35 MDXXIX, LUGLIO. 36 milia fanti, et è contento di 13 niilia li darà la Signoria, come li è sta promesso. Et voi le galle richieste, qual liessendo unite con la sua armala, l'imperalor non passerà securo in Italia ; il qual al tutto è per venir per lutto il mese di luio. - Scrive, l’orator di Milan Taverna dubita assai che questi reali non sia d’ accordo; scrive, non è da crederla quello el scriverà, per esser troppo gaiardo. Et che il re ha visto li mandali, zoè inteso esser zonti, et li piace. Et ha mandalo a dir a madama Margarita saria mal a far questo convento a Cambrai, non ha-vendo ampio mandato. La qual madama rezenle con gran pompa partirà, fin do zorni, per Cambrai, dove saranno tulli li oratori, et da cavalli 5000, et a di 5 luio tutte do dieno esser zonte. Scriverei re haverli dillo che ’I manda a la Signoria nostra per suo orator, a chiarir l’animo suo, monsignor di Terbe, qual prima sarà col duca di Milan, poi a Venelia, Fiorenza et Roma. Scrive parole di madama la rezenle, qual ha bon animo di non far cosa se non bona per li confederati. El scrive colloqui hauti insieme di tre donne che hanno fallo la paxe, ut in litteris, .cussi sarà questa. Item, ha inteso, che il re tien non seguirà, et se non fosse lauto avanti, non seguirla lai convento. Item, scrive ha-ver inteso li capitoli, videìicet, che olirà le noze di la sorella di Cesare nel re Christianissimo, la fia del re di Anglia nel Dolfin, et la fia di madama Leonora nel duca di Orliens, li dà do milioni d’ oro per ha-ver li Holi, videìicet un milion et 200 milia adesso, el il Dolfin vien in Franza, l’altro secondogenito resta in man di madama Margarita fino li danno il resto di danari promessi, et il terzo fiol si dà in man del re d’Ingalterra, fino si resliluissa tulle le terre del Reame a l’imperalor. 11 duca di Milano resla in Stalo. Con altri capitoli, tamen questo del duca di Milan li ha dillo l’oralur Taverna. Scrive come il re va a bon camin, et in la ziera monslra andar realmente, et in caxo non siegua l’accordo voi venir in Italia eie. Scrive, il Carduzi orator de Fer rara (Fiorenza) par sia indisposto alquanto. Item, scrive che esso orator nostro voria la Signoria li desse più ampio mandalo, acciò andando a Cambrai, volendo concluder la pace zeneral, quello 1’ habbi a far, el di Ravena et Zervia, el di beni di ribelli, et di danari vorà l’imperalor da jiui. Scrive colloqui bauli con il duca di Solphoc, venuto per nome del re d’Ingallerra, qual si offerisse far per la Signoria, et in caso non siegua la paxe et venendo Cesare in Jlalia el suo re non è per mancar, imo venir in Italia, se l’accaderà, mandar forze, dar danari eie. De Ingilterra, di sier Lodovico lalier orator, da Londra, fo tetterò, di.....zugno. Prima come de li etiam era venuto sospetto che ’l re di Franza non fusse d’accordo con Cesare, tamen el vescovo di Baiona, orator del re Chrislia • nissimo, havia accertato il re el il reverendissimo Cardinal non esser alcuna cosa, né il re suo faria cosa senza saputa di soa maestà, el cussi ha scritto l’orator anglico è in Franza. Scrive, il re ha inlimalo a li do cardinali legati, videìicet eboracense et Campezo, che voi ultimar la cosa del devortio tra sua maestà et la rezina; i quali cardinali ha intimato che il re el la regina, over i loro procuratori, siano in ordine per di 18 zugno, nel qual dì li volevano aldir, et la raina li ha protestato non voler esser aldila da loro, ma dal poulefice. Da Trani, di sier Vettor Soranzo governa-dor, di .... zugno, fo letto lettere. Come il signor Camillo Orsini di la peste l’havea era varilo ; et che si ne amalava Ira il di et la notte da zerca 6, de li qual 5 variva, pur di peste : pur erano morii do capi di slratioli, videìicet uno...... Noto. In questa notte passada parli da qui el capilanio zeneral nostro da mar, sier Hironimo da ehà da Pexaro, insieme con la galla, soracogiilo sier Antonio Barbarigo qu. sier Gabriel. A dì 7. La terra, beri, do, uno loco novo, uno 20 vechio, 16 di altro mal. Vene l’orator di Franza, domino Zuan Joachin, qual etiam lui ha hauio lettere di Franza, il re sol-licila si mandi l’armata in ponente. Da Cassan, del proveditor zeneral Nani, di 4. Zerca danari, et quelle occorrentie, et . . . Di Crema, di sier Gabriel Venier orator, dì 4. Come il duca havia hauto lettere di Franza, da la corte, del suo orator Taverna, che era di 24. Come lo accordo non seguirla. Vene 1’ orator del duca di Milan, et ave audien-tia con li Cai di X, et comunicoe lettere baule di Franza, di Poralor preditlo. Da Cividal di Frinì, di sier Gregorio Pisa-mano proveditor, di 4 sugno (luio) Itavi lettere. Avisa, haver che il giorno di San Zuane, che fo a di 24 del passalo, incominliossi una dieta in Clafort, (erra nel stato de la Carintia, et fini a li 26, dove inlervenero tulli li signori di quel Slato, et si Iralò di certa impositione datali dal principe. Poi feno provision di mandar 300 fanti a la Tarvisa, con fama per guardar quel passo, et mandono un coman-