223 MDXXIX, AGOSTO. 224 veditor de Varmada, di .... Scrive l’opera-tion falle in aquietar Molletta et Jovenazo, ut in ìitteris; et come ha il suo mal solilo, et hauto licentia del zeneral di restar li a farsi varir, perché aliter sta ria mal. Di sier Hironimo da chà da Pcxaro capi- tanto zeneral da mar, date a Barletta a dì..... Scrive in conformità di le lettere del provedilor Vituri ; et come non ha polvere, et se ne mandi subito. 136 Summario de lettere di sier Zuan Vituri prò- veditor zeneral, date in Trani, a li 17 luio 1529. Son stalo n Barletta da lo illustrissimo signor Renzo, insieme con il provedilor Contarmi, di l’armata, et consultato insieme, habiamo deliberalo de diferir qualche giorno la impresa di Brandizo et castelli, per rispetto che l’ha per certo il ritorno da Napoli del marchexe del Guasto, et che ’1 dia andar cum tutte le genie, l’havea sotto Monopoli, a la volta di Fiorenza, chi dice per andar in Lombardia, cum etiam li cavalli legieri che ha il signor Ferrante da Gonzaga. Et soa excellentia ha opinion che ditto marchese vadi per servir il papa contra il signor Malatesta Baion, et poter inlertenersi su quel di Siena per incontrar lo imperator ne le marine di Siena dove dia desmontar. Et per questa causa ha differito la impresa di Brandizo, et del tutto ho avisato al clarissimo generai. El per haver ditto signor Renzo gran desiderio di haver Mol-phela, per hesserli mollo a proposilo per servirse di essa si di legne come di altre cose ha necessità in Barletta, et esser la via per andar a soccorrer Castro et Nardo, et per servirlo, et havendose lui offerto darne tutte le sue forze per l’impresa di Brandizo, ancora che, per non haver danari di Pranza, sia andati via et cosi sono sminuiti più di 1500 fanti, et perché le gente debbano andar a Malpheta, destinate per soccorso di Castro et Nardo con il signor Federico Caraffa, non erano ancora gionte con il capitanio nostro di le barche armate domino Zorzi Diedo, et altre barche, el perchè inimici non havesseno suspeto de dilla impresa, fu deliberato che ’1 provedilor Contarmi de l’armata cum tutte le galie andasse a la volta di Beslice, per solicilar Rimbarcar di le genie, el per levar di sospetto come ho ditto. Cussi esso provedilor a li 14 da sera si partì et mi lassò la galìa soracomilo sier Jacomo d'Armer. Et quella sera gionse domino Al- morò Morexini capilanio al golfo et la fusla Mar-zella ; el qual capilanio dice esser andato a Lagusla a palmar la sua galìa che andava a fondi, et ronzata,' per non haver pan andò a Corfù, et per queslo ha dimoralo tanto a venir. El capo di questa impresa di Malpheta e Jovenazo, per pertenirasua signoria, è lo illustrissimo signor principe di Melphe ; el ha-vendo il loco, sua signoria rimanerà lì cum 200 fanti, el il proveditor di l’armata Contarmi con 136* 1000 fanti cum il signor Federico Carafa andarà di longo-a Castro el soccorerà quelli loci di vilualia. Et dillo signor Renzo lien che, zonli saranno, si debbano nostri ingrossar per li foraussiti et pariesani di la liga, tolendo poi la impresa di Brandizo. Però voi polvere fina, para Ire di rode di canon per rispetto, ancora che non sarà in tempo. Parlando beri et hozi con il signor Renzo, me disse a bon proposito che in ogni cosa, ehe’l potrà far a ser-vitio de la illustrissima Signoria, lo farà, et son per far lanlo quanto me richiederete. Et mi disse de travagli in eli’è stato per li pagamenti di queste gente, olirà il mal de la gamba che I’ ha haulo ; el che a le zelile li avanzano 5 page, et il re ne ha man lato manco di una ; et di 4000 scudi che ha-vea aparechiato per riscoder mio figlio di preson, mi ha bisognato meterli in questi pagamenti ; sicliè mi vedo disperato. Non ho più formenlo, pochissimo orzo, nè danari da comprarne ; si che se la Signoria illustrissima non metti la sua man in aiutarme, mi dubito che non ya astretto abandonare questa lerra. Ilo mandato il mio secretano Zuan Grego in Pranza ; avanti sia stà spazalo da la corle è sialo 5 mexi a tornar, et ha portalo provision che non su-plisse a una pagiv Ilo mandato un prolesto al re Chrislianissimo di tulle queste cosse, el inimici lo hanno inlercepto ; sichè mi vedo disperato, el per mancamento di altri son in pericolo di haver vergogna. Poi disse : « Provedilor, non slevi troppo ben a Monopoli ; se non provedeli et che venite a star de lì, certo Trani vi sarà robato perchè in ditto loco è malissimo gubernamento ; el tutto questo causa dal Soranzo ; et pur che si vadi a bulinar, et dico in grosso, non alende ad altro; et l’altrozor-no haveti perso per questo da 300 fanti a un trailo et cavali, sichè ad ogni modo venite a star in Trani.» Et cussi farò, perchè gionto de qui ho inteso molto pezo. Andarò fino a Monopoli per mandar a Brandizo ad intender di quelle cose, volendo luor poi quella impresa ; et ho opinion che li conli vengano de qui, et il resto di queste compagnie paesane vadi de lì per taiar tulle le strade, perchè inimici voi in