar a li danni de Fiorenza et sachezarla. Chi dize di 8, chi dize di 10 milia spagnoli, che ha menado lo imperatore, li hanno aviati a la volla di Alexandria con non so che boche di fuogo. Et se dise anche che Antonio da Leva va a Zenoa a consultar con lo imperator, et ha lassato suoexercilo a Landrian. Et se dice che parto di quelli di Reame vengono in qua. Et anche a Trento comenzano a far la massa. La excellenlia del duca nostro fa le provision necessarie et solicitar che se fortifichi Bergamo, da poi star a veder quello voliano far li nostri nimici soa excellenlia spiera Invaiarli gaiar-damente et conservar lo stato a li nostri signori. Non dirò allro. Continuo a la bona gralia di vostra signoria me ricomando. Die 28 augusti 1529. In Bogatis. < Consiliarii, excepto sier Francisco Fo-scaro, Capita de Quadraginta, Sapientes Consilii, absente ser Dominico Trivisano, Sapientes Terrae firmae. E slà sempre solilo institulo del Slato nostro, usar conveniente gratitudine verso quelli che ne le action et operalion sue, postposlo il comodo suo particular, hanno ben servito la Signoria nostra, come continuamente, in qualunque cargo li è slà imposto, il nobil homo Nicolò Trivixan, et ultimamente in Puia, dove fu mandato execulor, el per longo tempo et in molte impreco si è diportalo talmente che ha conseguilo honor cimi evidente beneficio et reputation del Sfato nostro, sicome de tempo in tempo si ha inteso da le lettere lette in queslo Conseio. Al quale hessendo slà ultimamente (1) La carta 268‘ è bianca, 27