79 MDXXIX, LUGLIO. 80 volta. Noi stiamo qui in Cassano corno fussemo in una Crema, et ogni zorno siamo a le zuffe con nemici, dando et togliendo come è usanza di guerra. Neri sera, come quello che è desiderosissimo dan-negiare inimici por servitio di mici signori patroni, inviai Berlolla mio capo de archibusieri a un luogo dillo Bellusco, vicino a Trezzo 4 miglia, dove sono alcuni conti patroni de lì, a causa entrasse nel castello et stesse su quel passo, ma coloro non lo volsero accettare, dicendo che essi lo volevano guardare. Dillo Berlolla non havendo -potuto far questo effetto, ritornandosi indrieto per la slrala, hebbe, per spia, che vicino de lì a un miglio erano corsi alcuni spagnoli, dove lui subito andò et cargo-gli gagliardamente et prese 15 buoni cavalli con gli homeni, che erano tulli arcobusieri spagnoli, de li vechi che gli erano sopra, et così questa malina si è ritornato con questo botino. Questa sera vengono ad allogiare a Rivolta alcune fantarie del signor duca de Milano, che le cose nostre saranno lanlo più sicure. Ter lettere di Trama di 7 luio, date in Cambrai, 1529, se intende, che le madame arri-vorono a li 6 et la sera medema se restrinsero et sleleno insieme ¡osino a mezzanotte. Poi che madama Margarita fece alcune domande a la madre del Chrislianissimo a nome di Cesare. La prima, che i Veneziani dovessero pagare a Sua Maestà certa summa de danari per la inobservanza di alcuni accordi falli per lo adietro con quella. La seconda, che i Fiorentini ancor loro ne pagasseno certa sumraa per la medema causa. La terza, che’l duca de Milano restituisca lo stalo de Milano a Cesare per haver fatto fellonia, per la qual era caschalo de la investitura. Che il re Chrislianissimo desiderava che tutti gli oratori di collegati havesseno speciali mandati per poler concludere nova capilulatione, de observarsi in caso che Cesare non ratificasse la pace che si concludesse ó, ratificata, non la ob-servasse. Che il Chrislianissimo haveria e.xpedito il visconte di Torena a la volta de Lione et monsignor di Chiaramonle ancora, per spingere in quel loco tutte le provision ordinate, par essere presto al passare in Italia quando l’accordo non segua. Per avisi certissimi di Barzelona, di 3, se intende che lo imperatore haveva concluso et pubblicalo accordo col papa ; le conditone non si sono intese, (i) I^a carta 47* è bianca. salvo che queste, zoè che Sua Maestà dà per dona al duca Alexandre dolo del duca Lorenzino de Medici la sua figliola bastarda con 20 milia ducali de inlrada per dola nel regno de Napoli. Et ditta figlia, che al presente si trova in Fiandra, de età de anni 8, debbe essere conduta a Roma et consigliala a la viceregina di Napoli, la quale si debbe de proximo trovare a Roma, et sotto il governo di essa debbe stare ¡usino alla età di anni 12, et allora si debbe consigliare al marito. Et l’abate de Nigris, che passò che bori che fumo a li 13, andaria a Roma a significare al papa tal apontamenlo. Et referisse a bocca elio a Genua erano arrivali li 2000 spagnoli, che l’altro giorno se disse erano stati presi, di Antonio Doria ; nondimeno beri ce fu lettere di Porlovencro, di 10, che non ne dicevano cosa alcuna, però non si tiene per certo nè l’arrivare di essi spagnoli, nè la rolla a le isole di Beres. A li G arrivorono le madame a Cambrai, et la 49') sera medesima si aboccorono insieme et stelono insino a mezza nolte. Pare che madama Margarita babbi domandalo Ire condition. La prima, che i Ve-niliani paghino certa somma di danari per la inob-servantia di accordi passati. La seconda, che i Fiorentini ancor loro paghino danari per il medesimo conto. Terzo, che il duca de Milano li restituisca libero il stato de Milano, da la investitura del quale pretende che sia caduto per haver commesso fellonia. Che il re Chrislianissimo havea convocato lutti li oratori con dire loro che desidererebbe che ha- ■ vesserò mandati speciali, per poter concludere novi appuntamenti da observarsi in caso che lo accordo non seguisse, o che Cesare non lo ratificasse o, ratificato, non lo observasse. Che havea expedito il visconte di Turena a Lione, et cosi monsignor di Chiaramonle, per spinger avanti le previsione ordinarie per la passata di Sua Maestà, in caso che Cesare passi. Per avisi certissimi di Barzelona, di 3 del presente, che lo imperatore havea pubblicato lo accordo con Nostro Signore, nè si sa altro parlicu-laro, salvo che dà la sua figliola bastarda al duca Alexandre figliolo bastardo del duca Lorenzo, con 20 milia ducali d’entrata nel reame de Napoli; che lo abate de Nigris, che passò beri che furno a lì 13 per questa terra, porta al papa tale appuntamento. Et di più dice che li 2000 spagnoli che venivano a Genova, che son quelli che si disse erano stali 49* (1) La carta 48* è bianca. E questa 49 e 49* sono d’altra mano, inserte nel testo autografo.