559 MDXXIX, SETTEMBRE. 560 Vene l’oralor del duco di Urbi» con missier Orazio Florido, qual Ionia dal duca, et monstroe ledere di la duchessa, di 14, da Urbino. Manda li capitoli di Malalesta Baion, el fo letti in Collegio. La copia scriverò qui avanti. Noto. Sier Vicenzo Capello, va in armada, tolse licenzia beri sera, et havendo li danari, zoè ducati 10 jnilia, perchè li 500 ha hauti, si partirà immediate; andará con do barche di peota tino a Zara, el li monterà su una galla per Corfù. Da Roma, vene lettere del Contarmi orator nostro, di 13 et 14. Come Zuan Rizo era stato a lui a tuor licentia, torniva a Milan. Et parlato come feva il suo signor duca con l’imperator, disse non sapeva, imde (o dal papa per intender qual cossa. Non polèsotrazer nulla, solimi disse che Fiorentini si accorderà con l’imperador, poiché stano tanto lì 11 soi oratori. Et par il papa non si legni satisfato di Cesare, dicendo sta a la Signoria haver guerra in Italia, overo non. Scrive, l’accordo di Porosa è 361 sta concluso, et Malalesta Baion si parie et lassa quel slado. El che era morto il capilanio Zuan de Urbina spagnol. Scrive I’aviso del partir di Zenoa Filippin Doria curri galle 23 per venir in Golfo et andar a recuperar le tere di Puia. Da poi disnar, fo Pregadi. Et vene lettere del capitanio general da mar, da Corfù, di 8 de V instante. La copia sarà notada qui avanti. El qual slà meglio ; li è falilo do (empi di parasismo, et spera presto slar bene, et il provedilor di I’ armada Conlarini manda la deposition del medico. La copia sarà qui avanti notala. Unde la Signoria con il Collegio mandò a chiamar sier Vincenzo Capello, el qual volea partir questa notle, et andò a senlar consier, perchè non vo-riano l’andasse, non bisognando. El qual disse: « Son in ordine per partirmi col primo tempo. » Fo ledo una lettera di sier Alexandro da chà da Pexaro proveditor di V armada, data a la Prevesa. Come havia presa una fusla di mori che bavia fallo danni a nostri sora la Prevesa, et liberalo 40 captivi era su la dilla, et poi l’ha armala . Fu letto una deposition de domino Hironimo horario vien da V imperador con letere di credenza al legato, episcopo di Puola, che li scrive il maistro di caxa del papa, episcopo . . .. ( Vaso-niensé), qual .... Et scrive la bona mente di Cesare di far paxe con tulli, et con la Signoria si contenterà li sia restituito le lere la lien in Puia, Ravena el Zervia al papa, el con pochi danari, se no j I ne farà grandissima guera el venirà a la lesta, et non altrove, et conseia la Signoria mandi oratori a Cesare. Fu posto, per sier Bernardin Badoer, sier Vi-c'enzo Zorzì, sier Zuan Malipiero cai di XL, che de coetero in luogo di Auditori vechi et novi cazadi, el vacando per do zorni, intri uno oiìcial di Cataver per tessera, acciò possino spazzar de minori, el sia posta la dilla parte in Gran Conseio. Fu presa. Ave: 189, 6, 7. Fu posto, per li Savi del Conseio el Terra ferma, una lettera a sier Gabriel Venier orator nostro apresso il duca di Milan, laudando il duca non dagi Pavia el Alexandria a l’imperator et non semo per mancar di darli ogni aiuto etc., el li sia dato ducati 5000. Et scritto a sier Polo Nani proveditor zene-ral digi al signor duca di Urbin capitanio zeneral, voi aiutar il duca di Milan di zenle et in ogni altra cosa per la difension di Lodi et Cremona, sicome la fa del nostro slado. Et fu presa di largo. Fu posto, per li Savi a Terra ferma: havendo inteso per lettere di rettori et proveditor zeneral in Verona la morie di Marian Corso, havia 300 fanti, et che Zuane suo fiol è apto soldato, però li sia dà quel numero di fanti parerà al provedilor, el ducati 20 per paga, il qual subito fazi la resegna a la compagnia. Ave : 186, 1,2. Da Verona, di rettori, et proveditor sene- 3gj* ral Dolfin, vene lettere, di 17, hore . . . -Come havea heri expedilo al campo a Brexa il cavalier Àzal con altre 10 insegne di fanti, nominati in le ledere, cussi richiesti dal capitanio zeneral, et passe-rano per il Iago a Salò eie., sotto il governo del dillo capitanio Azal. El il signor Cesare Fregoso è stato a Brexa, et parlato col capitanio zeneral, et è ritornato qui a Verona. Da Vicenza, di rectori et sier Francesco Pasqualigo proveditor zeneral, di heri. Come il capitanio zeneral ha mandato lì domino Antonio da Castello per fortificar la lerra, et voi farla forte di novo. Fu posto, per li Savi el sier Francesco Contarmi cassier, una parte di metter un novo dazio a li panni d’oro, d’arzenlo el di seda, et fo prima leto una scrittura di uno qual si offerisse luor il ditto dazio per lire 12 milia de pizoli a i’ anno, però messeno la dilla parte. Fu presa. Ave : 172, 21, 14. La copia sarà qui avanti. Fu posto, per li dilli, conzar il lolho, videlicet ' si possi dar del prò del Monte novo di la sesia rala i di Castello et prò di marzo 1513, dando altrelanti