465 MDXXlX, SETTEMBRE. 466 Da Trani, di sìer Zuan Vitturi prcveditor generai, di 23, vene lettere, qual fo letle ; il sum-mario di le qual, justa il solito, scriverò qui avanti. Fu posto, per li savi del Conseio et Terraferma, riconzar la parte di l’angaria posta a li burchii cbe vanno et vieneno di Po et l’Adexe, ut in parte, posta qui avanti. Ave 159, 25, 13. Fu posto, per li savi a Terra ferma, dar 30 cavalli liavia il signor Cesare Fregoso a suo fradello, el signor Alexandro Fregoso, fo fìol del signor Jannes, si cbe l’babbi di condutta cavalli.... Et sier Lunardo Emo savio del Conseio volse contra-dir et fo remessa. Fu posto, per li Consieri dar il possesso di l’a-batia di la Verace Croce di Cipro al reverendo domino Jacomo Coco canonico di Padoa, etc. habuta dal pontefice, et hauto in Rota tre sententie. Con-tradise poche parole sier Stefano Tiepolo, et questa è la terza volta ha contradetto. Andò la parte : 46 non sinciere, 32 di no, 112 di la parte, et fo in dubio li Consieri se la parie era presa, per esser il terzo Conseio, che le non sinciere non se computa, et questo rechiedeva li parenti del Coco. Viste le leze, parse a li Consieri venir tre per mo tre per viam declarationis al Conseio, el cussi messeno questa parie, zoè : Perchè diverse diffìcultà ze in la parte di dar il possesso del monasterio de la Croce Verace al reverendo domino Jacomo Coco, ballotala in questo Conseio, che il terzo li non sincieri non si debbano computar, hessendo sta per tre volte conta, el circa la dilla parte parlato, et observándose per la forma di le leze che ne le cause agitale in tutti li Consegii, nel terzo non se computano li non sincieri, over se pur i siano da computar, volendo le parie di dar li possessi di benefìci) li do terzi di le ballote di questo Conseio, congregato da 120 et da lì in suso, P anderà per viam declarationis che melleno sier Francesco Foscari, sier Nicolò Bernardo, sier Vicenzo Capello consieri, che in la dilla parte del possesso da esser ut supra dato a domino Jacomo Coco non-si debbano computar li non sincieri, et ex conseguenti la parte se intendi esser presa. Ave 101. L’altra messe sier Alvise Malipiero, sier Nicolò Venier, sier Pandolfo Morexini consieri, che li non sincieri si debbano computar, et ex conseguenti, la dilla parte non se intendi presa. Ave 69, el 15 non sincere; et iterum ballotala, la prima ave 105, la seconda 64, non sincere 18, el nulla fu preso, perchè per viam declarationis voi li Ire quarti. I Diarìi di M. Sanuto. — Tom. LI. 1529. Die 4 septembris. In Bogatis. 299 Sapientes Consilii. Sapientes Ter rae firma e. Fu preso in questo Conseio a li due de l’instante, che tulli burchii, barche et navilii, che en-trerano el ussirano di Po el Adice, da slara 100, pagar dovesseno per ogni viaggio, quelli videlicet fusseno cargi, soldi 20 per cadauno, el li vodi, soldi IO, et quelli da stara 100 in zoso, la mila. Ma perchè è conveniente dechiarir quelli che debitamente devono essere exceltuali da simil graveza, sia preso et statuito: che ditta deliberatone resti in tutto el per tutto nel suo vigor, con questa tamen dechiarationc, che tulli burchiele et barche carge de pessi freschi, non havendo però altro in esse barche, siano excettuati da simil pagamento de passo; ac etiam li burchii et barche carge de ce-volé, aglii, stuore, carieg?, grasóle et canne et non altro, el così etiam siano exceptúale le barche de pescadori et le gondole. Li burchi veramente de Francolín che condurano persone siano obligali pagar soldi 6 per cadauno viagio, et tutto lo resto sia obligato come è stato preso. Ma perchè ne sono etiam de li burchii de grossa portada che passano cum grandissimi noli, sia statuito che tulli li burchi da 500 stara in suso pagar debbano soldi 30 per viagio, cargi, et soldi 15, vodi. El hessendo sta fallo intender che per quelli de le palade sopra Po et P Adice et altri lochi sono falle conira el dover diverse extorsion, sia preso et deliberalo che li Governatori nostri de le inlradc cum li Ire Proveditori sopra li danari debbano veder et regular li ordini et tarife de tulle el cadauna pallada, el statuir quello li parerà il conveniente, ef lutto quello che sarà per tutti loro, over per la maior parte, a bossoli et ballote limitato el ordinalo sia et esser debba cum la medesima auctorità come se fusse fallo per questo Conseio, dovendo poi la observanlia de dilli ordeni esser comesso a P officio di prefali Governa-dori nostri de le inlrade. De parte 159 De non 25 Non sincere 13 De Mollane su li passi, di Jacomo di Das- 300') (1) La carta 899’ è bianca, 30