495 MDXXIX, SETTEMBRE. 496 19') Da Cividal di Fruii, di sicr Gregorio Diramano proveditor, di 4 septembrio 1529. Come mandò uno suo messo a Lubiana, qual arivò a li primo de malina a Sagabria, et parli a li 2 da sera. Et manda la sua depositione. Scrive quei de Gorizia ha mandato uno suo con lettere a far la exatione predila, però aspela risposta di quanto ha a far. Et questa è la deposilione : Roferisse che era nova certa in Lubiana, per diverse lettere venute da molti luoehi, che ’1 Signor turco havea flauto Buda che gli era resa, et a di ultimo avo-sto 60 mila di soi cavalli passorno la Sava. Che dicono quello exercilo esser in tutto di 260 milia persone, et alcuni, de 300 milia. Che volesseno andare a la expeditione di una terra chiamala Duna. Che Nicolò Dalla Torre et il vescovo di Lubiana erano levali de Sagabria con tutte quelle genie, et dicevasi andarano a ritrovar lo exercilo del principe, et haveano lassale a quella guardia 1000 persone. Che il vescovo de Sagabria era in una terra 20 mia lontano da Sagabria molto forte, chiamata Caslrovich, con 4 milia persone, et ha fatto vestir a la turchesca. Che haveano levalo di Lubiana dui canoni grossi da baler, da Gorizia et Gradisca tre altri pezi de artellaria da campo, el erano in camino per condurli a Sagabria ; et inteso il passar de turchi la Sava Fhaveano fatti ritornar adrielo. Che in Lubiana et tulle le altre terre del principe el lochi si fanno procession, et temesi mollo de turchi. Che nel Vipao, territorio de Gorizia, baleno in diligenlia le biade et le conducono a le forteze. Da Fiorenza, del Capello orator, di 4, liore 22. Come hanno quelli Signori haulo uno aviso da Zenoa, per lettere, di ... . Come Fi-lippin Doria preparava la sua armada di galle, 28 saranno, et 12 li dà il re Christianissimo, et unite dieno venir in Sicilia et poi in Puia, el sono altri navili grossi fin numero 60, quali tulli se unirono per Golfo. Scrive il render di Spello fu vero, salvo F haver et le persone, el uno contestabile nominalo .. . (Borgesi) era dentro, qual havia in-lelligenlia con imperiali, però si ha reso. Scrive, Fiorentini si meteno ad ordine, et fanno sì che hanno 13 milia fanti. Da Verona, di rectori et sier Zuan Dol-fin proveditor generai, di G, hore .... Come inimici quella matina era levati de Cavaion el altri lochi di la gardesana, et andavano a la volta de Peschiera. Et manda ledere del proveditor di Pe- (1) La carta 318* è bianca, (2) X»a carta 319* è bianca schiera, sier Zuan da Moliti, et di sier Jacomo Bol-dù capitanio del lago, da Lacise, zerca questi avisi. Da Cividal di Frinì, di sier Gregorio Pi-zamano proveditor, di G (1). Gionse in questo giorno, in questa lerra, per via de Chiosa venuto, qual vien da Ferara, l’ora -lor del re di I’ranza, monsignor de Ixernia, con persone .. . . , alozalo in chà Dandolo a S. Moisè, dove sta l’altro suo monsignor de Ixernia (du Pois) el inteso questo, il Collegio li mandono sier Ilironi-mo da Pexaro et sier Rironimo Grimani savi a lerra ferma, et sier Hironimo Trun savio ai ordeni a visitarlo et scusar non havendo inteso la sua venula non se li è falò F honor che sua signoria meritava, venendo qui per nome del re Christianissimo. El qual disse non importava, el veniria da matina a la Signoria. Da Crema, vidi lettere, di 4. Come Firn-perador dovea zonzer beri da sera a Voghera, miglia 35 luntan da Piacenza, et se ha diio che Andrea Doria è con lui, et ha con sé 10 in 12 milia fanti, et che ha lassalo ordine a Filippin Doria di andarin Puglia con 20 galee, tamen questo aviso non , F ho per cerio. Antonio da Leyva col suo exercilo è miglia tre luntan da Santo Anzolo. El duca de Milan ha mandalo missier Jacomo Filippo Saco suo orator a F imperalor. Esso duca da mattina dia partir da Lodi, chi dice venirà in questa terra, poi andari a Cremona ; et altri dice F andarà a Pizigaton, et de lì poi a Cremona. Da Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera vicepodestà et proveditor, di 5, vidi lettere. Scrive : Io sto pur così ; dimane è il settimo. Mi fazo medicar tre volte al zorno, et elise ogni volta fuor de la piaga un bon scudelin de marza mollo puzzolente, del che sto aspelando la gratia del Signor. Non scrivo a la Signoria, perchè fin bora non mi penso allro che di me. El manda queste nove : Magnifico patron. Aviso vostra magnificenlia come, a dì 26 de avosto proximo passato, Fé gioliti qui inYspruch tre signori hongari con 300 cavalli mollo ben armali, uno signor Filippo, el uno signor Jacomo, et uno signor Clirislofolo, lutti tre vestili di panno d’oro con colaine d’ oro al collo. Si dice sono li primi signori che habbia il re Ferandino, et questi si va per imbasatori da F imperatore. Et in (!) È ripetuto l’avviso precedente in data 4, alla carta 316.