515 mdxxix, Settembre. 516 te è lì, et fortification fanno a la terra ; nulla da conto. Da Bergamo, di reclori. Come lui sier Zuan Antonio da chi Taiapiera vicepodeslà et proveditor è fuora di pericolo. Laudano il conte di Caiazo è lì, et è gran zente. Fu posto, per li Savi et li Proveditori sora le victuarie una parte, poi letta una supplicalion de uno voi trovar G000 ducati de inlrada, per il che voi 6 per 100, et siano aplicati a sustentation de poveri per la terra. Fu presa. 167, IO, 10. 332* Da Crema, di sier Filippo Trun vicepodeslà et capifanio, di 7. Come hanno nova, lieri a hore 18 zonse in Piasenza l’imperador con persone zerca 2000 tra a pé et a cavallo, i fanti deserti, ma i cavalli boni. Fo mollo honoralo con soni di campane et vari instrumenti et Irar de arlellaric. Con Soa Maestà erano li oratori de Milan et Ferrara et Mantoa. Antonio da Leva etiam lui zonse in Piasenza pur heri a hore 22, venuto a far reverenda a P imperalor. El vulgo dice in Piasenza che ’1 farà pace con tulli, el all ri dicono che’l venirà a queste parte et passerà Adda, altri dicono che l’anderà a la volta de Roma. Di Cremona, di sier Gabriel Venier ora-lor, di 7. Del zonzer lì con el signor duca de Milano, qual ha hauto aviso da Piasenza che heri fo 6, a hore 17, entrò P imperador in la terra con pioza, sotto l'ombrella, con il cardina! Farnese a lai, vestito Sua Maestà di . . . . , et avanti uno portava la spada nuda, et poi alcuni pagi a cavallo. Erano li altri do cardinali Santa Croce et Medici a driedo, poi li oratori Milan, Ferrara et Mantoa. Erano 8 conli vestili de bianco, de la città, videlicet i gelfì ed 4 gibellini. Smontò a la chiesia caledral, et fatta P oratione, andò a P abitatione nel palazo di domino Marco Antonio ... (Laudi). Et che Antonio da Leva etiam lui zonse lì con 100 cavalli, volendo alozamento; P imperador ordinò fusse dato solimi per 10cavalli. Ha menato 2000 tra a cavallo et piedi. Dice voi pace con tutti. Et altre particularità ; la copia sarà qui avanti. Item, scrive uno aviso da Zenoa, per ledere di 4, come Filippin Doria preparava Parmada per venir in Golfo a recuperar le sue terre, et harà 12 galìe di Pranza et altre nave, el partirla fin 3 zorni. Vene una barca da Traili col fratello del gover-nator, sier Antonio Soranzo, et portò ledere più vechie di le altre, el di sier Zuan Viluri proveditor zeneral, da Trani, di 27 el 30. Le qual ledere del Yituri non fo lecle. Da Monopoli, di sier Andrea Gritti gover-nador fo lettere, di ... . Come si mandi danari per pagar quelle zente, et....... .....1 Di sier Zorzi Diedo capitanio de le barche armade etiam fo lettere, di 3, da Monopoli. Come era partito da Brandizo, el venuto lì per ricon-zar la so barca, qual fo passa mirando in porto de' Brandizo. Et altre particularità. La copia sarà qui avanti. Di sier Hironimo da Canal governador de la quinquereme, fo lettere, date in gal'ia a ... a dì.... Come non poi interzar la galia, non trova homini, ha solimi homeni 100, el ne bisogna Da Sibinico, di Maximo Leopardi sccreta-rio, andava al campo del Turco, di 2. Come hes-sendo andato fino al Seraiode la Bossina per pasar, et trovò lo Emin del loco, qual è homo da ben, et li disse non passeria mai, tutte le strade è rote, luti è fuora, non anderia uno oxello, et lo consegiò a tornar indriedo. Etiam trovò Piero da Liesna con lettere, qual etiam lui ha convenuto tornar ; et ancora li a Sibinico ha trovà do allri con ¡etere de la Signoria nostra. Sicliè non possendo, passar securo 333 niun, era (ornalo lì a Sibinico, et vederà de andar per via di ... . se ’1 potrà. Scrive è nova, il Signor feva do campi. Fu poslo, per li Savi, exceplo sier Lunardo • Emo, scriver la seconda lelera a Alvise Grilli è in campo del Signor turco, con avisarli la venuta de P orator novo di Pranza, et quello ha exposto, ut inlitteris. Et sier Lunardo Emo savio del Conseio, voi si dichi non è stà fata la paxe con nui, perchè non havemo voluto esser contra il Signor turco, con altre parole, wf in litteris. Et parloe primo dito sier Lunardo Emo. Li rispose sier Alvise Gradenìgo. Poi parlò sier Gasparo Malipiero. Li rispose sier Alvise Mocenigo el cava-lier. Andò le lettere : . . . . non sincere, .... di no, 80 di P Emo, 126 di Savii, et questa fu presa. Fu posto, per li Savi del Conseio, excepto sier Alvise Gradenigo et sier Lunardo Emo, et Savi a Terra ferma, excepto il Pexaro, atento le nove aule di la egritudine di sier Hironimo da chà da Pexaro . capitanio zeneral da mar, che de praesenti sia elelo uno governalor de Parmada, parti fra tre zorni, con certe clausule, ut in parte. Et li Savi ai Ordeni voleno sia balloladi li do